Coda delle Foce | Cantine Barbera

Sale price€23,00


DENOMINAZIONE: Menfi DOC Riserva
TIPOLOGIA
: rosso
UVAGGIO: Nero d'Avola 100%
PROVENIENZA: Italia, Sicilia
EVOLUZIONE: 7-8 anni
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 14-16° C
BICCHIERE CONSIGLIATO: calice ampio
VOLUME IN ALCOL: 13,5%
FORMATO: 75 cl

THE WINE

TECHNICAL SPECIFICS

FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◼︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
TANNICITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◼︎

NOTES FROM OUR SOMMELIERS

👁 Rubino impenetrabile con intensi riflessi purpurei;

👃🏻 Le note fruttate sono arricchite dalle piacevoli e fresche sfumature della macchia mediterranea, note floreali di rosa e violetta, che sfumano in toni fruttati di confettura e finemente speziati.

👄 Complesso, elegante, armonico e potente. Sapido, dai tannini fini e morbidi, avvolge il palato, è persistente e stupisce con una piacevole sensazione chinata nel finale.

FOOD PAIRING

Un rosso importante, ideale con carni rosse brasate e speziate, spezzatini, selvaggina, formaggi piccanti di lunga stagionatura.

Marilena Barbera lo degusta anche con cioccolato fondente.


REFINEMENT

Nero d’Avola in purezza coltivato su suoli argillosi di origine alluvionale. Macerazione sulle bucce per 2 settimane in acciaio, con frequenti rimontaggi e déléstage; fermentazione spontanea, con lieviti selvaggi; fermentazione malolattica spontanea. Affina in botti grandi di rovere Slavonia non tostato per almeno 2 anni, che possono protrarsi fino a 4.
3.000 bottiglie l’anno, quando viene prodotto, ovvero solo nelle migliori annate.

ORIGIN

TERROIR

La Sicilia è la regione più a Sud dell'Italia, nonché la più grande isola del Mediterraneo. Intorno ci sono varie isole di origine vulcanica, mentre la parte orientale è caratterizzata dalla presenza dell'Etna.
Il clima è prevalentemente mediterraneo, dalle calde estati e miti inverni. Nella zona costiera invece, è subtropicale. Il clima, in presenza dei rilievi di alta collina, dai 500 metri s.l.m., dell'interno si presenta più mite e con notevoli diminuzioni nelle temperature medie.


Dal punto di vista geologico, la regione siciliana appartiene alla placca africana. L'unica eccezione è per le parte Nord orientale, quella di Messina, che appartiene a quella eurasiatica, costituita dalla Catena Appenninico-Maghreibide. Lo scorrimento della placca africana sotto quella euroasiatica ha determinato non solo la creazione dei rilievi montuosi dell'isola, ma anche la presenza di frequenti attività sismiche, le cui cause sono sia tettoniche sia vulcaniche.

In particolare, con le cantine Barbera siamo nella zona vinicola Menfi DOC, una delle aree più interessanti della Sicilia. Luogo di confine tra il mondo fenicio e quello greco, è scenario di una biodiversità preziosa in un angolo incontaminato della Sicilia. Siamo in provincia di Agrigento, dove a sfidare il vento di scirocco che soffia dalla vicina Africa, dominano incontrastati canneti, dune di sabbia, palme nane, uliveti e vigneti che si estendono per circa 6.000 ettari.

La zona della Doc dal punto di vista pedoclimatico è il risultato della combinazione e dell’interazione dei terreni tipici del territorio (pianure alluvionali, terrazzi marini, versanti e colline argillose e calcari marnosi) e dei suoli (calcareo, limoso, argilloso, medio impasto, sabbioso oltre che tutti i suoli misti naturalmente) che costituiscono un paesaggio unico, caratterizzato in maniera determinante da un clima tipicamente mediterraneo, temperatura costantemente sopra lo zero termico, anche nel periodo invernale, con precipitazioni concentrate in autunno e inverno, estati calde e siccitose ma adeguatamente ventilate e soleggiate per un ambiente particolarmente vocato alla coltivazione della vite. Qui si coltivano sia varietà autoctone (inzolia, catararatto, grecanico, nero d’avola) sia grandi vini internazionali (chardonnay, cabernet franc, cabernet sauvignon, merlot).

WINERY

Marilena Barbera torna a Menfi dopo 15 anni di studio e lavoro lontano dalla sua terra, richiamata da un legame viscerale con la Sicilia. Riprende l’azienda del padre e inizia a fare il suo vino, custodendo la tradizione e interpretandola con creatività. Pratica l’agricoltura biologica, nel massimo rispetto del terroir: in vigna non fa uso di erbicidi, di fertilizzanti chimici o prodotti sistemici. In cantina solo fermentazioni spontanee e pratiche enologiche non invasive, prestando attenzione estrema alla personalità delle uve. I suoi vini sono il distillato di un territorio, interpretato dalla forza delle idee di una vignaiola visionaria.


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