Che sia per passare il W-set, ottenere altre certificazioni da sommelier o semplicemente per il piacere di ricordare i vini che si degustano e le cantine che si visitano, abbiamo messo assieme tutti i consigli dei nostri esperti per studiare il vino al meglio. Ecco la guida completa firmata Sommelier Wine Box, in 10 punti.
Gli esami da sommelier non sono uno scherzo, e non è uno scherzo capirne di vino. Ecco i nostri consigli per ricordare e imparare senza fatica. Guida completa in 10 punti.
1. Il fattore tempo
Nel preparare l’esame da sommelier, come per diventare in gamba nel vino, serve tempo per studiare e degustare: da questo non si scappa. E servono molte più ore di quelle consigliate quando si frequentano i corsi, dal W-SET in giù.
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2. Studiare con curiosità
Qui si può distinguere tra chi desidera diventare sommelier e chi invece vuole imparare senza acquisire certificazioni: studiare è fondamentale per tutti, naturalmente per chi non vuole farne un lavoro le degustazioni attente e informate, ripetute nel tempo, possono sopperire almeno in parte lo studio sui libri.
Per gli aspiranti sommelier, invece, i libri vanno studiati e per intero: sono la base, da far crescere poi con la pratica.
L'obiettivo è quello di avere un database personale (delle principali regioni enologiche del mondo, dei vitigni, delle denominazioni...) arricchito e costruito grazie a degustazioni informate: ogni nuova bevuta consentirà di fare più collegamenti e darà più soddisfazione.
3. Capire la geografia del vino
Si tratta di un aspetto che appartiene ed espande i due punti precedenti. È importante studiare tenendo molto bene a mente la geografia del vino, di fatto degustando sulla carta geografica. Quindi capire da dove viene esattamente quel preciso vino e in che condizioni è stato prodotto, di suolo e di clima. In pratica, si tratta di capire il terroir di partenza.
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4. Informarsi sulle wine news
Essere aggiornati sul vino è importante: tra cambi nelle denominazioni, polemiche, situazione dei viticoltori di tutto il mondo, i numeri del vino… se si vuole fare parte dell'enomondo le principali notizie vanno conosciute.
Noi di Sommelier Wine Box facciamo una rubrica mensile sulle wine news. Esce ogni mese il giorno 1 e si legge qui.
5. Tenere traccia delle proprie degustazioni
Almeno nella fase iniziale è importante annotare le impressioni di ciò che si degusta. Per farlo, esistono quaderni dedicati alla degustazione del vino, le griglie con la degustazione tecnica fornita dalle varie associazioni, app dedicate, naturalmente i propri appunti o i file del computer…
Noi di Sommelier Wine Box offriamo ai nostri iscritti un’app con tutte le informazioni sui vini ricevuti, in cui è possibile aggiungere la propria recensione (recensione che peraltro migliora la profilazione, e quindi le selezioni di vini da ricevere).
6. Leggere di vino
Che siano libri, blog fatti bene, mensili o altri magazine cartacei, podcast, social curati… circondarsi di cultura enologica è importante per entrare in questo mondo, complesso e affascinante.
Il nostro magazine è pensato per chi si affaccia (con le nozioni base e la spiegazione dei "grandi classici") ma ha anche chicche anche per le persone esperte (regioni enologiche particolari, approfondimenti...). Si legge qui.
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7. Capire il cuore, poi aggiungere
Che si tratti di una varietà, di una denominazione o delle caratteristiche di una regione è importante non perdersi in mille rivoli ma creare innanzitutto uno scheletro solido con poche e precise informazioni.
Da lì, si possono con il tempo aggiungere dettagli, eccezioni, informazioni di ogni tipo.
8. Blind tasting
Un ottimo modo per imparare è fare delle degustazioni alla cieca, soli o ancora meglio in compagnia. Di cosa si tratta, ne abbiamo parlato diffusamente qui.
9. Parlare di vino
Per capire come interrogare il bicchiere, è utile discutere di vino, con amici, altri appassionati, sommelier, enotecari… naturalmente più queste persone sono curiose e competenti, più si impara e ci si diverte.
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10. Cosa chiedersi di fronte a un vino
Capire il vino richiede studio, pratica, curiosità e memoria.
Il punto di partenza di fronte al calice sono le uve da cui è fatto, di cui conoscere le principali caratteristiche, insieme alla regione di provenienza.
Un'altra domanda da farsi di fronte al calice è: quali sono i fattori chiave che determinano lo stile di questo vino? E qui entra in ballo il lavoro del produttore, in vigna e in cantina, con l'affinamento specifico cui è stato sottoposto.
Per sintetizzare, specie di fronte a una grande bottiglia è importante chiedersi perché lo sia.