Quella del sommelier è una figura professionale interessante, sfaccettata e non sempre afferrabile al primo colpo. Tanto più in un mondo in continua evoluzione. Cuore, cultura, grandissima competenza… ma che lavoro fa davvero il sommelier?
Ne abbiamo scritto all’inizio della nostra avventura: etimologicamente, il sommelier funge da viatico: è la figura che racconta il vino agli appassionati e crea così un ponte con il produttore. Se la professione è antichissima (le prime testimonianze assimilabili a questo mestiere risalgono a 16 secoli prima di Cristo), almeno in Italia non è detto che chi è sommelier viva di questa professione.
Del resto, il mondo del vino è in rapida evoluzione e l’interesse che suscita nel pubblico, sempre più ampio ed eterogeneo, è sotto gli occhi di tutti. E quella del sommelier è una figura centrale.
La professione del sommelier è in continua evoluzione
Fino a non molti anni fa, il ruolo del sommelier era (non solo ma) sostanzialmente identificato con chi applica le tecniche di servizio dentro ai ristoranti.
Oggi la professione del sommelier non è più una cosa sola
Per via del proliferare di occasioni nuove e diversi luoghi del vino: enoteche, wine bar, ma anche crescita dei wine club, della grande distribuzione, del wine delivery, delle attività consulenziali… insieme al mondo del giornalismo, delle guide, dell’insegnamento, della divulgazione, che hanno un ruolo importante anche nella formazione delle opinioni del pubblico sulle singole etichette.
Anche per questo la figura del sommelier diventa sempre più poliedrica
Padroneggiando, oltre che tecniche di degustazione e conoscenza enologica, anche gli aspetti finanziari, di marketing, di comunicazione... una cultura del vino a tutto tondo.
Cosa fa il sommelier in un ristorante?
Questo resta un grande classico, e le mansioni del sommelier al ristorante possono essere raggruppate in tre grandi aree.
1. In rapporto ai clienti, il sommelier è la figura che consiglia i clienti quale vino prendere, che risponde alle loro curiosità, racconta il vino e la storia della cantina.
2. Del resto, il sommelier è colui che costruisce e cura, conserva e rifornisce la cantina del ristorante e che ne disegna la carta dei vini, rinnovata continuamente in modo proporzionale alla propria curiosità e alla capacità di ricerca.
3. In relazione al cibo, il sommelier è la figura che al ristorante prepara la sequenza dei vini in relazione al menu proposto. Che segua la regola della progressione seguendo i cibi o che proponga abbinamenti scombina-regole, questo dipende da tanti fattori, non ultimo il tipo di ristorante e l’attitudine stessa del sommelier.
Cosa fa il sommelier in un wine bar o in un’enoteca?
È tutto più informale e diretto in un wine bar, ma la competenza del sommelier è sempre ciò che fa la differenza. Nel rapporto con il cibo, pur presente, qui il vino è davvero al centro: scoperto, valorizzato, variato, raccontato.
Il sommelier in un wine bar è via via coppiere di bevute indimenticabili, oracolo e consigliere. Ed è proprio il mix di rapporto diretto e passione dei singoli che i wine bar possono diventare veri luoghi della cultura del vino, tra incontri con i produttori, degustazioni a tema, continue novità nell’offerta.
Discorso simile per l’enoteca, in cui il sommelier assume anche un ruolo consulenziale. Oltre alla professionalità di chi sceglie le bottiglie con l’impegno di un curatore di pittura antica, in enoteca più che mai fa la differenza la capacità di ascolto del sommelier.
Cosa fa il sommelier nella grande distribuzione?
Le attività del sommelier nella grande distribuzione sono più legate al marketing, allo scouting, alla gestione degli aspetti finanziari, perché per sua natura il canale non prevede la vendita assistita.
E poi c’è il mondo della divulgazione
Che consente ai sommelier di condividere in modo capillare e diretto scoperte, viaggi, inclinazioni e personali degustazioni. Quindi magazine, blog, radio e tv, convegni e seminari, ma anche i semplici canali social dei singoli diventano strumenti di conoscenza e importanti piattaforme di condivisione, da cui possono scaturire attività consulenziali.
Consigli per diventare sommelier
- Degustare, degustare, degustare. Degustare senza pregiudizi, con la volontà di capire.
- Studiare sempre, che in questo mondo (come in tanti altri) non si è mai arrivati.
- Condividere questa passione con altri: amici, familiari, compagni... lo scambio moltiplica le idee.
Concludendo
Un mestiere, quello del sommelier, che se interpretato con intelligenza e curiosità da bottigliere esperto oggi si fa sempre più propulsore di cultura enologica. Non a caso, la figura del sommelier è al centro del nostro modello: quella che seleziona le cantine e le bottiglie da inserire delle nostre selezioni.