vini aromatici

Cosa sono i vini aromatici?

Cosa sono i vini aromatici?

Che li si ami o li eviti del tutto, i vini aromatici si riconoscono al primo colpo: non serve neanche roteare il bicchiere per avvertirne l’aromaticità, appunto. Ma vediamo cosa si intende esattamente quanto si parla di vino aromatico e tutto quello che c’è da sapere.

Piccola guida sui vini aromatici (che non vanno confusi con i vini aromatizzati).

Vini aromatici: cosa sono?

La premessa è che parlando di vini aromatici si parla di vini profumati.

I vini aromatici sono quelli i cui profumi sono gli stessi che si avvertono mangiando un chicco della stessa uva. Le molecole odorose si trovano nella buccia.

I vini aromatici hanno profumi netti e tipici, e questi accomunano uva e vino. Si riconoscono proprio perché degustandoli si sentono profumi identici a quelli che si sentono avvicinando il naso al grappolo.

Da cosa deriva l’aroma dei vini?

I profumi del vino dipendono da tre aspetti principali:

1. dalle caratteristiche naturali, tipiche di ogni singola tipologia di uva (profumi primari o varietali);

2. dal processo di fermentazione (profumi secondari);

3. dalla fase di affinamento (profumi terziari), che completano il bouquet finale.

Tecnicamente, il profumo dipende dal livello dei terpeni liberi, molecole odorose presenti nella buccia, nella polpa e nel succo degli acini.

I vini aromatici più degli altri sono caratterizzati da profumi che dipendono dalle caratteristiche dell’uva stessa (profumi primari o varietali), in particolare dalle sostanze presenti nella buccia degli acini.

Che profumi caratterizzano i vini aromatici?

I profumi dei vini aromatici sono sempre intensi e complessi, freschi e netti.

Si caratterizzano per le note intense di frutta e fiori, cui si aggiungono delle sfumature odorose di erbe aromatiche, molto frequenti soprattutto nei vini bianchi giovani (questo non significa che le erbe aromatiche si percepiscano solo in vini ottenuti da vitigni aromatici: si pensi per esempio al Pigato, che regala sentori di timo e maggiorana: non si tratta di un vino aromatico).

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Quali sono i principali vitigni aromatici che si trovano in Italia?

Sono principalmente 4: Brachetto, Gewürztraminer, Malvasia e Moscato.

Brachetto: autoctono del Piemonte, trova la sua terra d’elezione nelle province di Alessandria e Asti. La denominazione è diventata DOCG nel 1996. Il grappolo è di dimensioni medio piccole, la maturazione precoce (viene vendemmiato nella prima metà di settembre). Il Brachetto è utilizzato principalmente per la vinificazione di vini dolci e aromatici e regala note intense di fragola, muschio e fiori rosa.

Gewürztraminer: vitigno aromatico diffuso soprattutto nell’Est Europa e intorno alle Alpi: passando per l’Alsazia, la Germania, l’Alto Adige, la Moldavia, l’Ucraina, la Bulgaria. Si esprime come una “bomba” di profumo: frutta esotica come ananas, litchi, albicocca, melone ma anche miele. Sorprende poi per i sentori speziati di cannella, chiodi di garofano, anche pepe bianco.

Malvasia: si tratta di una grande e composita famiglia di vitigni, coltivati in quasi tutte le regioni d’Italia, composte da almeno 17 varietà, per la maggior parte a bacca bianca. Tra le più importanti aromatiche ci sono sicuramente la Malvasia di Candia, di Casorzo, di Sardegna e Istriana. Al profumo e al palato si riconoscono per sentori intensi di frutta fresca, agrumi, pesca, acacia e lavanda.

Moscato: il vitigno aromatico per eccellenza: immancabile a tavola durante le feste di Natale. Ci sono vari tipi di Moscato: quello bianco, coltivato principalmente nel Monferrato (Piemonte), è usato per produrre il Moscato d’Asti. Gli aromi di questo vino aromatico sono pesca, rosa, salvia e agrumi. Il Moscato giallo, diffuso nel nord Italia, come in Trentino-Alto Adige, è meno esplosivo e si distingue per agrumi, spezie delicate e muschio. Una vera chicca è il Moscato rosa che regala sfumature di rosa, lamponi e fragoline di bosco. In Sicilia, soprattutto nell’isola di Pantelleria, troviamo lo Zibibbo o Moscato di Alessandria, dal quale si producono vini aromatici passiti che profumano di uva passa, albicocche e fichi secchi, agrumi canditi e miele (da provare con una cassata siciliana e il mondo sarà più bello).

Quali sono i vitigni aromatici più importanti a livello mondiale?

Fuori dall'Italia, i vitigni aromatici più importanti sono:

Torrontès: uva bianca coltivata soprattutto a nord ovest dell’Argentina. Regala vini simili al moscato e nel bicchiere si distingue per inconfondibili note aromatiche di pesca e albicocca.

Vitovska Grganja: uva aromatica coltivata al confine tra Slovenia e Italia, molto rara perché ce ne sono solo 66 ettari. Il vino emana sentori aromatici, fruttati e floreali ricordando i fiori bianchi, le pesche e il pompelmo.

Malvasia Istriana: nella grande famiglia delle tipologie di Malvasia, quella Istriana occupa una posizione di spicco, in quanto piuttosto rara e di alta qualità. È coltivata lungo la fascia collinare di Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Si tratta di un vino che si caratterizza per la sua notevole complessità olfattive, con note floreali di tiglio, in alcuni casi note minerali di gesso e in altri sfumature vegetali di olive verdi, il tutto in un sottofondo a volte agrumato di mandarino, in altre più speziato e con sentori di fine pasta di mandorle.

Cosa sono i vini semi aromatici?

Sono vini fatti a partire da vitigni i quali, pur avendo un’identità di profumi, sono riconducibili solo in parte alle caratteristiche dell’uva. Le sostanze aromatiche si trovano principalmente nella polpa degli acini (non nella buccia) e derivano anche da altri fattori.

Sono vini semi aromatici: Riesling, Sauvignon Blanc, Müller-Thurgau, Glera, Sylvaner (a bacca bianca), Lacrima di Morro d’Alba, Vernaccia nera, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc (per le uve a bacca nera).

- Leggi anche: tutto sul vino Passito

Con cosa abbinare i vini aromatici?

I principi per abbinare i vini aromatici sono sostanzialmente due:

1. i vini aromatici vanno abbinati a una ricetta altrettanto aromatica: un suggerimento è giocare con spezie, condimenti e salse;

2. il piatto in abbinamento non potrà essere troppo delicato, altrimenti si perderà data la potenza del vino.

Data la loro freschezza, i vini aromatici secchi si accompagnano perfettamente a piatti a base di pesce, come tartare al salmone oppure primi piatti come spaghetti ai frutti di mare, ma alcune varietà versatili si sposano perfettamente anche con carni bianche e formaggi.

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