Il Merlot è uno dei vini rossi più noti e apprezzati al mondo. Ma come fare per riconoscerlo? Indovinarlo alla cieca non è difficile se si conosce il suo tipico profilo. Vediamo come fare in pochi semplici passaggi.
Che ci si diverta a riconoscere il vino alla cieca o che si ami impressionare gli amici… ecco cosa c’è da sapere per riconoscere il Merlot alla cieca.
Prima di iniziare: noi di Sommelier Wine Box adottiamo questa regola per distinguere il vitigno dall'omonimo vino: l'uva in minuscolo, il vino in maiuscolo. Partiamo!
Da dove viene il merlot?
L’uva merlot è originaria di Bordeaux, in Francia, e assieme al cabernet contribuisce a creare il famoso taglio bordolese, il blend più famoso al mondo. Da lì si è diffuso praticamente in tutto il mondo e oggi è a tutti gli effetti un vitigno internazionale.
In Italia è diffuso soprattutto nei Colli Orientali del Friuli e lungo la costa toscana. E poi il merlot ha trovato ambienti ottimali anche in: Cile, Napa Valley, in California, Romania, Australia, Ungheria, Sud Africa, Moldavia, Canada...
Cosa conferisce il merlot ai tipici rossi bordolesi?
I famosi rossi bordolesi, vedono l'uva merlot conferire al vino pienezza e morbidezza di frutto.
Il merlot si vinifica anche in purezza?
Sì, a Bordeaux il merlot è vinificato anche in purezza (cioè con 100% uve merlot), specie a Saint-Émilion e Pommerol. E così nel resto del mondo dove questo vitigno si è diffuso.
Altre caratteristiche dell’uva?
Il merlot matura presto, consentendo quindi ai vignaioli di iniziare la vendemmia (e la vinificazione) molto in anticipo rispetto alle altre uve.
È facile riconoscere Merlot?
Sì! Vinificato in purezza il Merlot si esprime con i suoi profumi tipici e molto riconoscibili, per cui se si conosce il suo profilo e con un po’ di pratica non è difficile riconoscerlo.
A cosa si devono i profumi del Merlot?
I profumi di frutti rossi si devono soprattutto a composti noti come esteri, dimetil solfuro, furaneolo; le note più complesse di torrefazione e menta si devono invece a 2-funmetantiolo, piperitone, 3-solfanilesanolo.
Va detto che queste sono comunque molecole presenti in gran parte dei vini rossi, che gli studiosi ritengono siano particolarmente stabili e quindi effettivi nella percezione dei profumi del Merlot.
La degustazione del Merlot, per riconoscerlo
Il colore è rosso rubino intenso;
Al naso si esprime con una vera e propria esplosione di piccoli frutti di bosco, rossi e neri (fragola, lampone, ribes, mirtillo, mora), assieme da sentori eleganti di pepe, caffè, tabacco, menta, cacao; il tutto su un fondo delicato di fiori (viola e rosa).
Ancora più che al naso, le sensazioni in bocca dipendono molto dall’areale di produzione e dalla tecnica di vinificazione. Il Merlot tende comunque a essere un vino di corpo, morbido, dal tannino setoso. La struttura è notevole, se affinato in legno, ma è un rosso che resta sempre molto bevibile.
Consigli per godersi il Merlot
Servirlo a 18° C (c’è chi si spinge anche sui 20° C: l’importante è tenere presente che il vino, dopo averlo versato, si scalda).
Sorseggialo in un calice ampio assieme a salumi e formaggi erborinati, specie alla fine di una giornata difficile.
Procurati un Merlot che abbia fatto un discreto affinamento in legno, chiama gli amici e aprilo mezz’ora prima che arrivino. Cucinate un risotto ai funghi porcini o al radicchio e godetevi uno dei grandi piaceri della vita.