Il territorio con la maggiore varietà di vitigni in America, bodegas in cui si parla con accento italiano, vigne nel deserto o in quota. Ecco cosa c’è da sapere sui vini argentini, prodotti tra il 25° al 40° parallelo e da tenere d’occhio per lo spazio che si sta conquistando nel settore vitivinicolo mondiale.
L’Argentina è un territorio naturalmente vocato alla produzione di uva, e quindi di vino: un vero e proprio paradiso. Vediamo cosa c’è da sapere sui vini argentini.
1. Quanto vino produce l’Argentina?
L’Argentina è il sesto produttore di vino al mondo (dopo Italia, Francia, Spagna, Stati Uniti e Australia): con circa 1,200,000 litri di vino all’anno contribuisce al 5% della produzione mondiale.
2. Che clima c’è in Argentina?
Il clima in Argentina è piuttosto uniforme, tendenzialmente arido e secco, il che crea delle buone condizioni per l’uva: malattie e muffe non insorgono. Il tanto sole favorisce la perfetta maturazione delle uve, l’escursione termica e la povertà dei terreni garantiscono un buon potenziale di complessità ed eleganza.
3. In che mercati si trovano i vini argentini?
I vini argentini sono consumati soprattutto all’interno del Paese: l’esportazione è ancora marginale (pari a circa il 20% del totale), anche se esistono cantine attente ai mercati esteri e alla qualità, che si sono guadagnate la considerazione internazionale. I principali mercati sono gli Stati Uniti, UK, Canada e Brasile.
4. Quando inizia la viticoltura in Argentina?
Sono gli Spagnoli a introdurre le specie europee di vite e avviare la produzione di vino in Argentina. Siamo a inizio Cinquecento, lungo la costa Atlantica, mentre nella parte occidentale arriva proveniente da Perù o Cile. Il territorio che presto diviene il più importante per quantità di vino prodotto è quello attorno a Mendoza.
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5. Che incidenza ha avuto la fillossera nella produzione di vino argentino?
Nessuna: la fillossera (l’insetto che da metà Ottocento ha distrutto oltre metà dei vigneti europei) non è mai comparsa in Argentina.
6. Com’è strutturato il sistema di qualità per il vino argentino?
In Argentina non ci sono leggi e disciplinari come in Europa. L’Instituto Nacionale de Vitivinicultura controlla la produzione dell’uva e l’esportazione del vino ma gli aspetti qualitativi sono delegati alle singole cantine (sono oltre 1200 le cantine in Argentina). Esistono norme semplici anche per l’etichettatura dei vini: se la varietà dell’uva è riportata in etichetta il vino è prodotto con almeno l’80% di quell’uva.
Va detto che fino alla metà del secolo scorso la produzione di vino in Argentina era di massa, la grande crisi del mercato interno negli anni Novanta ha costretto i produttori a rivedere totalmente la propria filosofia produttiva. Da lì inizia una storia nuova, basata sulla qualità, che ha portato l’Argentina a essere uno dei più interessanti produttori emergenti al mondo.
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7. Che vitigni si coltivano in Argentina?
L’Argentina è il Paese con maggiore varietà ampelografica (termine che indica lo studio dei diversi vitigni) di tutta l’America, coltivate in oltre 218,232. Le varietà di uva più diffuse sono il malbec (oltre 45,000 ettari coltivati), cereza (circa 27,000 ettari), bonarda (oltre 18,000 ettari), criolla grande (oltre 14,000 ettari).
Lo chardonnay contribuisce principalmente ai vini bianchi che vengono esportati, seguito da chenin blanc, moscatel de Alejandria. Decisamente interessante il torrontés, uva a bacca bianca aromatica.
Tra le uve a bacca nera: barbera, bonarda e sangiovese (introdotte dagli Italiani), tempranillo introdotto dagli Spagnoli. E poi gli internazionali cabernet sauvignon, merlot e malbec, quest’ultima senza dubbio l’uva che regala i vini rossi più interessanti dell’Argentina.
Il malbec, in particolare, è originario del sud ovest della Francia, dove tuttavia è considerato un vitigno minore. L’ha portato in Argentina l’agronomo francese Michel Aimé Pouget, un fatto che ha salvato quest’uva, che qui ha trovato un habitat perfetto.
8. Che vini produce l’Argentina?
L'Argentina produce per lo più vini rossi (55/60% della produzione). Il resto se lo spartiscono rosati e bianchi.
9. Che caratteristiche hanno i vigneti dell’Argentina?
Parliamo di una superficie di circa 224.000 di ettari vitati. I vigneti dell’Argentina sono fra quelli posti più in altitudine al mondo, raggiungendo anche 3000 metri nelle zone ai piedi delle Ande. La notevole disponibilità di acqua proveniente dalle Ande determina rese elevate e scarsa concentrazione di sostanze negli acini, aspetto che porta perdere qualità. I produttori argentini contrastano questo problema limitando quanto più possibile l’afflusso di acqua nei vigneti.
10. Quali sono le zone di produzione vinicola in Argentina?
Le più importanti regioni argentine del vino sono a Est, lungo i contrafforti orientali delle Ande. Da Nord a Sud si incontrano:
Salta, dove si producono soprattutto Torrontés (bianco), Malbec, Cabernet Sauvignon e Tannat (rossi). La regione ha un primato eccezionale: ha le vigne tra le più alte del mondo, alcune a oltre 3.000 metri sul livello del mare. Tali condizioni climatiche estreme generano vini di grande purezza e concentrazione.
Tucmàn, dove si producono principalmente Malbec, Cabernet Sauvignon, Syrah, Tannat, Bonarda (rossi) e Torrontés (bianco).
Catamarca, dove si producono soprattutto Malbec, Syrah, Bonarda (rossi) e Torrontés (bianco).
La Rioja (la più antica), dove si producono specialmente Malbec, Cabernet Sauvignon, Syrah, Bonarda (rossi) e Torrontés (bianco).
San Juan, dove si producono soprattutto vini rossi tra cui Malbec, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Tempranillo.
Mendoza (la regione vinicola più importante, con il 70% della produzione totale). La regione ha caratteristiche uniche al mondo: le vigne crescono in condizioni desertiche, per lo schermo alle piogge fatto dalle Ande. I vini prodotti nella regione sono soprattutto Malbec, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Syrah e Tempranillo, Pinot noir per i rossi; Chardonnay, Torrontés, Sauvignon Blanc e Chenin Blanc per i bianchi. Importanti sottozone di Mendoza sono Luján de Cuyo (famosa per i Malbec eleganti spesso prodotti da vecchie vigne) e Maipú. A Mendoza si producono soprattutto vini rossi, tra cui Malbec, Bonarda, Cabernet Sauvignon, Syrah e Tempranillo.
Patagonia, dove si producono in prevalenza rossi: Malbec, Pinot noir, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah. I vigneti sono impiantati ad altitudini di 200-250 metri sul livello del mare. Il clima è freddo, per la latitudine e per i freddi venti desertici tuttavia mitigati da scarse piogge e ottima insolazione.