Per chi ama i vini corposi e intensi il Syrah è il vino rosso perfetto. Ecco come degustarlo e come imparare a riconoscerlo alla cieca.
Sei cose che non puoi non sapere sul Syrah.
Prima di partire: noi di Sommelier Wine Box adottiamo questa regola per distinguere il vitigno dall'omonimo vino: l'uva in minuscolo, il nettare di Bacco in maiuscolo. Iniziamo!
1. Da dove viene il vitigno syrah?
Il vitigno è originario del Sud della Francia (in particolare nella Valle del Rodano, dove è attestato dal Medioevo) ma dalla metò dell'Ottocento in avanti si diffonde in tutto il mondo, specialmente in Australia, dove è noto come Shiraz. Oggi è la sesta uva più coltivata al mondo; non teme per niente il caldo e viene coltivata anche in Cile, Sud Africa, Argentina, Brasile... In Italia, è molto diffuso in Sicilia.
2. Da cosa si riconosce il Syrah (il vino)?
Il Syrah si riconosce per i profumi innanzitutto, caratterizzati da odori fruttati maturi (more e mirtilli in confettura su tutti) su un fondo speziato di pepe nero. E poi: prugna, frutti di bosco, ribes, cioccolato, tabacco, liquirizia, menta. Ma è proprio il pepe la chiave per riconoscerlo alla cieca, anche se vinificato con altri vitigni.
3. Come affina il Syrah?
I vini prodotti da syrah in purezza sono generalmente affinati in legno piccolo e hanno una bella capacità evolutiva.
4. Cosa determina il profumo del Syrah?
Il tipico profumo pepato si deve a una molecola chiamata rotundone, che è caratterizzato da una soglia di percezione molto bassa, presente in percentuali molto alte del Syrah vinificato in purezza.
Questa molecola, molto stabile, si trova principalmente nelle bucce degli acini di syrah.
5. La degustazione del Syrah
Il vino è di colore rosso rubino intenso (granato o aranciato se ha molti anni sulle spalle)
Dei profumi complessi e intensi abbiamo detto: soprattutto frutti e spezie.
In bocca è molto saporito e intenso, caldo (il tenore alcolico è alto).
6. Consigli di degustazione del Syrah
Versatene un calice (servendolo a circa 18° C) in un calice ampio da vino rosso.
Degustarlo assieme a un formaggio stagionato, a piccoli sorsi, leggendo un libro in una domenica di pioggia.
Se è estate: invita gli amici e fate una grigliata: l'intensità di sapori della carne e del vino ne faranno un abbinamento perfetto.
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Reference:
Questo pezzo è stato scritto facendo ricerca con curiosità. Tra le molte, sono state letture importanti: Il Respiro del vino di Luigi Moio, Vini particolarmente "pepati" di F. Mattivi, L. Caputi, S. Carlin, M. Stefanini, L. Valenti, I. Ghiglieno, J. Tardaguila, D. Nanni, R. Eder, U. Vrhovsek, Evolution of Polyphenols during Syrah Grapes Maceration: Time versus Temperature Effect di Patricia Taillander e New wine-growing regions of Brazil and their importance in the evolution of Brazilian wine di D.A. Wurz, B. Pereira de Bem, R. Allebrandt, B. Bonin, L.G. Dalmolin, A. Tamiris Canossa, L. Rufato, A. Anneliese Kretzschmar.
