Vinum Aurum | Gualandi

Prezzo scontato€29,00


DENOMINAZIONE: Toscana IGT

TIPOLOGIA: bianco

UVAGGIO: Malvasia Lunga (detta del Chianti), Coda di Cavallo (Trebbiano)

PROVENIENZA: Italia, Toscana

EVOLUZIONE: 5-10 anni

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16-18° C

BICCHIERE CONSIGLIATO: calice ampio da vino rosso

VOLUME IN ALCOL: 13% 

FORMATO: 75 cl


IL VINO

SPECIFICHE TECNICHE

FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◼︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎


LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER

👁 di un bel giallo carico tendente all’arancio; non filtrato, eventuali particelle in sospensione sono indice di naturalità;

👃🏻 al naso esprime un bouquet molto intenso, particolare e complesso: dai fiori ai frutti maturi;

👄 al palato è di grande struttura, minerale, aromatico e persistente. Un vino unico.


ABBINAMENTO CONSIGLIATO

Un bianco dalla grande complessità aromatica e strutturale, che si sposa perfettamente con una vasta gamma di piatti, tra cui arrosti di pesce, crostacei, formaggi stagionati, grigliate di pesce, paella, risotti, piatti di pollo conditi con spezie, pasta ai frutti di mare e zuppe di cozze o legumi. La sua freschezza e complessità aromatica aggiungono profondità e armonia a tanti piatti.


AFFINAMENTO

In vigna ogni pianta produce al massimo 900 grammi di uva e le viti sono tenute ad alberello, cordone speronato basso o guyot per le viti i vecchie. Per un ettaro, la resa media complessiva non supera i 60 quintali. Uva raccolta a mano usando le tradizionali bigonce, la vendemmia è tardiva. I grappoli vengono lasciati al sole per un paio di giorni, poi pestati direttamente nelle bigonce con un bastone. Fermentazione con raspi e bucce per circa 20 giorni in botte di castagno. La pressatura è manuale, senza tecnologia, e il vino viene spostato per caduta e senza pompe. Invecchiamento sulle fecce in tini di castagno e rovere per 46 mesi (in alcune annate anche 70); ulteriori 4 in bottiglia.


LO AMERAI PER...

l’intensità aromatica.


TERRITORIO DI PROVENIENZA

TERROIR

La Toscana è unica per la coltivazione dell’uva. La storia è secolare, trattandosi di una terra civilizzata fin dai tempi degli Etruschi.

Il podere si trova a Montespertoli, un territorio che rientra totalmente nella zona del Chianti e ospita due sottozone principali: il Chianti Colli Fiorentini DOCG e il Chianti Montespertoli DOCG. Si producono inoltre il Vinsanto del Chianti DOCG e il Vinsanto del Chianti Montespertoli DOCG e vini IGT. Si tratta di una delle zone della Toscana con maggiore superficie vitata, ci sono 1600 ettari dedicati alla coltivazione della vite, di cui 1400 coltivati a Chianti DOCG.

Le “capitali” del Chianti sono le città di Firenze e Siena e le sue terre si estendono proprio a cavallo tra le due province: si tratta di 70.000 ettari che comprendono per intero i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e in parte quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano in Val di Pesa. Le vigne sono esposte verso sud e ovest a 360-530 metri s.l.m. Il terreno è costituito da calcari marnosi, marne scisti, argilloscisti e, subordinatamente, da arenarie. Lo scheletro è composto essenzialmente da alberese e galestro, ideale per il sangiovese, e arenaria e argilla in alcuni singoli vigneti come Casi. Il sangiovese, vitigno principe della regione, è un grande interprete delle caratteristiche uniche della terra del Gallo Nero.


CANTINA

Guido Gualandi si è specializzato nella ricerca, reimpianto e valorizzazione degli antichi vitigni quali sangiovese, abrusco, foglia tonda, aleatico, colorino, vari trebbiani, malvasie e il pugnitello, coltivati nella sua zona, il Chianti Colli Fiorentini, nel comune di Montespertoli in provincia di Firenze.

Applica un suo metodo, che è quello di intervenire il meno possibile sui suoi vini. Adotta la fermentazione assieme ai raspi e la pressatura manuale al torchio. Grazie alle sue ricerche, in vigna e in cantina, e alla dedizione Guido produce oggi vini di grande bevibilità e originalità. Sono vini che lui chiama “archeologici” perché affondano le radici nelle usanze plurisecolari della Toscana. In quattro ettari vitati, produce un vino nuovo e antico assieme, rinunciando al trattore tutte le volte che è possibile, e prediligendo le lavorazioni a mano.

La cantina è specializzata nella vinificazione dei vitigni autoctoni, compresi antichi cloni quali il sangiovese abrusco, la foglia tonda e il pugnitello. Questi vitigni erano stati abbandonati da più di un secolo, ma sono stati riscoperti dall'Università di Firenze una ventina di anni fa e adottati da Guido Gualandi.

La cantina è molto impegnata nel rispetto dell'ambiente: l'acqua usata è riciclata; riscaldamento e acqua calda sono prodotti da energia solare; l’elettricità è prodotta da pannelli fotovoltaici; per la lavorazione dei campi (oltre al vino, l’azienda produce olio) privilegiano i lavori manuali minimizzando l'uso del trattore.

L'azienda è biologica dal 2008.

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