Riserva Prima Luce Vernaccia | Cappella Sant'Andrea
DENOMINAZIONE: Vernaccia di San Gimignano DOCG
TIPOLOGIA: bianco
UVAGGIO: vernaccia 100%
PROVENIENZA: Italia, Toscana
EVOLUZIONE: 2/3 anni
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10-12° C
BICCHIERE CONSIGLIATO: calice da vino bianco di media ampiezza
VOLUME IN ALCOL: 13%
FORMATO: 75 cl
IL VINO
SPECIFICHE TECNICHE
FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER
👁 di un bel giallo paglierino vivo e carico;
👃🏻 al naso esprime un bouquet agrumato (scorza di limone, mango), floreale (fiori bianchi, soprattutto margherite), e un lampo di crema catalana;
👄 al palato è beverino e insieme succoso ed elegante, con un finale piuttosto lungo.
ABBINAMENTO CONSIGLIATO
Questa Vernaccia si presenta subito senza veli, con profumi che riescono a cogliere l’interesse, nei quali i fiori sono dapprima protagonisti, senza eccessi, per poi fare spazio alle note fruttate. È dotata di sapidità, una struttura robusta, che gli permette di accompagnare, in abbinamento, anche alcune varietà di carni rosse ma che di solito trova nelle carni bianche l’abbinamento perfetto. Da provare col coniglio alla Vernaccia, antipasti o primi delicati a base di pesce, come il rombo.
AFFINAMENTO
Sant’Andrea con questa etichetta ha voluto presentare una versione di Vernaccia fresca ed essenziale, un vino decisamente beverino. Le uve vernaccia, raccolte manualmente nella metà di settembre, vengono pressate intere, chiarificate a freddo brevemente, e fermentate in acciaio a temperatura regolata; affina per circa 6 mesi, e riposa ulteriori 2 mesi in bottiglia prima di essere commercializzata.
LO AMERAI PER...
la sua freschezza e le note fruttate molto piacevoli.
TERRITORIO DI PROVENIENZA
TERROIR
Siamo a San Gimignano, una zona in cui la viticoltura la fa da padrona. Il territorio di San Gimignano è un’area caratterizzata da un clima mediterraneo con estati piuttosto siccitose, inverni non particolarmente rigidi e piogge altalenanti soprattutto nei mesi di aprile, maggio e novembre.
La zona beneficia in tutti i periodi dell’anno di una buona ventilazione, rari gli episodi di nebbia. Il territorio di produzione delle Denominazioni tutelate ricade interamente all’interno del Comune di San Gimignano, collocato nella parte nord-ovest della provincia di Siena, nel cuore della Toscana. È un territorio interamente collinare collocato tra i 200 ed i 400 m s.l.m., i suoli sono di origine pliocenica, molto antichi.
I terreni destinati alla produzione vitivinicola sono quelli formatisi sui depositi pliocenici marini e costituiti da sabbie gialle (tufo) e argille gialle che risultano, a loro volta, spesso stratificate su argille più compatte e presenti in profondità. Inoltre sono terreni fortemente caratterizzati dalla presenza di sabbia e quasi privi di scheletro, incoerenti, favorevoli quindi alla penetrazione delle radici delle piante. Sono generalmente poveri di sostanza organica e grazie alla sabbia risultano ben drenati. Il tufo conferisce sapidità ai vini.
Le colline di San Gimignano presentano esposizioni, altitudini, composizioni del suolo e disponibilità idriche variabili. Le molteplici e uniche combinazioni di questi singoli fattori determinano, anche su un’area così ristretta, un’incidenza significativa sui caratteri dei vini che vi si producono, determinando sostanziali differenze tra i caratteri fruttati in evidenza, quelli minerali o ancora la sapidità.
CANTINA
Nella terra del Brunello e del Chianti non è facile per un areale toscano distinguersi per la produzione di un vino bianco, ma è quello che ha fatto con grande merito San Gimignano con la sua vernaccia. L'importanza della storia vitivinicola della zona di San Gimignano è testimoniata da un dato, tra tanti: la Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino a ottenere la D.O.C. nel 1966, insieme a l’Est! Est! Est! di Montefiascone, l’Ischia bianco, rosso e superiore e il Frascati.
La cantina Cappella Sant’Andrea, a Casale di San Gimignano, condensa lo spirito alacre e fiero di una zona a fortissima vocazione vinicola, e lo manifesta nel lavoro appassionato e consapevole di Flavia Del Seta e Francesco Galgani.
La loro prima vendemmia è del 2006 e il loro approccio è stato – e lo è ancora – innanzitutto di grande rispetto per la vigna e il territorio. Flavia e Francesco si sentono artefici della continuazione di una tradizione antichissima e ne sentono la responsabilità. A Cappella Sant'Andrea la parola d'ordine è sostenibilità: la conversione al biologico è la logica conseguenza della loro filosofia, ma non è l'unico passaggio del loro percorso.
Cappella Sant’Andrea infatti è il punto di incontro di convivenze in armonia, dove la vigna divide la terra con asini, capre e cavalli, sotto il segno universale della natura.
La presenza degli animali consente l'autoproduzione di compost, da utilizzare per la vitalità dei suoli. Gli ettari vitati sono otto e trovano posto, oltre alla vernaccia, i vitigni autoctoni toscani e il merlot. I vini prodotti da Cappella Sant’Andrea sono il sunto in bottiglia della dimensione che Flavia e Francesco hanno creato, sottratta alla frenesia della società moderna e indirizzata a una produzione sana e rispettosa.
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