Trentodoc Brut Maso Nero | Zeni
DENOMINAZIONE: Trento DOC
TIPOLOGIA: spumante
UVAGGIO: chardonnay 100%
PROVENIENZA: Italia, Trentino Alto Adige
EVOLUZIONE: 2 anni
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6-8° C
BICCHIERE CONSIGLIATO: calice di media ampiezza
VOLUME IN ALCOL: 12%
FORMATO: 75 cl
IL VINO
SPECIFICHE TECNICHE
FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER
👁 di un bel giallo paglierino intenso, perlage fine e persistente;
👃🏻 al naso si apre con profumi freschi, intensi e fragrante soprattutto di vaniglia tostata;
👄 al palato è fragrante, fresco, con un finale piacevolmente rotondo con un piacevole sentore di cioccolato. Piacevolissimo.
ABBINAMENTO CONSIGLIATO
Questo Metodo Classico è fresco e molto equilibrato, decisamente versatile, e si abbina bene anche con pietanze dotate di una certa strutturate. Perfetto con pesci di mare e minestre, lo consigliamo con salmone crudo, pasta con la trota o spaghetti ai ricci di mare.
AFFINAMENTO
Vendemmia manuale. Dopo l’ammostatura il mosto inizia a fermentare e poi lentamente esegue la seconda fermentazione, atta ridurre la acidità naturale. In agosto il vino così ottenuto è imbottigliato assieme a una pregiata cuvè di lieviti e zuccheri, per eseguire la rifermentazione in bottiglia e ottenere la classica spuma. Affina 40 mesi in bottiglia; rabbocco con il liquore di spedizione.
LO AMERAI PER...
la sua freschezza e l’equilibrio.
TERRITORIO DI PROVENIENZA
TERROIR
Il territorio di Trento è unico per la coltivazione della vite.
Sotto lo strato di terreno vegetale troviamo un terreno composto da sabbia limoso-argilloso moreniche compatte ricche di elementi ghiaiosi e ciottolosi sparsi. Al suo interno la zona è caratterizzata da appezzamenti con caratteristiche morfologiche, di giacitura e microclima diversi.
La morfologia del paesaggio alterna aree con pendenze più evidenti, ricoperte da bosco, a superfici più pianeggianti, in parte sistemate a terrazzi, spesso sostenuti da muretti a secco nel lato a valle.
Un clima mite di tipo alpino continentale con le Dolomiti che schermano la regione dai venti freddi settentrionali e il Lago di Garda con la sua influenza mitigatrice.
Le forti escursioni termiche fra il giorno e la notte, una temperatura media di 18° C durante il periodo vegetativo, e la presenza di precipitazioni frequenti, sono gli ingredienti ideali per vendemmiare uve di qualità e perfettamente mature.
La zona di Trento, oltre che per le sue bollicine Trento DOC, è famosa per i suoi vini bianchi eleganti, tipici della coltivazione di uva in terreni in alta quota.
In un territorio occupato in gran parte da montagne, i vigneti sono situati a un’altitudine fra i 200 e i 900 m.s.l.m., in un ambiente con climi caratterizzati da forti escursioni termiche giornaliere in grado di conferire alle uve complessità aromatica, eleganza e freschezza. In più, le condizioni di drenaggio e aerazione del suolo trentino regalano al vino un surplus di complessità gustativa.
CANTINA
Sud Tirolo, 8 dicembre 1882: Roberto Zeni apre un’osteria nei pressi del ponte sull’Adige e per l’occasione stappa un Teroldego ottenuto dalla prima vendemmia di alcune vigne in località "Pini". Il Campo Rotaliano, terra del Teroldego, si fa strada in questo periodo, con la bonifica idraulica del fiume Adige e del torrente Noce che porta alla creazione di un terreno ideale alla coltivazione della vigna. Anche il vigneto Pini con la bonifica si amplia, e con il passare degli anni nonno Roberto acquista anche le vigne Pinotti, Zaraosti, Broili, Sortì. Questo è l'inizio della storia, mentre l’attuale assetto risale a metà anni settanta, quando i fratelli Roberto e Andrea Zeni fondano l’azienda agricola Zeni e l'omonima distilleria. In entrambe le realtà eccellenza e produzione di nicchia sono parole sacre, in vigna e in cantina. Circa 20 gli ettari vitati, per bottiglie che esprimono un territorio straordinario altamente vocato come quello del Trentino Alto Adige. Negli ultimi anni lo sforzo maggiore si è indirizzato su due fronti: il primo in vigneto, al fine di raggiungere una corretta maturazione dell’uva permettendo così di portare in cantina una materia prima zuccherina e nel caso dei vitigni a bacca rossa con dei tannini morbidi e complessi; secondo fronte è la lavorazione delle uve l’appassimento e il miglioramento della conduzione della fermentazione alcolica. L’appassimento è una tecnica molto diffusa nel panorama enologico mondiale ma in Trentino non ha mai preso piede, eccezion fatta per la produzione del Vino Santo Trentino.
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