Tre Armi | Le Rose

Prezzo scontato€15,00

Rosso
Lazio (IT)
IGT Lazio Rosso
Cabernet sauvignon 85%, Cesanese 15%
Degustalo entro 5-6 anni
13% vol.

Scarica la scheda tecnica

Produzione e affinamento

Un blend di Cabernet sauvignon e Cesanese del Piglio raccolti a mano con accurata selezione dei grappoli.

Pressatura soffice delle uve e fermentazione a temperatura controllata.
Affinamento in acciaio e in legno.

Analisi organolettica

Esame visivo

Di un bel rosso rubino compatto, con leggere sfumature granate.

Esame olfattivo

Al naso è intenso, con gradevoli note di erba fresca e frutti a bacca nera.

Esame gustativo

Al palato è equilibrato e di buona struttura, leggermente sapido, con un tannino ancora abbastanza giovane. Buona la persistenza aromatica, con una leggera speziatura finale.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Tre Armi | Le Rose? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Lazio, Roma

Ettari vitati: 7

Le Rose

Situata nella campagna di Velletri, a 480 metri sul livello del mare, tra le colline dei Castelli Romani, l’azienda punta a promuovere i vitigni autoctoni ma non solo. La conduzione è familiare e tutto il lavoro viene svolto in azienda, in un regime biologico, secondo una politica green in vigna e in cantina. La lavorazione e la produzione, dall’acino alla bottiglia, sono seguite a 360° con l’obiettivo della qualità, utilizzando la tecnologia nel rispetto della terra. La coltivazione è biologica: trattamenti agronomici con estratti di alghe marine, uso del fotovoltaico, speciali potature che aiutano la vite ad autodifendersi, scelta del minore impatto di bottiglie e imballaggi.

Le Rose

L'azienda lavora i terreni con cura: l’estirpatore, che penetra in profondità, smuove la terra e taglia le radici superficiali della vite, la vangatrice dissoda e rende soffice la terra, due volte l’anno passano con un piccolo aratro, per rincalzare la terra attorno alla pianta e proteggerla dai picchi di calore. E così per la raccolta e in cantina, per creare le otto etichette di questa piccola ed eccellente produzione.

Regione e territorio

La viticoltura laziale é un´eccellenza che riflette la bellezza, la storia e la cultura della regione

Lazio

La viticoltura laziale é un´eccellenza che riflette la bellezza, la storia e la cultura della regione

Lazio

La viticoltura laziale é un´eccellenza che riflette la bellezza, la storia e la cultura della regione

Lazio

La storia della viticoltura nel Lazio è strettamente legata alla storia e risale all'epoca romana, quando la regione era già nota per la produzione di vini pregiati, come il Falerno e il Caecubum. La viticoltura nel Lazio negli ultimi anni si è concentrata sulla qualità e si caratterizza per l'utilizzo di tecniche di agricoltura sostenibile, che permettono di preservare la biodiversità del suolo e migliorare le caratteristiche delle uve.
La produzione di vino nel Lazio rappresenta un'importante risorsa economica per la regione, contribuendo al turismo enogastronomico e alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico della regione.

La viticoltura nel Lazio si estende su un vasto territorio, che comprende le colline a sud di Roma, la zona dei Colli Albani e dei Castelli Romani, e le zone più interne della regione, come la provincia di Frosinone.
Il clima, caratterizzato da inverni miti e umidi e da estati calde e secche, rappresenta un fattore importante nella produzione di vino, influenzando la maturazione delle uve e la loro resistenza alle malattie fungine. La composizione geologica del suolo del Lazio è molto variegata, caratterizzato da una grande eterogeneità. Nella zona costiera prevale un terreno di origine alluvionale, mentre nell'entroterra si possono trovare terreni vulcanici, calcarei e argillosi. Questa diversità di suoli favorisce la coltivazione di numerosi vitigni, ognuno dei quali si esprime al meglio in determinati tipi di terreno.

Castelli Romani

Nella zona dei Castelli Romani la viticoltura ha origini antichissime.

Già ai tempi degli antichi Romani la produzione era vasta e in grande sviluppo, tanto da costringere Domiziano nel I sec. a.C. a limitare l’introduzione di nuovi impianti per evitare che la coltivazione del grano venisse messa in secondo piano rispetto a quella del vino.

Le colline dei Colli Romani sono in gran parte di origine vulcanica e i numerosi piccoli laghi, crateri di vulcani ormai spenti, ne sono l’evidente testimonianza.
I terreni sono anch’essi vulcanici con sedimenti arenacei, argillosi emarnosi che conferiscono ai vini un buon corredo aromatico e ottima struttura.

Le colline vulcaniche dei Colli Romani e i laghi dormienti donano ai vini un carattere unico, con un corredo aromatico e una struttura eccellente.

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Un rosso dalla struttura media con tannini morbidi. Va abbinato per concordanza scegliendo piatti di media struttura, che non sovrastino né vengano sovrastati dal vino. I profumi sono complessi e ampi e richiedono piatti altrettanto profumati e intensi. La leggera speziatura può essere giocata con cibi appena speziati.

Abbinamento per contrasto

I tannini rotondi e ben presenti, la freschezza marcata, l’alcol possono essere abbinati con soddisfazione per contrasto, in abbinamento a piatti di carne cotti a lungo: l’untuosità della carne viene pulita perfettamente dal rosso.

Si abbina bene a

Trippa alla romana, primi piatti con sughi importanti, fritti, cacciagione da piuma.

Abbinamento per concordanza

Un rosso dalla struttura media con tannini morbidi. Va abbinato per concordanza scegliendo piatti di media struttura, che non sovrastino né vengano sovrastati dal vino. I profumi sono complessi e ampi e richiedono piatti altrettanto profumati e intensi. La leggera speziatura può essere giocata con cibi appena speziati.

Abbinamento per contrasto

I tannini rotondi e ben presenti, la freschezza marcata, l’alcol possono essere abbinati con soddisfazione per contrasto, in abbinamento a piatti di carne cotti a lungo: l’untuosità della carne viene pulita perfettamente dal rosso.

Si abbina bene a

Trippa alla romana, primi piatti con sughi importanti, fritti, cacciagione da piuma.

Cacio e pepe

Uno dei capisaldi della cucina romana, un piatto che combina magistralmente pasta, pecorino romano e spezie, per un esito succulento, appagante e piacevolissimo.

Pecorino stagionato

Il tipico formaggio stagionato a pasta cotta da latte intero di pecora offre spunti per abbinamenti intensi, profumati e di carattere - da provare per arricchire aperitivi di sicuro successo.

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