Rosso Di Valtellina Matteo Bandello | Faccinelli
DENOMINAZIONE: Valtellina Superiore DOCG
TIPOLOGIA: rosso
UVAGGIO: nebbiolo 100%
PROVENIENZA: Italia, Lombardia
EVOLUZIONE: 3 anni
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16-18° C
BICCHIERE CONSIGLIATO: calice ampio da vino rosso
GRADO ALCOLEMICO: 12% vol.
FORMATO: 75 cl
IL VINO
SPECIFICHE TECNICHE
FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
TANNICITÀ: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER
👁 di un bel rosso rubino;
👃🏻 al naso è intenso e netto, ed esprime soprattutto profumi floreali e fruttati;
👄 al palato è gustoso, fresco e fragrante, con un sorso che invoglia a un altro sorso.
ABBINAMENTO CONSIGLIATO
Un Valtellina DOC dal carattere fresco, giovane ed esuberante, perfetto per accompagnare l’intero pasto. Ottimo con tutti gli abbinamenti di terra, è da provare con i pizzoccheri della Valtellina.
AFFINAMENTO
Questo rosso prende il nome da Matteo Bandello, il novellista italiano vissuto tra la fine del Quattrocento e il Cinquecento che era anche raffinatissimo gourmet.
Le uve di nebbiolo sono coltivate in vigneti ripidi e terrazzati nella sottozona Grumello (comuni di Montagna in Valtellina e Sondrio) a 400-650 metri sul livello del mare. Raccolte a mano a metà ottobre, macerano per 5 giorni e fermentano a basse temperature, per affinare in fusti di rovere francese per circa 7-10 mesi. Ulteriore breve affinamento in bottiglia. Solo 2500 le bottiglie l’anno.
LO AMERAI PER...
l’esuberanza.
TERRITORIO DI PROVENIENZA
TERROIR
L’azienda si trova a Chiuro, in provincia di Sondrio.
Siamo nel cuore della Valtellina, tra le Alpi Orobie e le Alpi Retiche, una delle aree vitivinicole più importanti della Lombardia. Sin dall’antichità, sono presenti tracce di coltivazione della vite. Queste remote radici affondano in una zona molto impervia, dove le vigne vengono coltivate su terreni terrazzati, dando vita alla più estesa viticoltura alpina di tutta la penisola italiana. La Valtellina infatti è una regione vinicola unica, formata da vigne situate tra i 300 e i 900 metri sul livello del mare, disposte su ripidi filari “a rittochino” con sistema tradizionale ad archetto valtellinese, un tipo di Guyot modificato in cui il capo a frutto, invece di essere disteso sul filo portante, viene curvato verso il basso. Qui si coltiva la Chiavennasca, il clone del nebbiolo che cresce ad altitudini elevate. Altri vitigni sono la rossola nera, la pignola valtellinese, che concorrono all' uvaggio per circa il 10% della produzione. Fin dai tempi antichi la vite è stata la principale fonte di sostentamento delle popolazioni locali, sia come alimento sia come diffusa merce di scambio con altri generi di prima necessità.
I suoli della Valtellina sono vari e comprendono sia depositi ghiaiosi-ciottolosi, sia strati sabbiosi e substrati rocciosi. I terrazzamenti sono essenzialmente terra di riporto, portata fin dai tempi dei Romani e bloccata con muretti, una situazione che, oggi, comporta la cosiddetta "vendemmia eroica", a mano, considerati i muretti e le elevate pendenze. Nell'Ottocento la Valtellina fu contesa tra gli Svizzeri e gli Italiani e ancora oggi quattro paesi svizzeri producono DOCG italiane.
La Valtellina è un territorio unico per il vino e comprende le seguenti denominazioni e sottozone: Docg Valtellina Superiore Maroggia, Docg Valtellina Superiore Sassella, Docg Valtellina Superiore Grumello, Docg Valtellina Superiore Inferno, Docg Valtellina Superiore Valgella, Doc Rosso di Valtellina e Docg Sforzato di Valtellina.
CANTINA
L’azienda agricola Luca Faccinelli, fondata nel 2007, si trova nel cuore pulsante della viticoltura valtellinese. Dopo un periodo di lavoro all’estero, Luca ha sentito il richiamo di casa e della sua terra. Inizia così la sua impresa vitivinicola, con 3 ettari vitati concentrati nella zona della Valtellina Superiore Grumello soprannominata Dossi Salati.
I filari sono scoscesi e le condizioni di lavoro estreme, su pendenze che arrivano al 70% e dove tutto viene fatto a mano tra millenari muri a secco. Oltre alla varietà chiavennasca (il nebbiolo locale), l’azienda produce rossola e pignola, varietà da sempre coltivate in zona.
Gli standard qualitativi di Luca Faccinelli sono altissimi, al punto da non vinificare nelle annate in cui la qualità non è quella desiderata e in linea con le precedenti.
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