Rosato | Cenatiempo

Prezzo scontato€15,00


DENOMINAZIONE: Campania IGT
TIPOLOGIA: rosato
UVAGGIO:
piedirosso, aglianico
PROVENIENZA:
Italia, Campania
EVOLUZIONE:
1 anno
TEMPERATURA DI SERVIZIO:
10-12° C
BICCHIERE CONSIGLIATO:
calice medio da vino bianco
GRADO ALCOLEMICO:
13% vol.
FORMATO: 75 cl

IL VINO

SPECIFICHE TECNICHE

FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO:
◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
SAPIDITÀ:
◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA:
◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎

LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER

👁 di un bel rosa luminoso e brillante;

👃🏻 al naso esprime note fruttate e floreali, per poi spingersi sul finale verso sensazioni e nuances di erbe aromatiche;

👄 al palato è di corpo tenue e leggero, con un sorso piacevole e beverino, che trova in una vena leggermente sapida una chiave ulteriore della perfetta beva.

ABBINAMENTO CONSIGLIATO

Questo blend di piedirosso e aglianico è fruttato, sapido e dalla grande beva. Perfetto con antipasti di pesce affumicati, stuzzichini, formaggi freschi e affettati.


AFFINAMENTO

Questo Rosato viene realizzato dalla cantina Cenatiempo partendo da un blend di diversi vitigni locali, tra i quali emergono soprattutto l’aglianico e il per’e palummo. Queste varietà crescono con diverse forme di allevamento (Guyot, alberello, cordone speronato), all’interno di terroir dalla conformazione differente con sottosuoli sia di impronta vulcanica sia sedimentaria. La vendemmia si svolge a ottobre e il mosto fermenta in contenitori d’acciaio inox, macerando brevemente sulle bucce. L’affinamento viene svolto per qualche mese solamente in acciaio, così da mantenere intatta l’integrità del bouquet aromatico originario.

LO AMERAI PER...

la sua freschezza e sapidità.

TERRITORIO DI PROVENIENZA

TERROIR

Siamo nella splendida isola di Ischia.

Per i Romani, Ischia era una terra del vino a tutti gli effetti, e fino alla metà del Novecento, il vino era il cuore pulsante dell’economia dell’isola. La storia viticola qui è antichissima: sono custoditi numerosi reperti archeologici di oggetti destinati a contenere il vino fermentato (ad esempio la coppa di Nestore, cui si fa riferimento nell’Iliade, probabilmente importata da Rodi e sulla quale compare un’iscrizione che allude ai poteri della bevanda in essa contenuta).

Ischia è a tutti gli effetti un vulcano dormiente. In 46 chilometri quadrati di superficie totale nell’isola, molti vigneti sono su terreni con pendenze che vanno ben oltre il 30% per una viticoltura eroica. La tecnica dei terrazzamenti con muri a secco (le parracine) realizzati in pietre lavorate a mano (come il tufo verde, che non si trova in nessun altro posto al mondo, o con altri materiali lavici), ha favorito la messa a coltura di zone impervie, che godono di microclimi speciali. I terreni sono ricchissimi di minerali, molto amati dalla vite.

La viticoltura è particolarmente vocata anche per via del clima asciutto, mite e ventilato, con pochissime piogge: questo rende la coltivazione destinata alla produzione di vini freschi, sapidi e beverini. I terreni sono scuri e friabili e ricchi di potassio, che favorisce la formazione di zuccheri nella fase di maturazione. Nell’isola di Ischia si coltivano varietà come aglianico, piedirosso, guarnaccia, biancolella e forastera.


CANTINA

Cenatiempo è uno dei cognomi più diffusi e tipici dell'isola di Ischia, uno di quei simboli locali; la cantina nasce nel 1949 e da allora coltiva e produce piccoli capolavori. La vigna si estende fra i 300 e i 600 metri sul mare, con vigneti che offrono panorami spettacolari con l'inconfondibile blu di sfondo, dove l'orizzonte lontano crea il contatto fra mare e cielo. La cantina è stata modernizzata negli anni e oggi è dotata di tecnologie all'avanguardia, senza mai dimenticare le tradizioni del territorio.
Siamo in presenza di un vino fatto su un vulcano che incontra il mare, dove la lava incontra il mar Mediterraneo; queste due anime contrapposte si amalgamano e danno vita a eccezionali vini, dalla vena salina ben definita e con una piacevole bevibilità. Cenatiempo esprime perfettamente sia il lato marittimo che quello vulcanico dell'isola, attua una gestione dei vigneti con agricoltura biologica, dove i ripidi pendii non permettono spesso alcuna forma di meccanizzazione. La viticoltura è eroica, praticata con inerbimento spontaneo tra i filari e valorizzazione delle varietà autoctone del territorio vinicolo di Ischia, come biancolella, forastera e piedirosso, in 6 ettari di vigneti.

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