Pecorino Colle Monteverde | Tenute Rio Maggio
DENOMINAZIONE: Falerio Pecorino DOC
TIPOLOGIA: bianco
UVAGGIO: pecorino 100%
PROVENIENZA: Italia, Marche
EVOLUZIONE: 3 anni
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10-12° C
BICCHIERE CONSIGLIATO: calice da vino bianco di media ampiezza
VOLUME IN ALCOL: 13%
FORMATO: 75 cl
IL VINO
SPECIFICHE TECNICHE
FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER
👁 di un bel giallo paglierino carico;
👃🏻 al naso esprime un bouquet fruttato (pesca bianca), floreale (gelsomino) con un finale aromatico che continua in bocca, con eleganza;
👄 al palato è caldo e morbido, e dotato di ottima struttura, sia alcolica sia in termini di acidità totale.
ABBINAMENTO CONSIGLIATO
Il Pecorino Colle Monteverde è un vino molto versatile e dotato di ottima freschezza, sapidità e persistenza aromatica, per queste ragioni si abbina bene con piatti freschi, leggeri e di stagione. In particolare, si sposa perfettamente con pesce, crostacei, carni bianche e formaggi.
AFFINAMENTO
Un Pecorino 100% i cui vigneti si trovavano anticamente lungo i percorsi di transumanza così che i contadini delle campagne marchigiane lo chiamavano “vino de li pecuri”. Il vigneto a cordone speronato, sta a 250 mt dal mare e ha un lago al suo interno, garantendo alle vigne un microclima molto particolare. La vendemmia è manuale, la fermentazione è in acciaio. Seguono affinamento in acciaio e in bottiglia.
LO AMERAI PER...
la sua versatilità, l'aromaticità e la struttura alcolica.
TERRITORIO DI PROVENIENZA
TERROIR
Siamo a Montegranaro, in provincia di Fermo. Si tratta di terre ancora poco urbanizzate e di rara bellezza, dove la vite ha trovato fertile dimora e parla un linguaggio plurale: le varietà autoctone a bacca bianca come il trebbiano, la passerina e il ritrovato pecorino convivono con la delicata rusticità del rosso Sangiovese e la forza vigorosa del nero Montepulciano. Dal blend delle prime nasce il Falerio e delle seconde il Rosso Piceno Superiore, i vini della tradizione territoriale che oggi convivono con l'Offida DOCG e le felici e apprezzate interpretazioni da monovitigno.
Tra i primi terroir a convertire in bio gran parte dei terreni dedicati al vigneto (e non solo), il lavoro agricolo nel rispetto della natura è da sempre uno degli aspetti fondamentali per la qualità dei vini delle colline del Piceno. Qui il clima è continentale, caratterizzato da inverni freddi ed estati molto calde, in cui i terreni argillosi esprimono il loro massimo potenziale.
CANTINA
La storia inizia con Graziano Santucci, che fonda l’azienda nel 1976, dedicando alle sue vigne l’amore e l’attenzione di chi lavora il vino per autentica passione. Da questo profondo attaccamento alla terra nasce Rio Maggio, agli inizi una piccola azienda, in cui pulsa il cuore della tradizione e delle conoscenze del solo Graziano. Ben presto, questi comincia a tramandare il proprio sapere anche al figlio Simone, il quale alla morte del padre, insieme alla moglie Tiziana, prende le redini dell’azienda di famiglia, deciso a valorizzarne e metterne a frutto le potenzialità. La cantina è tra le prime nel territorio ad avere vigneti specializzati, con vigne per la produzione di due importanti DOC del territorio marchigiano (tra le province di Ascoli Piceno e Macerata): Rosso Piceno e Falerio dei Colli Ascolani.
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