Orvieto Classico | Castello di Montegiove

Prezzo scontato€12,00

Bianco
Umbria (IT)
Orvieto Classico DOC
Procanico 50%, Grechetto 30%, Verdello e Malvasia 20%
Degustalo entro 4 anni
13,4 % vol.

Scarica la scheda tecnica

Produzione e affinamento

Da una selezione rigorosa delle migliori uve Procanico (50%), Grechetto (30%), Verdello e Malvasia (20%), coltivate tra i 210 e 340 metri sul livello del mare nei vigneti della zona dell’Orvieto Classico DOC. Le uve vengono raccolte a mano al perfetto grado di maturazione per preservare l’integrità aromatica e strutturale del vino.

Dopo una pressatura soffice dei grappoli interi, il mosto fermenta lentamente per 20 giorni a temperatura controllata (20°C) in acciaio inox, garantendo una perfetta estrazione degli aromi e una raffinata espressione del territorio. Affina fino a marzo prima dell’imbottigliamento, mantenendo freschezza ed equilibrio.

Produzione limitata: solo 1.426 bottiglie l'anno.

Analisi organolettica

Esame visivo

Di un bel giallo paglierino carico con riflessi dorati.

Esame olfattivo

Al naso è raffinato e vivace, con sentori di frutta bianca matura (mela, pera), fiori di campo e sfumature agrumate.

Esame gustativo

In bocca è strutturato e avvolgente, con un sorso denso, sapido ed equilibrato. La freschezza è bilanciata da una leggera nota ammandorlata sul finale, che conferisce profondità e persistenza gustativa.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Orvieto Classico | Castello di Montegiove? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Umbria, Terni

Ettari vitati: 13

Castello di Montegiove

Immerso nelle rigogliose colline umbre, il Castello di Montegiove è un luogo dove storia, natura e tradizione si intrecciano da secoli. Le radici della produzione vinicola della tenuta risalgono addirittura ai tempi degli Etruschi, mentre il primo riferimento scritto ai vigneti di Montegiove compare già nel 1292. Da allora, la viticoltura non ha mai smesso di essere parte integrante del territorio, evolvendosi nel rispetto delle tradizioni e con uno sguardo attento all’innovazione.

Dal 1780, il Castello appartiene ai Marchesi Misciattelli, che hanno custodito e valorizzato il patrimonio agricolo della tenuta. Oggi, l’azienda si estende per 1200 ettari e comprende boschi, uliveti, pascoli e vigneti, che si armonizzano con casali in pietra e antichi muretti a secco. L’attenzione alla qualità e alla sostenibilità guida ogni scelta, dall’agricoltura all’allevamento della Chianina allo stato brado, fino alla produzione di olio extravergine d’oliva e, naturalmente, di vini d’eccellenza.

Nei vigneti della tenuta, che ancora oggi producono uve di qualità straordinaria, si trovano ceppi storici, tra cui una vigna piantata nel 1968 e ancora in produzione. La selezione dei terreni è sempre stata fondamentale: in passato basata sull’esperienza tramandata, oggi affinata grazie alla conoscenza scientifica del suolo e del microclima. Montegiove si trova nella zona DOC di Orvieto, storicamente nota per i suoi vini bianchi, ma geologicamente appartiene alla falda toscana, caratterizzata da argilla e calcare, un terroir più simile a quello di Siena che favorisce la produzione di vini rossi strutturati.

Castello di Montegiove

Le altitudini variano dai 380 ai 620 metri e i vigneti sono stati piantati con cura in base alla varietà, all’esposizione e al terreno, garantendo la miglior espressione di ogni uva. La tenuta è infatti prevalentemente votata ai vitigni rossi, con Sangiovese, Montepulciano e Sagrantino, affiancati da Canaiolo, Barbera, Merlot e Cabernet Sauvignon. Tuttavia, anche la tradizione dei bianchi è ben rappresentata grazie alla produzione di Orvieto Classico DOC, dove le varietà come Procanico, Grechetto e Verdello trovano la loro massima espressione.

Da oltre 700 anni, i vigneti di Montegiove continuano a raccontare una storia di eccellenza e passione per il vino, portata avanti con dedizione da una squadra che affianca sapientemente tradizione e innovazione. Qui, la natura viene rispettata e valorizzata, permettendo di ottenere vini autentici, espressione pura di un territorio unico.

Regione e territorio

L´arte della viticoltura umbra é l´essenza stessa della culturia millenaria della regione, racchiusa in un sorso

Umbria

L´arte della viticoltura umbra é l´essenza stessa della culturia millenaria della regione, racchiusa in un sorso

Umbria

L´arte della viticoltura umbra é l´essenza stessa della culturia millenaria della regione, racchiusa in un sorso

Umbria

La viticoltura in Umbria ha una lunga tradizione che risale all'epoca degli Etruschi, che hanno lasciato la propria impronta nella regione anche a livello culturale e archittettonico.
Oggi le aziende vitivinicole umbre sono prevalentemente di piccole e medie dimensioni, molte delle quali a conduzione familiare, e seguono un regime in gran parte biologico o integrato, con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale.
La coltivazione dei vigneti è spesso fatta a mano, con tecniche di potatura e raccolta attente alla qualità del frutto.

La maggior parte dei vigneti si trova nelle colline dell'Umbria, dove il clima è mite e la terra è ricca di minerali. Il clima è in generale favorevole alla viticoltura, mite e temperato, con
inverni sufficientemente freddi per permettere una buona dormienza delle piante, e estati calde e soleggiate che favoriscono la maturazione delle uve. Detto questo, la regione presenta un clima piuttosto vario, a seconda dell'altitudine, dell'esposizione dei vigneti e della vicinanza al Mar Tirreno.
Come il clima così anche i suoli variano molto, e si passa da zone argillose a terreni più sabbiosi o calcarei. Questa varietà contribuisce alla grande diversità dei vini - sia bianchi che rossi - prodotti nella regione.

La regione è nota per la produzione di vini di qualità, in particolare il Sagrantino di Montefalco e il Torgiano Rosso Riserva, ma non mancano sottozone di produzione di qualità anche per i vini bianchi come, per esempio, il Grechetto di Orvieto.

Orvieto

Il territorio enologico di Orvieto è rinomato per la produzione di vini di alta qualità, con una tradizione vitivinicola che risale all'epoca etrusca. La denominazione Orvieto DOC, istituita nel 1971, rappresenta una delle più antiche e prestigiose d'Italia, coprendo circa l'80% dell'area vitata dell'Umbria.

I vigneti di Orvieto si estendono sui lati del fiume Paglia, affluente del Tevere, attraversando un paesaggio collinare caratterizzato da terreni tufacei e substrati rocciosi. Queste peculiarità geologiche influenzano positivamente la qualità del terroir, e hanno permesso la creazione di cantine sotterranee ideali per l'affinamento dei vini. Il clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e asciutte, contribuisce alla maturazione ottimale delle uve.

La denominazione Orvieto DOC è riservata esclusivamente ai vini bianchi, prodotti principalmente con uve Procanico (varietà locale del Trebbiano Toscano) e Grechetto, che insieme costituiscono almeno il 60% dell'uvaggio. Il restante 40% può includere altre varietà bianche autorizzate, come Canaiolo Bianco e Malvasia Toscana.

La denominazione Orvieto DOC comprende la sottozona "Classico", situata attorno alla città di Orvieto e che si estende leggermente verso est, includendo l’area intorno al lago di Corbara. Questa zona è riconosciuta per la produzione di vini di qualità superiore, grazie alle condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli.

Una delle denominazioni più antiche in Italia

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Un vino di grande carattere, che richiede abbinamenti con piatti altrettanto strutturati e profumati, per analogia.

Abbinamento per contrasto

Un bianco fresco, che si sposa bene con piatti cremosi e leggermente grassi: pulisce la bocca e la lascia leggera.

Si abbina bene a

Primi piatti di verdure come risotto agli asparagi e fiori di zucca; secondi di pesce come baccalà mantecato con crostini di pane tostato, filetto di trota alle erbe aromatiche, carni bianche come pollo arrosto con limone e rosmarino, formaggi tra cui pecorino fresco o ricotta di pecora, torte salate di verdure.

Abbinamento per concordanza

Un vino di grande carattere, che richiede abbinamenti con piatti altrettanto strutturati e profumati, per analogia.

Abbinamento per contrasto

Un bianco fresco, che si sposa bene con piatti cremosi e leggermente grassi: pulisce la bocca e la lascia leggera.

Si abbina bene a

Primi piatti di verdure come risotto agli asparagi e fiori di zucca; secondi di pesce come baccalà mantecato con crostini di pane tostato, filetto di trota alle erbe aromatiche, carni bianche come pollo arrosto con limone e rosmarino, formaggi tra cui pecorino fresco o ricotta di pecora, torte salate di verdure.

Trota al forno

La trota al forno è un secondo piatto semplice e gustoso, che si può arricchire con pomodorini, olive, capperi, erbe aromatiche e accompagnare a verdure di stagione che esaltano il sapore delicato e i bei profumi del pesce.

Tagliatelle al tartufo

Un primo piatto elegantissimo, dal profilo aromatico e ricco. La pasta all'uovo dona pienezza di sapore, il tartufo un inconfondibile profilo aromatico.

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