Nebbiolo | Taliano
DENOMINAZIONE: Langhe Nebbiolo DOC
TIPOLOGIA: rosso
UVAGGIO: nebbiolo 100%
PROVENIENZA: Italia, Piemonte
EVOLUZIONE: 4 anni
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 15-16° C
BICCHIERE CONSIGLIATO: calice ampio da vino rosso
VOLUME IN ALCOL: 13,5%
FORMATO: 75 cl
IL VINO:
SPECIFICHE TECNICHE
FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
TANNICITÀ: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER
👁 vino dal caratteristico colore trasparente, rubino con lievi riflessi granati;
👃🏻 al naso esprime grande florealità, tipica del vitigno, con piacevoli note speziate e fruttate;
👄 al palato il tannino è vivo ma ben integrato, prevalgono la freschezza e la fruttosità.
ABBINAMENTO CONSIGLIATO
Vino che a tavola dimostra versatilità, capace di sposare antipasti elaborati a base di salumi e formaggi, oppure primi piatti con sughi di carne, risotti con prodotti autunnali, come funghi e tartufi; tra i secondi piatti provatelo con carni bianche con sughi di media struttura.
AFFINAMENTO
La tradizione vuole che le qualità organolettiche di questo vitigno si possano esprimere anche dopo un solo anno di affinamento. In questo caso le vigne più giovani delle tenute aziendali sono destinate a esprimere una versione “giovane” di nebbiolo. Il nome deriva da un’espressione dialettale che sottintende la nobiltà storica del vitigno, “blaguma na vota”, come a dire “una volta tanto atteggiamoci”, oppure “pavoneggiamoci godendo di un vino prezioso”.
Verso la metà di ottobre l’uva giunta in cantina viene fatta fermentare in vasche di acciaio inox; a una macerazione abbastanza breve con le bucce segue l’affinamento di circa 12 mesi in legno. A dicembre dell’anno successivo alla vendemmia il vino è pronto per essere imbottigliato e commercializzato.
LO AMERAI PER...
la sua eleganza e le note speziate.
TERRITORIO DI PROVENIENZA:
TERROIR
L’azienda si trova a Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe, patrimonio Unesco dal 2014. È una terra di antiche tradizioni vitivinicole, dove il vino era conosciuto già prima dell’arrivo dei Romani. L’Impero porta grandi contributi alla viticoltura, tra cui il disboscamento di molta parte delle Langhe, allora ricoperte da fitto bosco.
Le Langhe si suddividono in Alta e Bassa Langa: quest’ultima si trova a nord tra i fiumi Tanaro e Belbo ed è riconosciuta in tutto il mondo per vini prestigiosi come il Barolo e il Barbaresco oltre a Pelaverga, Dolcetto d’Alba e di Dogliani a Nebbiolo e Barbera.
L’Alta Langa si trova invece più a Sud e ha colline più ripide e che toccano anche i 750 mt; qui si producono Alta Langa, Moscato e Barbera e il raro Timorasso. In particolare l’Alta Langa, grazie alle coltivazioni di chardonnay e pinot nero negli anni è riuscita a regalare spumanti metodo classico e charmat rinomati nel panorama nazionale e internazionale. I terreni delle Langhe sono composti da marne argilloso-calcaree sedimentarie, intercalate da strati di marne più o meno importanti di colore grigio-azzurro, caratteristica importante per produrre sia vini rossi corposi sia bollicine fresche e fragranti. L’area delle Langhe è caratterizzata da un clima di tipo continentale temperato, con il picco delle precipitazioni piovose generalmente fissato durante il mese di maggio.
CANTINA
L’Azienda Agricola nasce nel 1930 con Domenico Taliano, ma ha radici ben più profonde. Domenico appartiene infatti ad una famiglia di agricoltori conosciuta in paese con il soprannome “Re Cit” che significa “piccoli re”, da sempre dedita ai lavori della vigna e dei campi. Inizialmente i vigneti sono tutti compresi all’interno del comune di Montà, in zona Bossola, Rolandi, Benna; verso la metà degli anni Settanta, sotto la guida del figlio Michele, l’Azienda cresce in direzione della Langa acquisendo vigne e una cascina a Montersino nella frazione San Rocco Seno d’Elvio di Alba, tra i comuni di Treiso e Barbaresco. A rilanciare a metà anni Novanta l’azienda modificando le metodologie di produzione dell’uva e di affinamento del vino ci pensano i figli di Michele: Alberto in primis, affiancato, dopo diverse esperienze lavorative, dal fratello Ezio, enologo dell’Azienda. I vitigni coltivati sono: nebbiolo, arneis, dolcetto e barbera.
Oggi sono 15 gli ettari vitati complessivi e circa 70.000 le bottiglie annue: un’azienda a conduzione familiare con una produzione di taglio sartoriale. Grande attenzione al lavoro in vigna, qualche buon ausilio tecnico in cantina e il tempo sono gli ingredienti per una dozzina di etichette molto interessanti.
Si spazia dai classici vitigni del roero e dell’albese, cioè arneis, barbera, dolcetto e nebbiolo, fino a favorita (ovvero il vermentino come viene chiamato nelle Langhe), moscato e brachetto.
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