Elle | Landaluce

Prezzo scontato€17,00


DENOMINAZIONE: DOCa Rioja Alavesa

TIPOLOGIA: bianco

UVAGGIO: Garnacha bianca

PROVENIENZA: Spagna, Rioja

EVOLUZIONE: 2 anni

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 8-10° C

BICCHIERE CONSIGLIATO: calice stretto

GRADO ALCOLEMICO: 14% vol.

FORMATO: 75 cl


IL VINO

SPECIFICHE TECNICHE

FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◻︎ ◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼◻︎◻︎

LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER

👁 di un bel giallo paglierino;

👃🏻 al naso esprime un bouquet intenso ed esuberante, con frutta bianca e frutta secca, tra cui note di nocciola in evidenza, frutti tropicali e agrumi con lieve mentolo su uno sfondo tostato;

👄 al palato è di corpo, fresco e minerale, con ritorni fruttati. Piacevolissimo il finale appena amaro.

ABBINAMENTO CONSIGLIATO

Un bianco a edizione limitata, di grande carattere, adatto per accompagnare crostacei, grigliate di pesce o pesce in umido. Si sposa elegantemente anche con riso, formaggi molli, erborinati, tutti i tipi di funghi. Per un abbinamento del tutto anticonvenzionale, provarlo con frutta fresca.

AFFINAMENTO

Prodotto con uve Garnacha bianca, provenienti da vigneti situati a Laguardia
e raccolta manuale in piccole cassette la mattina presto e subito portata in cantine, per preservarne il potenziale aromatico.
Fermentazione a bassa temperatura (16–18° C) per 2 settimane in tini di acciaio inox, e poi travasato con le fecce intere in botti di rovere francese. Batonnage ogni giorno per due mesi.

LO AMERAI PER...

la personalità.


TERRITORIO DI PROVENIENZA

TERROIR

La Spagna è uno dei più promettenti Paesi in Europa, il terzo al mondo per quantità. La Spagna ha una tradizione antica nell’enologia e punta sempre di più sulla produzione di qualità.

La viticoltura è testimoniata in Spagna già nel secondo secolo prima di Cristo, conosce un lungo periodo di crisi nel Medioevo ed è attestata nuovamente nel XIII secolo. Il successo dei vini dello Jerez risale al Cinquecento, molto amati dagli Inglesi, sempre alla ricerca di vini che reggessero lunghi trasporti via mare. A fine del Ottocento la fillossera e l’oidio devastano la viticoltura della Spagna come quella di quasi tutti i paesi europei, causando l’estinzione di numerose specie di vite autoctone della regione. Questa circostanza disastrosa dà poi inizio alla rinascita dell’enologia spagnola, che rinnova i suoi metodi di coltivazione e lavorazione in cantina mettendosi al passo con i tempi: i vini spagnoli entrano quindi sui mercati internazionali. La prima denominazione di origine spagnola fu la Rioja, nel 1926, seguita dallo Jerez nel 1933 e da Malaga nel 1937.

La Rioja è certamente la zona vinicola più importante della Spagna, nota soprattutto per i suoi vini rossi, corposi e complessi. La Rioja si trova a Nord del Paese, a un centinaio di chilometri sotto la costa Atlantica, e si estende lungo il corso del fiume Ebro. Questo territorio è costituito da un altipiano che si trova a circa 450 metri di altitudine, ed è suddiviso in tre sottozone: Rioja Alavesa, Rioja Alta e Rioja Baja. I vitigni più importanti della Rioja sono il Tempranillo, la Garnacha, il Mazuelo e il Graciano per la bacca nera. Le varietà più importanti a bacca bianca sono il Viura (Macabeo), la Malvasia e la Garnacha Blanca.

I più famosi vini rossi della Rioja sono prodotti con uva Tempranillo e vengono affinati in legno per lunghi periodi, che danno ai vini grande intensità di aromi complessi. Anche i vini bianchi sono spesso sottoposti a lunghe maturazioni in legno, una pratica tradizionale che sta gradualmente cedendo il posto a stili più moderni, per vini più freschi e fruttati.

La sottozona Rioja Alavesa è una parte della Denominazione di origine qualificata Rioja situata nel sud di Alava. Confina a nord con la catena montuosa cantabrica che la protegge dai venti freddi e umidi. Si estende per 13.150 ettari di vigneto in lotti di piccola estensione, per lo più disposti in declivi esposti a sud (“cara soles”).

Il 95% delle viti è collocato in terreni calcarei e argillosi, e il restante 5% sono terreni alluvionali nelle fessure vicino al fiume Ebro per una viticoltura di grande qualità.

CANTINA

Siamo nella Rioja Alavesa, nel nord della Spagna.

Il segreto di questa bodega sta nella materia prima: 25 ettari coltivati con grandissima cura. Le vecchie viti ad alberello sono potate per avere tre bracci irregolari che si alzano fino a un metro da terra: se un braccio si rompe o cade a causa dell'età, viene sostituito da un nuovo germoglio dalla base. Ciò consente alle uve di Landaluce di essere sempre arieggiate e sane.

I vigneti vecchi inoltre con la profondità delle loro radici e il volume del suolo coperto riducono l'impatto della siccità o delle piogge eccessive e apportano maggiore complessità alle uve della cantina.

Coltivano principalmente l'autoctono tempranillo (caratterizzato da rese limitata, alta qualità nei vini, profumi intensi) e il graciano aggiunge "gracia" ai blend in cui è presente.

Lavorano ogni appezzamento in modo specifico, vinificando separatamente le uve. La vinificazione può essere in acciaio o in legno, in base alle caratteristiche dell'uva e all'obiettivo da raggiungere, con una cura della vinificazione che pone la cantina tra i più alti standard della regione.

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S
S.P.
Fresco, minerale, esuberante

Buon carattere