Cannonau Riserva | Castiadas

Prezzo scontato€18,00


DENOMINAZIONE: Capo Ferrato Riserva DOC

TIPOLOGIA: rosso

UVAGGIO: cannonau

PROVENIENZA: Italia, Sardegna

EVOLUZIONE: 5-7 anni

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 18° C

BICCHIERE CONSIGLIATO: calice ampio

GRADO ALCOLEMICO: 13% vol.

FORMATO: 75 cl

IL VINO:

SPECIFICHE TECNICHE

FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◼︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
TANNICITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◼︎

LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER


👁 rosso granato impenetrabile;

👃🏻 al naso esprime profumi maturi e complessi: confetture di frutti rossi, frutta sotto-spirito, prugne disidratate, fiori secchi, chiodi di garofano, noce moscata, tabacco, pelle e sottobosco;

👄 al palato è un rosso di struttura, dall’attacco potente reso più vigoroso dalla freschezza e dalla sapidità, bilanciato dalla morbidezza. Intenso e persistente.

ABBINAMENTO CONSIGLIATO

Un Cannonau di Sardegna DOC Riserva di struttura, da abbinare a cacciagione da pelo e da piuma, carni rosse, formaggi stagionati, primi di terra.


AFFINAMENTO

Una delle poche etichette sarde a vantare l’appartenenza alla meno nota delle tre sottozone del disciplinare del Cannonau di Sardegna DOC, Capo Ferrato. Dai vigneti di cannonau e di una piccola percentuale di altre uve autoctone a bacca rossa allevate a spalliera bassa nella piana del Sarrabus. Un terroir molto particolare contraddistinto da un clima temperato, reso più mite l’inverno dalla presenza del mare, capace di conferire alle uve espressività aromatica, freschezza e sapidità sia marina sia minerale. La vendemmia è manuale, a fine di settembre, quando i grappoli conservano ancora una buona dotazione in acidi: le uve sono selezionate e sottoposte a spremitura soffice e per una ventina di giorni fermentano a temperatura controllata a con le bucce. Il vino matura per un anno in contenitori di acciaio inox e per due anni in botti di rovere.


LO AMERAI PER...

Il carattere.

TERRITORIO DI PROVENIENZA:

TERROIR

La coltivazione della vite viene introdotta in Sardegna quando i Fenici si stabiliscono sull'isola e fondano le loro colonie nelle zone fertili meridionali, tra l'VIII e il VII secolo a.C. Ancora oggi, nella zona del Sulcis, nel Campidano e nella Gallura, i nomi di alcuni villaggi sardi, di origine fenicia appunto, ricordano la vite e il suo frutto.


I Romani trovarono nell'isola una moderna viticoltura, che viene sviluppata, ma i commerci stimolati dall'agricoltura e dalla viticoltura si allentano molto con il crollo dell'Impero Romano. Il settore enologico rimane nell'anonimato per secoli, fino alle dominazioni successive dei Bizantini e degli Arabi. Dalla fine del Quattrocento la Sardegna diviene una provincia spagnola, il che ha conseguenze negative per l'agricoltura. L'unico dato positivo è l'introduzione di vitigni iberici (tra cui il Cannonau).


Con la dominazione sabauda le sorti della viticoltura si risollevano. Dal 1949 ottenuta l'indipendenza amministrativa, sorgono molte cantine sociali avviando la strada della qualità per il vino sardo.


Per estensione, la Sardegna è la seconda isola del Mediterraneo; il suo territorio è montuoso e collinare per l'80% (di cui il 68% formato da colline e altopiani rocciosi). Alcuni caratteristici suoli sono chiamati giare o gollei, se granitici o basaltici, altri invece tacchi o tonneri, se in arenaria o calcarei.


Il clima è mediterraneo. L'altimetria media è di 334 metri s.l.m., anche se il massiccio più alto dell'isola, il Gennargentu, raggiunge i 1834 metri, mentre altri più bassi si trovano in Gallura, nel Sarrabus e nell'Iglesiente-Arburese.


La regione ha 1 DOCG (il Vermentino di Gallura) e 17 DOC.

I principali vitigni autoctoni a bacca bianca: Malvasia Bianca, Malvasia di Sardegna, Nasco, Nuragus, Semidano, Torbato, Vermentino, Vernaccia di Oristano, Semidano, Arvisionadu; a bacca rossa: Bovale, Caddiu, Cagnulari, Cannonau, Carignano, Girò, Monica, Nieddera, Pascale, Barbera sarda, Nieddera, Girò.

Qui siamo in una delle sottozone del cannonau, a Capo Ferrato, nella zona sud est della Sardegna: la vicinanza con la costa rende questo vitigno caratterialmente meno estremo rispetto a quelli del centro Sardegna.


CANTINA

Fondata nel 1959 dall’Ente di riforma agraria della Sardegna (supportato dai maggiori viticoltori della zona) la Cantina di Castiadas raccoglieva le uve di tutto il Sarrabus, subregione della Sardegna sud-orientale: un incantevole territorio circondato dalla fitta macchia Mediterranea con immense distese di spiagge di sabbia bianca con un mare turchese e cristallino.

Fin dall’inizio, l’obiettivo è stato quello di produrre vini di qualità, ottenuti secondo le antiche tradizioni valorizzate dalla viticultura che ancora oggi ha nel Cannonau il suo prodotto più pregiato e che solo in questa parte di Sardegna si fregia della sotto denominazione chiamata “Capo Ferrato”.

Raccoglie le uve provenienti dai vigneti allevati lungo la fascia costiera alla base delle colline costantemente ventilate, con terreni prevalentemente di disfacimento granitico e con sottosuoli umidi che garantiscono vini dalle ricche note balsamiche, speziate e minerali, freschezza, profondità ed eleganza. Conosciuta principalmente per la produzione di Cannonau, Castiadas oggi con un team dinamico, preparato e appassionato e con un forte legame con i soci e col territorio punta tutto sulla tradizione della viticoltura Sarrabese, sulla tipicità e identità dei prodotti.

I vini di Castidias racchiudono la tradizione, il sapore e il profumo di una terra unica, dove mare e montagna coesistono.


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