Cannonau Rei | Castiadas

Prezzo scontato€12,50


DENOMINAZIONE: Cannonau di Sardegna Capo Ferrato DOC

TIPOLOGIA: rosso

UVAGGIO: cannonau

PROVENIENZA: Italia, Sardegna

EVOLUZIONE: 5-7 anni

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 18° C

BICCHIERE CONSIGLIATO: calice ampio

GRADO ALCOLEMICO: 13% vol.

FORMATO: 75 cl

 

IL VINO

SPECIFICHE TECNICHE

FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◼︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
TANNICITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◼︎

 

LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER

👁 rosso rubino brillante.

👃🏻 al naso esprime profumi sottili e gradevoli, con sentori di piante aromatiche mediterranee in evidenza;

👄 al palato è un rosso di struttura, asciutto, dalla morbidezza avvolgente e persistente.

 

ABBINAMENTO CONSIGLIATO

Un Cannonau da abbinare a piatti strutturati: arrosti, cacciagione, carni rosse, formaggio ovino sardo DOP maturo.

AFFINAMENTO

Allevamento a spalliera bassa, uve che crescono su suolo di disfacimento granitico, raccolte a fine settembre. Spremitura soffice, fermentazione di 10 giorni a temperatura controllata. Affinamento in vasche di cemento e in acciaio.


LO AMERAI PER...

Il carattere.

 

TERRITORIO DI PROVENIENZA:

TERROIR

La coltivazione della vite viene introdotta in Sardegna quando i Fenici si stabiliscono sull'isola e fondano le loro colonie nelle zone fertili meridionali, tra l'VIII e il VII secolo a.C. Ancora oggi, nella zona del Sulcis, nel Campidano e nella Gallura, i nomi di alcuni villaggi sardi, di origine fenicia appunto, ricordano la vite e il suo frutto.

I Romani trovarono nell'isola una moderna viticoltura, che viene sviluppata, ma i commerci stimolati dall'agricoltura e dalla viticoltura si allentano molto con il crollo dell'Impero Romano. Il settore enologico rimane nell'anonimato per secoli, fino alle dominazioni successive dei Bizantini e degli Arabi. Dalla fine del Quattrocento la Sardegna diviene una provincia spagnola, il che ha conseguenze negative per l'agricoltura. L'unico dato positivo è l'introduzione di vitigni iberici (tra cui il Cannonau).

Con la dominazione sabauda le sorti della viticoltura si risollevano. Dal 1949 ottenuta l'indipendenza amministrativa, sorgono molte cantine sociali avviando la strada della qualità per il vino sardo.

Per estensione, la Sardegna è la seconda isola del Mediterraneo; il suo territorio è montuoso e collinare per l'80% (di cui il 68% formato da colline e altopiani rocciosi). Alcuni caratteristici suoli sono chiamati giare o gollei, se granitici o basaltici, altri invece tacchi o tonneri, se in arenaria o calcarei.

Il clima è mediterraneo. L'altimetria media è di 334 metri s.l.m., anche se il massiccio più alto dell'isola, il Gennargentu, raggiunge i 1834 metri, mentre altri più bassi si trovano in Gallura, nel Sarrabus e nell'Iglesiente-Arburese.

La regione ha 1 DOCG (il Vermentino di Gallura) e 17 DOC.

I principali vitigni autoctoni a bacca bianca: Malvasia Bianca, Malvasia di Sardegna, Nasco, Nuragus, Semidano, Torbato, Vermentino, Vernaccia di Oristano, Semidano, Arvisionadu; a bacca rossa: Bovale, Caddiu, Cagnulari, Cannonau, Carignano, Girò, Monica, Nieddera, Pascale, Barbera sarda, Nieddera, Girò.

Qui siamo in una delle sottozone del cannonau, a Capo Ferrato, nella zona sud est della Sardegna: la vicinanza con la costa rende questo vitigno caratterialmente meno estremo rispetto a quelli del centro Sardegna.

CANTINA

Fondata nel 1959 dall’Ente di riforma agraria della Sardegna (supportato dai maggiori viticoltori della zona) la Cantina di Castiadas raccoglieva le uve di tutto il Sarrabus, subregione della Sardegna sud-orientale: un incantevole territorio circondato dalla fitta macchia Mediterranea con immense distese di spiagge di sabbia bianca con un mare turchese e cristallino.

Fin dall’inizio, l’obiettivo è stato quello di produrre vini di qualità, ottenuti secondo le antiche tradizioni valorizzate dalla viticultura che ancora oggi ha nel Cannonau il suo prodotto più pregiato e che solo in questa parte di Sardegna si fregia della sotto denominazione chiamata “Capo Ferrato”.

Raccoglie le uve provenienti dai vigneti allevati lungo la fascia costiera alla base delle colline costantemente ventilate, con terreni prevalentemente di disfacimento granitico e con sottosuoli umidi che garantiscono vini dalle ricche note balsamiche, speziate e minerali, freschezza, profondità ed eleganza. Conosciuta principalmente per la produzione di Cannonau, Castiadas oggi con un team dinamico, preparato e appassionato e con un forte legame con i soci e col territorio punta tutto sulla tradizione della viticoltura Sarrabese, sulla tipicità e identità dei prodotti.

I vini di Castiadas racchiudono la tradizione, il sapore e il profumo di una terra unica, dove mare e montagna coesistono.

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S.P.
14.5 gradi di carattere!

Bella veste rosso rubino, luminosa e vivace, e con buona consistenza. Al naso regala profumi intensi di fiori rossi e frutta fresca come le ciliegie, le more e i chicchi di melagrana, sfumature di erbe aromatiche e di sottobosco. 14.5 gradi di Carattere!