Cabernet Sauvignon Collio | Komjanc

Prezzo scontato€12,50

Rosso
Friuli Venezia Giulia (IT)
Collio DOC
Cabernet Sauvignon 100%
Degustalo entro 7 anni
14.5% vol.

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Produzione e affinamento

Cabernet Sauvignon in purezza da un vigneto a San Floriano del Collio che affonda le radici su marna argillosa e pietra arenaria. Lavorazioni a basso impatto ambientale e vendemmia manuale.

Pigio-diraspatura, fermentazione con annessa macerazione sulle bucce e fermentazione malolattica. Affina in sole vasche di acciaio inox, prima dell'imbottigliamento.

Analisi organolettica

Esame visivo

Di un bellissimo rosso rubino molto limpido.

Esame olfattivo

All'olfatto colpisce per la sua caratteristica nota erbacea, tipica del vitigno, che accompagna variegati sentori di piccoli frutti rossi e neri (ciliegia, mora, mirtillo e ribes nero), insieme a viola e glicine.

Esame gustativo

In bocca si è presenta secco, giustamente tannico, fresco e sapido, di ottimo corpo e lunga persistenza finale. Ritornano nella retrolfattiva i sentori fruttati ed erbacei percepiti all'olfatto.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Cabernet Sauvignon Collio | Komjanc? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Friuli Venezia Giulia, San Floriano del Collio

Ettari vitati: 11

Komjanc

Situata sulle colline di San Floriano del Collio, in località Valerisce, nel cuore del Collio, l’azienda Komjanc unisce tradizione e innovazione. Fondata negli anni Settanta da Alessio Komjanc, che ha continuato l’eredità vinicola della famiglia avviata già alla fine dell’Ottocento, l’azienda si estende su 11 ettari vitati.

La sede, panoramica e immersa nel paesaggio mozzafiato delle colline e delle Alpi orientali, riflette l’impegno verso una viticoltura rispettosa delle pratiche tradizionali, sempre avvalendosi di tecnologie moderne.

Komjanc

Nel 2000, un nuovo impulso è stato dato con l’ingresso dei quattro figli di Alessio, Beniamin, Roberto, Patrik e Ivani, che hanno apportato una specializzazione più marcata nelle varie fasi della produzione, dalla coltivazione alla commercializzazione. La cantina, ristrutturata e ampliata nel 2006, copre 750 mq e ospita aree dedicate alla lavorazione delle uve, vinificazione, affinamento, imbottigliamento e stoccaggio.

Qui, le uve provenienti esclusivamente dai propri vigneti vengono vinificate e affinati per lo più in acciaio, riservando solo una parte limitata all’affinamento in legno. Ogni fase della produzione è attentamente monitorata, riflettendo la passione e l'attenzione della famiglia Komjanc per un prodotto di altissima qualità.

Regione e territorio

Un'esplosione di profumi e sapori che celebrano nel calice il territorio unico della regione.

Friuli Venezia Giulia

Un'esplosione di profumi e sapori che celebrano nel calice il territorio unico della regione.

Friuli Venezia Giulia

Un'esplosione di profumi e sapori che celebrano nel calice il territorio unico della regione.

Friuli Venezia Giulia

Il Friuli-Venezia Giulia è da sempre la terra dei grandi bianchi e ha raggiunto una fama straordinaria per quelli che qualcuno chiama i “superwhite“.

Recentemente il Friuli Venezia Giulia è stato terreno di uno scontro a livello comunitario con l’Ungheria circa il diritto di continuare a chiamare Tocai il vino prodotto con il vitigno Tocai Friulano, creando confusione con il noto vino passito ungherese Tokaji. La causa fu persa dall’Italia nel 2007 e dal 2011 i vini prodotti con Tocai Friuliano sono chiamati rispettivamente “Friulano” in Friuli Venezia Giulia e “Tai” nel Veneto.

La regione è divisa in una zona montana a nord, una collinare nell'arco prealpino, una di pianura di origine alluvionale e una costiera.
La parte settentrionale della pianura è adatta alla coltivazione di uve a bacca bianca, mentre quella meridionale risulta più favorevole all'allevamento di vitigni a bacca nera.
Verso est, nella zona del confine con la Slovenia, la pianura prosegue fino ai piedi del Carso: qui la viticoltura è difficile per via delle rocce calcaree erose dall'acqua e spesso è possibile solo sui terrazzamenti sostenuti da muri di contenimento in blocchi di arenari chiamati "pastini".

Collio

I vini prodotti in questa zona sono il risultato di un terroir unico. Il Collio Goriziano
comprende la fascia collinare settentrionale della provincia di Gorizia, tra i fiumi Isonzo e Judrio. La zona è a ridosso del confine con la Slovenia, in un territorio al di qua e al di là del confine, profondamente interconnesso.
Il Collio comprende circa 1.500 ettari di vigneto posti su una sequenza di colline lungo la direttrice est ovest (altitudine tra 60 e 270 metri), che presentano ampie superfici con ottime esposizioni, ideali per una viticoltura di qualità.

La coltivazione della vite nel Collio risale all’epoca romana, mentre i nomi dei vini che hanno reso famoso il territorio si fanno strada dal Seicento: Ribolla, Cividino, Refosco, Corvino. La viticoltura moderna arriva nel Collio nella seconda metà dell’Ottocento. Allora è già marcata la prevalenza dei vitigni a bacca bianca.
Dopo la seconda guerra mondiale il Collio viene separato dal confine, dando origine a due zone vinicole, il Collio Italiano e il Brda nella parte slovena.

Le colline, coltivate sin dai tempi romani, offrono ampie superfici con esposizioni perfette per una viticoltura di eccellenza.

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Vino molto intenso: ammalia per la sinfonia di profumi, per cui va abbinato a piatti altrettanto persistenti dal punto di vista aromatica. Anche il corpo importante richiede accostamenti con piatti altrettanto strutturati.

Abbinamento per contrasto

Un ottimo Cabernet Sauvignon, fresco e diretto, la cui acidità si gioca bene per contrasto, in associazione a piatti leggermente grassi e untuosi: acidità e tannino puliscono perfettamente la bocca.

Si abbina bene a

Salumi (anche grassi), formaggi stagionati, primi e secondi piatti a base di carne tra cui arrosti, carni grigliate, stufati, selvaggina. Per una soluzione vegetariana, da provare con tortelli di zucca.

Abbinamento per concordanza

Vino molto intenso: ammalia per la sinfonia di profumi, per cui va abbinato a piatti altrettanto persistenti dal punto di vista aromatica. Anche il corpo importante richiede accostamenti con piatti altrettanto strutturati.

Abbinamento per contrasto

Un ottimo Cabernet Sauvignon, fresco e diretto, la cui acidità si gioca bene per contrasto, in associazione a piatti leggermente grassi e untuosi: acidità e tannino puliscono perfettamente la bocca.

Si abbina bene a

Salumi (anche grassi), formaggi stagionati, primi e secondi piatti a base di carne tra cui arrosti, carni grigliate, stufati, selvaggina. Per una soluzione vegetariana, da provare con tortelli di zucca.

Sopressa

Salume di suino tipico della cucina italiana del Nord-Est, specie del Veneto. Lavorato e condito con aromi naturali, si impone per il sapore ricco e sapido, i profumi intensi e la consistenza grassa. Ottimo per aperitivi rustici di assoluta soddisfazione.

Carne alla griglia

Spiedini, maiale, bistecche, fino alla nobile fiorentina... la cottura alla griglia insaporisce la carne (opportunamente marinata) e la rende piacevolmente amaricante. Da fare in compagnia per barbecue davvero conviviali, sempre facendo attenzione a non mettere la carne a contatto diretto con la fiamma.

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