Bordeaux Blanc | Chateau Peyruchet
DENOMINAZIONE: Bordeaux Blanc AOC
TIPOLOGIA: bianco
UVAGGIO: Sauvignon Blanc 60%, Sémillon 30%, Muscadelle 10%
PROVENIENZA: Francia, Bordeaux
EVOLUZIONE: 3 anni
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10-12° C
BICCHIERE CONSIGLIATO: calice da vino bianco di media ampiezza
GRADO ALCOLEMICO: 13% vol.
FORMATO: 75 cl
IL VINO:
SPECIFICHE TECNICHE
FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER
👁 di un bel giallo paglierino con riflessi dorati.
👃🏻 al naso è intenso con note di frutta gialla matura che ricordano la pesca e l’albicocca.
👄 al palato è pieno di corpo e sapore, delicatamente morbido, ma con una struttura audace, che dona equilibrio e sapore duraturo, esaltato da un raffinato retrogusto fruttato. Morbidamente strutturato e bilanciato con un croccante finale agrumato.
ABBINAMENTO CONSIGLIATO
Questo è un blend di sauvignon, sémillon e muscedelle per un vino molto aromatico quindi, per la regola della concordanza, predilige piatti altrettanto saporiti e profumati come carni, pesci, zuppe e formaggi. In particolare lo consigliamo con brodo con royale.
AFFINAMENTO
Questo blend di sauvignon, sémillon e muscadelle viene coltivato sia manualmente sia meccanicamente nei vigneti di Loupiac.
Dopo una scrupolosa selezione dei grappoli avviene la fermentazione in serbatoi di acciaio inox, segue maturazione sempre in acciaio per preservare le caratteristiche organolettiche dell’uva.
LO AMERAI PER...
le sue note fruttate.
TERRITORIO DI PROVENIENZA:
TERROIR
Siamo nella zona di Bordeaux, una dei territori del vino più importanti al mondo. Bordeaux non solo raggiunge vette qualitative da far perdere la testa, ma da tempo immemorabile tiene quegli esiti costanti, anno dopo anno, con stoffa di fuoriclasse. Bordeaux beneficia della vicinanza dell’Oceano Atlantico.
Il clima è marittimo: inverni miti, estati fresche, precipitazioni abbondanti ma molto bene assorbite dal suolo ricco di pietre, breccia e sedimenti.
I terreni sono molto variabili in superficie, non particolarmente fertili e ricoperti da uno strato sottile coperto di breccia, mentre gli strati profondi sono ricchissimi di minerali. Nello specifico: la zona del Médoc è ghiaiosa nell'Haut-Médoc, in particolare nelle denominazioni Margaux, Saint-Julien, Pauillac e Saint-Estèphe.
I crus classés sono situati su cime, piccole colline separate da piccoli corsi d'acqua perpendicolari alla Gironda che si sono riempite, nel corso dei millenni, di sabbia e sedimenti meno adatti alla viticoltura.
Le cime sono costituite da ciottoli e ghiaia cementati da sabbie ricche di argilla, sempre più ricche di argilla da sud a nord. La zona del Sauternes invece si trova su un calcare ricco di fossili, in gran parte coperto da depositi alluvionali del Quaternario che formano terrazze in leggera pendenza. Barsac, una zona più pianeggiante, è un'eccezione, poiché il suolo è punteggiato di calcare a causa dell'erosione.
Mentre la zona del Graves prende il nome dal tipo di suolo dominante, la ghiaia. Questi depositi di ghiaia e ciottoli, spesso misti a sabbia e argilla, sono depositati dalla Garonna.
Formano una successione di terrazze in leggera pendenza, che aumentano di età man mano che si allontanano dal fiume. Come nel Médoc, si sono formate delle valli che creano diverse cime. Il nord di questa zona è di qualità superiore al sud, con ghiaia incredibilmente ricca.
CANTINA
Nel 1906 Jean-Baptiste Audy si installa a Libourne e crea il suo négoce lungo la riviera Dordogne (già allora celebre per i suoi négociants) dedicandosi alla distribuzione dei grandi vini di Bordeaux.
Da subito dimostra una evidente predilezione per la rive droite e in particolare per Pomerol, che per certi aspetti costituisce la nuova frontiera dell’area bordolese. Sarà dunque in questo meraviglioso comune che Jean Baptiste Audy consoliderà anche la sua attività di viticoltore.
In breve tempo, questo grande gruppo familiare indipendente e di solida base finanziaria, perpetua una lunga tradizione imprenditoriale dalla triplice funzione di viticoltore, affinatore e distributore.
A dimostrazione di ciò, il gruppo controlla importanti Châteaux delle appellazioni più prestigiose oltre che possedere numerose proprietà quali Clos du Clocher/Pomerol, Château Bonalgue/Pomerol, Château du Courlat/Lussac Saint Emilion e Château Peyruchet appunto.
Dal 1991 al 2002, Pierre Bourotte, nipote di Jean-Baptiste Audy, dirige la società. Raggiunto nel 2003 dal figlio Jean-Baptiste, i due hanno saputo creare delle solide collaborazioni con numerosi châteaux di tutte le appellazioni bordolesi. Molti dei loro prestigiosi vini sono affinati nelle cantine centenarie di circa 15.000 mq. Château Peyruchet è una piccola proprietà di 30 ettari nella denominazione Loupiac: una realtà ancora familiare, in cui il lavoro manuale va assieme alle più moderne tecniche di vinificazione per garantire la massima qualità.
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