Blanc Du Blanc BRUT | Cave Mont Blanc

DENOMINAZIONE: Vallée d’Aoste DOC Blanc de Morgex et de La Salle

TIPOLOGIA: spumante

UVAGGIO: Prié Blanc 100%

PROVENIENZA: Italia, Valle d'Aosta

EVOLUZIONE: 3 anni

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6-8° C

BICCHIERE CONSIGLIATO: calice non ampio

VOLUME IN ALCOL: 11,5%

FORMATO: 75 cl

IL VINO

SPECIFICHE TECNICHE

FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◻︎◻︎

LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER

👁 di un bel giallo paglierino vivace con riflessi verdognoli; bollicine fini e persistenti;

👃🏻 al naso emerge un bouquet fruttato fine e intenso, dominato da note di glicine e lilla, con frutti quali la mandorla amara; la crosta di pane chiude un profilo olfattivo piacevolissimo;

👄 al palato è fresco, esprime un ottimo equilibrio tra durezze e morbidezze, è persistente ed elegante. Un vino di montagna di grande fascino.

ABBINAMENTO CONSIGLIATO

Uno spumante fresco, perfetto come aperitivo, che si abbina perfettamente con salumi saporiti e ricchi come il lardo di Colonnata: lascia la bocca perfettamente pulita e pronta per un nuovo sorso. Per hi cerca una soluzione vegetariana, suggeriamo di accompagnarlo a flan di verdure con fonduta.

AFFINAMENTO

Metodo Classico Brut. ll vino base svolge la prima fermentazione in legno grande (di larice e rovere) e in acciaio inox. Tradizionale rifermentazione in bottiglia, con dégorgement non prima di 18 mesi.

LO AMERAI PER...

la sua freschezza.

TERRITORIO DI PROVENIENZA

TERROIR

Siamo in Valle d’Aosta. La DOC si identifica con il fondovalle pianeggiante dove scorre la Dora Baltea, dove le vigne hanno un’esposizione dei versanti uno rivolto a Sud e uno esposto a Nord. La scarsità di superfici adatte all’agricoltura ha spinto le popolazioni dell’arco alpino a spingersi verso i versanti soleggiati delle montagne costruendo imponenti terrazzamenti, per una viticoltura faticosa e di grande qualità.

La Denominazione di origine Valle d’Aosta DOC è stata riconosciuta nel 1971 e ha subito delle modifiche, introducendo nuove varietà, la maggior parte autoctone. Tra i vitigni adatti alla produzione della DOC Valle d’Aosta 7 sono autoctoni (Mayolet, Fumin, Cornalin, Petit rouge, Premetta, Vuillermin e Prié blanc), 2 sono tradizionali (Petite Arvine, Nebbiolo), mentre il Moscato bianco è storicamente coltivato nella zona di Chambave. Nel territorio le vigne sono coltivate con le forme tradizionali di allevamento e i sistemi di potatura di massima efficienza. Sono ancora diffuse le pergole, che consentono di trattenere il calore dal terreno e proteggere dalle nevicate invernali.

I vini rossi della Valle d’Aosta DOC presentano aromi fruttati tipici dei vitigni, che nelle versioni da affinamento si esprimono su note speziate e balsamiche. I vini bianchi della Valle d’Aosta DOC si esprimono su sensazioni fruttate con note minerali importanti, caratteristiche dei terreni sciolti e leggeri. La forte escursione termica determina profumi caratterizzati da note fruttate e floreali intense. Nelle versioni passito e vendemmia tardiva, infine, emergono confetture, frutta secca per profumi complessi, eleganti ed equilibrati.

CANTINA

Ai piedi del Monte Bianco, cantina Cave Mont Blanc coltiva la vigna nei terreni più alti in Europa. La dedizione della cantina valorizza il territorio restando fedele al territorio, per vini in grado di raccontare il terroir in modo diretto e puro. Questa è una realtà alpina, fatta di roccia, di acque pure e di gelo d’inverno; una terra di montagna in cui nella stagione calda, profumi dolci e fruttati invadono l’aria. I loro vini raccontano la tenacia di chi ha deciso di coltivare le vigne ai piedi del Monte Bianco.

In passato il Blanc de Morgex et de La Salle era commercializzato dalle singole cantine, con produzioni modeste che non garantivano una presenza costante sul mercato né una corretta diffusione. Il senso di orgoglio per le proprie tradizioni ha dato spunto per la creazione della “Association des Viticulteurs”, evoluta nel 1983 nella Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle.

La Cave raccoglie oggi circa 80 produttori per una superficie vitata ridotta, di appena 18 ettari: vignaioli uniti per ridare vita a vigneti prima abbandonati, nel desiderio di non lasciare morire la secolare tradizione di quei luoghi. I loro vitigni crescono tra i 900 e i 1.200 metri d’altezza su terrazzamenti alle pendici delle montagne: si tratta di vigneti eroici, coltivati cercando la massima qualità, proseguita in cantina.