
Barolo Serralunga | Michele Taliano
DENOMINAZIONE: Barolo DOCG
TIPOLOGIA: rosso
UVAGGIO: nebbiolo 100%
PROVENIENZA: Italia, Piemonte
EVOLUZIONE: 18 anni
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 18° C
BICCHIERE CONSIGLIATO: calice ampio da vino rosso
GRADO ALCOLEMICO: 14,5% vol
FORMATO: 75 cl
IL VINO
SPECIFICHE TECNICHE
FRESCHEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
CORPO: ◼︎◼︎◼︎◼︎◼︎
SAPIDITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
MORBIDEZZA: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
TANNICITÀ: ◼︎◼︎◼︎◼︎◻︎
LE NOTE DEI NOSTRI SOMMELIER
👁 di un bel rosso granato con riflessi aranciati;
👃🏻 al naso esprime profumi intensi e persistenti, con sentori di viola, ciliegia, spezie (cannella, chiodi di garofano), vaniglia e cuoio. Il finale è etereo;
👄 al palato si presenta asciutto, caldo, di corpo generoso, robusto, giustamente tannico ma non austero, morbido, equilibrato, con un finale intenso e persistente caratterizzato da sensazioni che ricordano le note speziate.
ABBINAMENTO CONSIGLIATO
Questo Barolo è un vino eccellente, dotato di grande persistenza, complessità, equilibrio. Predilige piatti intensi e succulenti. Accompagna egregiamente arrosti, brasati, selvaggina e formaggi saporiti della cucina piemontese. In particolare lo consigliamo con un brasato al Barolo.
AFFINAMENTO
Il Barolo cru Serralunga d'Alba è prodotto con uve di proprietà dei vigneti di nebbiolo sorì Baudana. Esposizione a sud-ovest. Dopo la vendemmia manuale e la pressatura soffice delle uve, vengono aggiunti al mosto lieviti selezionati che rispettano l'aroma fragrante del prodotto. Al termine della fermentazione a temperatura controllata, il vino viene svinato e travasato. Il vino trascorre almeno due anni in botti di rovere. Viene quindi preparato per l'imbottigliamento e l'affinamento in bottiglia fino a un anno prima di essere immesso sul mercato, come da regolamento non prima di 4 anni.
LO AMERAI PER...
la sua eleganza e persistenza.
TERRITORIO DI PROVENIENZA
TERROIR
L’azienda si trova a Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe, patrimonio Unesco dal 2014. È una terra di antiche tradizioni vitivinicole, dove il vino era conosciuto già prima dell’arrivo dei Romani.
L’Impero porta grandi contributi alla viticoltura, tra cui il disboscamento di molta parte delle Langhe, allora ricoperte da fitto bosco.
Le Langhe si suddividono in Alta e Bassa Langa: quest’ultima si trova a nord tra i fiumi Tanaro e Belbo ed è riconosciuta in tutto il mondo per vini prestigiosi come il Barolo e il Barbaresco oltre a Pelaverga, Dolcetto d’Alba e di Dogliani a Nebbiolo e Barbera.
L’Alta Langa si trova invece più a Sud e ha colline più ripide e che toccano anche i 750 mt; qui si producono Alta Langa, Moscato e Barbera e il raro Timorasso.
In particolare l’Alta Langa, grazie alle coltivazioni di chardonnay e pinot nero negli anni è riuscita a regalare spumanti metodo classico e charmat rinomati nel panorama nazionale e internazionale.
I terreni delle Langhe sono composti da marne argilloso-calcaree sedimentarie, intercalate da strati di marne più o meno importanti di colore grigio-azzurro, caratteristica importante per produrre sia vini rossi corposi sia bollicine fresche e fragranti. L’area delle Langhe è caratterizzata da un clima di tipo continentale temperato, con il picco delle precipitazioni piovose generalmente fissato durante il mese di maggio.
CANTINA
L’Azienda Agricola nasce nel 1930 con Domenico Taliano, ma ha radici ben più profonde. Domenico appartiene infatti ad una famiglia di agricoltori conosciuta in paese con il soprannome “Re Cit” che significa “piccoli re”, da sempre dedita ai lavori della vigna e dei campi. Inizialmente i vigneti sono tutti compresi all’interno del comune di Montà, in zona Bossola, Rolandi, Benna; verso la metà degli anni Settanta, sotto la guida del figlio Michele, l’azienda cresce in direzione della Langa acquisendo vigne e una cascina a Montersino nella frazione San Rocco Seno d’Elvio di Alba, tra i comuni di Treiso e Barbaresco.
A rilanciare a metà anni Novanta l’azienda modificando le metodologie di produzione dell’uva e di affinamento del vino ci pensano i figli di Michele: Alberto in primis, affiancato, dopo diverse esperienze lavorative, dal fratello Ezio, enologo dell’Azienda.
I vitigni coltivati sono: nebbiolo, arneis, dolcetto e barbera.
15 ettari vitati complessivi e appena 70.000 bottiglie annue: un’azienda a conduzione familiare con una produzione di taglio sartoriale. Grande attenzione al lavoro in vigna, qualche buon ausilio tecnico in cantina e il tempo sono gli ingredienti per una dozzina di etichette molto interessanti.
Si spazia dai classici vitigni del Roero e dell’albese, cioè arneis, barbera, dolcetto e nebbiolo, fino a favorita (ovvero il Vermentino come viene chiamato nelle Langhe), moscato e brachetto.

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