Barolo | Castello di Verduno

Prezzo scontato€35,00

Rosso
Piemonte (IT)
Barolo DOCG
Nebbiolo 100%
Degustalo entro 10 anni
14% vol.

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Produzione e affinamento

Nebbiolo in purezza dal vigneto Boscatto, con esposizione est e posto a 290 metri di altitudine, caratterizzato da un terreno bianco, calcareo-argilloso. Le uve sono raccolte a mano, selezionando solo i grappoli migliori e ponendoli in cassette forate da 20 Kg.

Macerazione delle uve in serbatoi di acciaio inox per 20 giorni, con follature giornaliere del cappello. Affina per 32 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia e per un mese in vasche di acciaio. Successivamente matura altri 6 mesi in bottiglia.

Analisi organolettica

Esame visivo

Di un bel colore rosso rubino con riflessi granati.

Esame olfattivo

Al naso si impone per l'ampiezza: dalla frutta matura (tra cui le more) alle erbe tra cui la menta, passando per spezie, note balsamiche, sottobosco e liquirizia dolce.

Esame gustativo

In bocca è corposo e sapido, caratterizzato da tannini fini e avvolgenti. Bello il finale persistente.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Barolo | Castello di Verduno? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Piemonte, Verduno

Ettari vitati: 12

Castello di Verduno

La storia della famiglia Burlotto è intimamente legata al Castello di Verduno sin dai primi del Novecento, quando già continuavano la tradizione vinicola avviata dai Savoia (risale al 1838 l'acquisto del Castello da parte di Re Carlo Alberto, con l’avvio della produzione di nebbiolo).

I vini prodotti dalle Cantine Castello di Verduno incarnano questa antica eredità, con vinificazioni tradizionali, lunghi periodi di affinamento in grandi botti di rovere, la produzione di vini della tradizione, che sono ideali per l'invecchiamento.

Castello di Verduno

Le etichette prodotte sono il risultato di un connubio quasi magico tra tradizione, rispetto per la natura e profonda competenza enologica.

Con 12 ettari vitati, la famiglia Burlotto continua a portare avanti questa tradizione, offrendo vini che raccontano la storia di tutto il territorio di Verduno.

Regione e territorio

piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

In Piemonte le prime tracce di viticoltura risolgono a epoche preromaniche (esattamente all'età del Bronzo, intorno al 1500 a.C.) e anche se oggi l'apice qualitativo si trova nei grandivini rossi, in questa regione la produzione di vini bianchi e spumanti restituisce prodotti eccelsi.

Il ruolo del Piemonte è stato fondamentale per lo sviluppo della moderna enologia Italiana, qui infatti sono stati registrati i primi esempi di zonazione delle aree vitivinicole, estendendo ai vini italiani concetti come terroir e cru: grazie alla zonazione se un vino viene prodotto esclusivamente con uve provenienti da un’unico vigneto o parcella, la menzione geografica compare in etichetta e ne aumentailprestigio.

Oltre alle delimitazioni geografiche indicate nella cartina il Piemonte viene diviso in 8 zone che raggruppano le 16 DOCG e le 42 DOC regionali. Fra queste ricordiamo nel nord le famose Gattinara DOCG e Ghemme DOCG, vicino a Torino l'Erbaluce di Caluso DOCG, nel Monferrato le Barbera del Monferrato Superiore DOCG, Brachetto d’Acqui DOCG, Dogliani DOCG, Ovada DOCG, Gavi DOCG e Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, per finire con la Roero DOCG a sinistra del Tanaro e alla destra del fiume, nella Langa, con le celeberrime Barolo DOCG, Barbaresco DOCG e Dogliani DOCG.

In Piemonte ha avuto inizio la rivoluzione nel mondo del vino che ha riportato l’Italia ai vertici della produzione di alta qualità: qui vengono prodotti, a parte poche eccezioni, vini monovarietali, che esprimono al meglio le caratteristiche del terroir ed esaltano in modo magistrale il territorio piemontese.

Langhe

Langhe, un territorio unico per la produzione vitivinicola italiana. La presenza di valli e colline a quote altimetriche diverse, e le differenti esposizioni e ventosità, creano un’incredibile varietà di microclimi diversi. Così si generano condizioni molto particolari che consentono all’uva di declinarsi in varie espressioni. La zona del Dogliani è quella a clima più fresco, essendo vicina alle Alpi, e connotata da strette e alte dorsali collinari rivolte verso la fredda pianura cuneese. La zona del Barolo ha temperature intermedie,
essendo posizionata in una particolare area protetta dai venti ma influenzata sia dalle correnti alpine che dalle risalite di aria calda e umida dalla valle del Tanaro.

Le tre dorsali collinari che compongono la zona determinano una eterogeneità di paesaggi e, di conseguenza, microclimi.
La zona del Barbaresco è più omogenea, con temperature più miti e precipitazioni meno abbondanti. Il paesaggio connotato da strette vallate genera una ventosità maggiore rispetto alle due zone precedenti.
I terreni sono diversi: calcarei-marnosi, argillosi e sabbiosi e ghiaiosi. I principali vitigni coltivati sono: nebbiolo, barbera, dolcetto, arneis, freisa e favorita, e poi ci sono gli internazionali come chardonnay, cabernet sauvignon merlot e sauvignon blanc.

Le Langhe sono un territorio vinicolo italiano unico, con una varietà di microclimi e paesaggi unici, da Dogliani a Barolo e Barbaresco: produce vini complessi e distintivi grazie ai diversi terreni e alle diverse esposizioni

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Un Barolo di grande classe, fatto con cura, di corpo e caratterizzato da ampiezza di aromi: da abbinare per concordanza a preparazioni strutturate e dall'ottima persistenza aromatica. Anche le note speziate al naso si possono abbinare per analogia, con piatti arricchiti di spezie.

Abbinamento per contrasto

Il "re dei vini": un rosso caratterizzato da tannino vellutato, ottima freschezza e alcol, che aiutano a pulire la bocca se accostato a piatti untuosi e grassi, in ricche preparazioni tipiche della tradizione piemontese.

Si abbina bene a

Primi piatti con sughi elaborati, selvaggina, carni rossi in preparazioni ricche e cotte a lungo, idealmente nello stesso vino, formaggi stagionati.

Abbinamento per concordanza

Un Barolo di grande classe, fatto con cura, di corpo e caratterizzato da ampiezza di aromi: da abbinare per concordanza a preparazioni strutturate e dall'ottima persistenza aromatica. Anche le note speziate al naso si possono abbinare per analogia, con piatti arricchiti di spezie.

Abbinamento per contrasto

Il "re dei vini": un rosso caratterizzato da tannino vellutato, ottima freschezza e alcol, che aiutano a pulire la bocca se accostato a piatti untuosi e grassi, in ricche preparazioni tipiche della tradizione piemontese.

Si abbina bene a

Primi piatti con sughi elaborati, selvaggina, carni rossi in preparazioni ricche e cotte a lungo, idealmente nello stesso vino, formaggi stagionati.

Brasato

Il brasato è un piatto cardine della cucina piemontese, sapido e succulento, dagli aromi complessi. Per un tocco di classe, cuocilo nello stesso vino in degustazione.

Tagliatelle al tartufo

Un primo piatto elegantissimo, dal profilo aromatico e ricco. La pasta all'uovo dona pienezza di sapore, il tartufo un inconfondibile profilo aromatico.

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