Barolo Ambrogio | Bruna Grimaldi

Prezzo scontato€45,00

Rosso
Piemonte (IT)
Barolo DOCG
Nebbiolo 100%
Degustalo entro 15 anni
15% vol.

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Produzione e affinamento

Questo Barolo Bricco Ambrogio viene da nebbiolo coltivato e raccolto con grande cura: attenta selezione delle uve (Nebbiolo in purezza) sin dai mesi precedenti alla vendemmia, che avviene manuale in cassette da fine settembre a metà ottobre.

La vinificazione avviene con fermentazione a temperatura controllata e lunghe macerazioni pellicolari, dai 20 ai 30 giorni, talvolta a cappello sommerso. Malolattica in acciaio e cemento, affinamento per almeno 24-30 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia e qualche tonneaux di rovere francese.

Analisi organolettica

Esame visivo

Di un bel rosso granato trasparente.

Esame olfattivo

Al naso i profumi sono caldi e aperti, tendenti ai frutti maturi e alle spezie nere.

Esame gustativo

Al palato l palato cattura l’attenzione per la struttura importante che si appoggia su tannini setosi, vellutati, molto piacevoli. Lunghissimo il finale.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Barolo Ambrogio | Bruna Grimaldi? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Piemonte, Cuneo

Ettari vitati: 15

Piemonte

Bruna Grimaldi

Siamo a Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe. Nel 1957 Giacomo Grimaldi inizia a vendere l’uva e Giovanni Grimaldi, negli anni ’60, passa a produrre vino e a venderlo sfuso, costruendo così i capisaldi dell’azienda: era molto attento alla vitivinicoltura, e imbottigliava già le migliori annate avviando così uno “storico” importante.
Nel 1990 inizia una nuova fase: Bruna Grimaldi e il marito Franco Fiorino portano in azienda entusiasmo e nuove conoscenze. Vengono acquistati vigneti in zone mirate per produrre vini solo da uve di proprietà.
Viene costruita la nuova cantina, il lavoro viene perfezionato e i vini Bruna Grimaldi iniziano ad essere proposti su nuovi mercati.

Bruna Grimaldi

Per tutti i vini rossi la vinificazione è tradizionale: il tempo è il fattore determinante che permette di estrarre i preziosi composti contenuti nelle bucce in maniera lenta e gentile, senza forzature.
Si vinifica in acciaio e poi in cemento, controllando le temperature durante le diverse fasi e degustando quotidianamente. Il nebbiolo destinato a produrre i diversi Barolo è sottoposto a lunghe macerazioni con le bucce, spesso “a cappello sommerso”, tecnica antica importante per definire la complessità e la struttura di un vino destinato a lungo affinamento.
L’azienda si identifica con “un approccio etico” alla vigna, nel pieno rispetto della natura, con una viticoltura sostenibile, metodi ragionati per portare sul mercato vini buoni, equilibrati e rispettosi dell’ambiente e del consumatore.
Circa 70,000 sono le bottiglie prodotte all'anno.

Regione e territorio

piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

In Piemonte le prime tracce di viticoltura risolgono a epoche preromaniche (esattamente all'età del Bronzo, intorno al 1500 a.C.) e anche se oggi l'apice qualitativo si trova nei grandivini rossi, in questa regione la produzione di vini bianchi e spumanti restituisce prodotti eccelsi.

Il ruolo del Piemonte è stato fondamentale per lo sviluppo della moderna enologia Italiana, qui infatti sono stati registrati i primi esempi di zonazione delle aree vitivinicole, estendendo ai vini italiani concetti come terroir e cru: grazie alla zonazione se un vino viene prodotto esclusivamente con uve provenienti da un’unico vigneto o parcella, la menzione geografica compare in etichetta e ne aumentailprestigio.

Oltre alle delimitazioni geografiche indicate nella cartina il Piemonte viene diviso in 8 zone che raggruppano le 16 DOCG e le 42 DOC regionali. Fra queste ricordiamo nel nord le famose Gattinara DOCG e Ghemme DOCG, vicino a Torino l'Erbaluce di Caluso DOCG, nel Monferrato le Barbera del Monferrato Superiore DOCG, Brachetto d’Acqui DOCG, Dogliani DOCG, Ovada DOCG, Gavi DOCG e Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, per finire con la Roero DOCG a sinistra del Tanaro e alla destra del fiume, nella Langa, con le celeberrime Barolo DOCG, Barbaresco DOCG e Dogliani DOCG.

In Piemonte ha avuto inizio la rivoluzione nel mondo del vino che ha riportato l’Italia ai vertici della produzione di alta qualità: qui vengono prodotti, a parte poche eccezioni, vini monovarietali, che esprimono al meglio le caratteristiche del terroir ed esaltano in modo magistrale il territorio piemontese.

Langhe

Langhe, un territorio unico per la produzione vitivinicola italiana. La presenza di valli e colline a quote altimetriche diverse, e le differenti esposizioni e ventosità, creano un’incredibile varietà di microclimi diversi. Così si generano condizioni molto particolari che consentono all’uva di declinarsi in varie espressioni. La zona del Dogliani è quella a clima più fresco, essendo vicina alle Alpi, e connotata da strette e alte dorsali collinari rivolte verso la fredda pianura cuneese. La zona del Barolo ha temperature intermedie,
essendo posizionata in una particolare area protetta dai venti ma influenzata sia dalle correnti alpine che dalle risalite di aria calda e umida dalla valle del Tanaro.

Le tre dorsali collinari che compongono la zona determinano una eterogeneità di paesaggi e, di conseguenza, microclimi.
La zona del Barbaresco è più omogenea, con temperature più miti e precipitazioni meno abbondanti. Il paesaggio connotato da strette vallate genera una ventosità maggiore rispetto alle due zone precedenti.
I terreni sono diversi: calcarei-marnosi, argillosi e sabbiosi e ghiaiosi. I principali vitigni coltivati sono: nebbiolo, barbera, dolcetto, arneis, freisa e favorita, e poi ci sono gli internazionali come chardonnay, cabernet sauvignon merlot e sauvignon blanc.

Le Langhe sono un territorio vinicolo italiano unico, con una varietà di microclimi e paesaggi unici, da Dogliani a Barolo e Barbaresco: produce vini complessi e distintivi grazie ai diversi terreni e alle diverse esposizioni

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Un rosso di grandissimo carattere, che si sposa al meglio con piatti ricchi e strutturati, come arrosti, brasati e selvaggina, grazie alla sua complessità e persistenza.

Abbinamento per contrasto

La freschezza e la tannicità si possono giocare con soddisfazione per contrasto, e infatti equilibrano la succulenza di piatti ricchi.

Si abbina bene a

Brasato al Barolo, filetto di manzo al tartufo, selvaggina in salmì, anatra laccata, ossobuco alla piemontese, tajarin al ragù di lepre, risotto al Castelmagno, fonduta con tartufo bianco, Parmigiano Reggiano 36 mesi, Castelmagno d’alpeggio.

Abbinamento per concordanza

Un rosso di grandissimo carattere, che si sposa al meglio con piatti ricchi e strutturati, come arrosti, brasati e selvaggina, grazie alla sua complessità e persistenza.

Abbinamento per contrasto

La freschezza e la tannicità si possono giocare con soddisfazione per contrasto, e infatti equilibrano la succulenza di piatti ricchi.

Si abbina bene a

Brasato al Barolo, filetto di manzo al tartufo, selvaggina in salmì, anatra laccata, ossobuco alla piemontese, tajarin al ragù di lepre, risotto al Castelmagno, fonduta con tartufo bianco, Parmigiano Reggiano 36 mesi, Castelmagno d’alpeggio.

Brasato

Il brasato è un piatto cardine della cucina piemontese, sapido e succulento, dagli aromi complessi. Per un tocco di classe, cuocilo nello stesso vino in degustazione.

Lepre in salmì

La lepre è un piatto di selvaggina dal sapore intenso, persistente e profumatissimo. La particolare tecnica di cottura "in salmì", tradizionale italiana, prevede la lenta cottura della selvaggina con vino e verdure aromatiche. La carne diventa tenera e succosa.

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