Barbaresco Roncaglie | Socré

Prezzo scontato€49,00

Rosso
Piemonte (IT)
Barbaresco DOCG
Nebbiolo 100%
Degustalo entro 20 anni
14% vol.

Scarica la scheda tecnica

Produzione e affinamento

Da una delle posizioni più prestigiose della zona di Barbaresco (cru Roncaglie), su un fianco di collina che sale verso Treiso. Nebbiolo coltivato tra i 240 e i 280 metri sul livello del mare, con esposizione a sud-sud ovest, che garantisce una perfetta maturazione delle uve. Il vigneto offre una resa contenuta che conferisce al vino grande concentrazione e intensità. Le uve vengono raccolte manualmente e sottoposte a diraspatura e pigiatura.

Macerazione sulle bucce per 12-15 giorni a temperatura controllata (massimo 30° C), seguita da fermentazione malolattica completa. L’affinamento prosegue in botti di rovere di Slavonia per 12-14 mesi, con un ulteriore affinamento in bottiglia per almeno 12 mesi. Questo contribuisce a conferire al Barbaresco un profilo ricco e complesso, con grande potenziale di invecchiamento.

Analisi organolettica

Esame visivo

Di colore rosso granato profondo, con riflessi tendenti al mattone con l'invecchiamento.

Esame olfattivo

Al naso emergono eleganti sentori di viole, confettura di ciliegie, e note balsamiche che si arricchiscono con il tempo di un classico accento goudron, tipico dei grandi Barbaresco.

Esame gustativo

Al palato è morbido e suadente, con una trama tannica setosa e fitta, che si sviluppa in lunghezza, regalando una sensazione di equilibrio perfetto tra freschezza e struttura. Persistente nel finale.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Barbaresco Roncaglie | Socré? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Piemonte, Barbaresco

Ettari vitati: 9

Socré

La cantina Socrè, il cui nome deriva dal dialetto piemontese "zoccolaio", ha radici profonde nel territorio di Barbaresco, risalendo al lontano 1869. Tuttavia, è nel 1958 che inizia a prendere forma la sua storia vitivinicola moderna, grazie alla riorganizzazione voluta da Benedetto Piacentino, che rinnova i vigneti e incrementa il numero di ceppi di Nebbiolo. Con l'arrivo del figlio Marco negli anni '90, e il supporto dei suoi figli Giulio e Lorenzo, l'azienda si è trasformata in un punto di riferimento nel panorama di Barbaresco, con una continua evoluzione che ha portato alla costruzione della nuova cantina tra il 2010 e il 2012, dove oggi vengono vinificate tutte le uve prodotte.

I vigneti, situati tra i 250 e i 300 metri sul livello del mare e esposti a sud-ovest, godono di pendenze medio-elevate, che insieme alla composizione argillosa e calcarea dei suoli, creano un habitat ideale per il Nebbiolo.

Socré

Questa combinazione permette di ottenere vini di straordinaria finezza ed eleganza, che dopo qualche anno di invecchiamento, raggiungono il loro apice qualitativo. Marco, con la sua visione e il suo impegno, si distingue come un piccolo "vigneron de garage" nell'affermato e competitivo mondo della Langa.

Accanto al Nebbiolo, l'azienda coltiva anche due varietà di Barbera, Freisa e Chardonnay, che completano la gamma di vini e confermano l'impegno nella qualità, con risultati che riflettono il carattere unico e autentico del territorio. Socrè rappresenta così un esempio di passione, tradizione e innovazione, con una continua ricerca dell'eccellenza che ha conquistato un posto di rilievo nel cuore della Langa.

Regione e territorio

piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

In Piemonte le prime tracce di viticoltura risolgono a epoche preromaniche (esattamente all'età del Bronzo, intorno al 1500 a.C.) e anche se oggi l'apice qualitativo si trova nei grandivini rossi, in questa regione la produzione di vini bianchi e spumanti restituisce prodotti eccelsi.

Il ruolo del Piemonte è stato fondamentale per lo sviluppo della moderna enologia Italiana, qui infatti sono stati registrati i primi esempi di zonazione delle aree vitivinicole, estendendo ai vini italiani concetti come terroir e cru: grazie alla zonazione se un vino viene prodotto esclusivamente con uve provenienti da un’unico vigneto o parcella, la menzione geografica compare in etichetta e ne aumentailprestigio.

Oltre alle delimitazioni geografiche indicate nella cartina il Piemonte viene diviso in 8 zone che raggruppano le 16 DOCG e le 42 DOC regionali. Fra queste ricordiamo nel nord le famose Gattinara DOCG e Ghemme DOCG, vicino a Torino l'Erbaluce di Caluso DOCG, nel Monferrato le Barbera del Monferrato Superiore DOCG, Brachetto d’Acqui DOCG, Dogliani DOCG, Ovada DOCG, Gavi DOCG e Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, per finire con la Roero DOCG a sinistra del Tanaro e alla destra del fiume, nella Langa, con le celeberrime Barolo DOCG, Barbaresco DOCG e Dogliani DOCG.

In Piemonte ha avuto inizio la rivoluzione nel mondo del vino che ha riportato l’Italia ai vertici della produzione di alta qualità: qui vengono prodotti, a parte poche eccezioni, vini monovarietali, che esprimono al meglio le caratteristiche del terroir ed esaltano in modo magistrale il territorio piemontese.

Langhe

Langhe, un territorio unico per la produzione vitivinicola italiana. La presenza di valli e colline a quote altimetriche diverse, e le differenti esposizioni e ventosità, creano un’incredibile varietà di microclimi diversi. Così si generano condizioni molto particolari che consentono all’uva di declinarsi in varie espressioni. La zona del Dogliani è quella a clima più fresco, essendo vicina alle Alpi, e connotata da strette e alte dorsali collinari rivolte verso la fredda pianura cuneese. La zona del Barolo ha temperature intermedie,
essendo posizionata in una particolare area protetta dai venti ma influenzata sia dalle correnti alpine che dalle risalite di aria calda e umida dalla valle del Tanaro.

Le tre dorsali collinari che compongono la zona determinano una eterogeneità di paesaggi e, di conseguenza, microclimi.
La zona del Barbaresco è più omogenea, con temperature più miti e precipitazioni meno abbondanti. Il paesaggio connotato da strette vallate genera una ventosità maggiore rispetto alle due zone precedenti.
I terreni sono diversi: calcarei-marnosi, argillosi e sabbiosi e ghiaiosi. I principali vitigni coltivati sono: nebbiolo, barbera, dolcetto, arneis, freisa e favorita, e poi ci sono gli internazionali come chardonnay, cabernet sauvignon merlot e sauvignon blanc.

Le Langhe sono un territorio vinicolo italiano unico, con una varietà di microclimi e paesaggi unici, da Dogliani a Barolo e Barbaresco: produce vini complessi e distintivi grazie ai diversi terreni e alle diverse esposizioni

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

La grande struttura del Barbaresco Roncaglie richiede piatti altrettanto complessi e strutturati. La morbidezza e l'eleganza del vino si sposano perfettamente con carni rosse arrosto e cacciagione, che possiedono una ricchezza aromatica simile. La sua intensità può essere ulteriormente esaltata con piatti della cucina piemontese tradizionale, come agnolotti o tajarin al ragù, che esaltano le note balsamiche del vino.

Abbinamento per contrasto

La freschezza del vino e la sua tannicità consentono di contrastare piatti ricchi e succulenti, come quelli con burro o formaggi stagionati. La sua vivacità acida può equilibrarsi con piatti untuosi e cremosi, come una fonduta di formaggio o stufati ricchi, dove la grassezza viene 'asciugata' dalla struttura tannica del Barbaresco.

Si abbina bene a

Agnolotti del plin al sugo d’arrosto, tajarin con ragù di carne o sugo di cacciagione, brasato al Barolo o carne arrosto, selvaggina da piuma, come quaglie o fagiani, stufati di manzo con verdure, formaggi stagionati come Castelmagno, Toma piemontese o Gorgonzola, risotto al sugo di carne o con fonduta di formaggio.

Abbinamento per concordanza

La grande struttura del Barbaresco Roncaglie richiede piatti altrettanto complessi e strutturati. La morbidezza e l'eleganza del vino si sposano perfettamente con carni rosse arrosto e cacciagione, che possiedono una ricchezza aromatica simile. La sua intensità può essere ulteriormente esaltata con piatti della cucina piemontese tradizionale, come agnolotti o tajarin al ragù, che esaltano le note balsamiche del vino.

Abbinamento per contrasto

La freschezza del vino e la sua tannicità consentono di contrastare piatti ricchi e succulenti, come quelli con burro o formaggi stagionati. La sua vivacità acida può equilibrarsi con piatti untuosi e cremosi, come una fonduta di formaggio o stufati ricchi, dove la grassezza viene 'asciugata' dalla struttura tannica del Barbaresco.

Si abbina bene a

Agnolotti del plin al sugo d’arrosto, tajarin con ragù di carne o sugo di cacciagione, brasato al Barolo o carne arrosto, selvaggina da piuma, come quaglie o fagiani, stufati di manzo con verdure, formaggi stagionati come Castelmagno, Toma piemontese o Gorgonzola, risotto al sugo di carne o con fonduta di formaggio.

Agnolotti del plin al sugo d’arrosto

La pasta ripiena che non manca mai sulle tavole piemontesi durante le feste di Natale oppure nelle grandi occasioni. Uno scrigno di pasta che racchiude gusto intenso, grande tecnica ed elegante opulenza. Il termine plin, che significa pizzicotto in dialetto piemontese, sta a indicare il gesto del pizzicare la pasta con le dita per racchiudere il ripieno tra un raviolo e l'altro.

Risotto con i funghi

Un piatto ricco di profumi e di gusto, cremoso e dalla media struttura, delicato ed elegante. Finferli, porcini, champignon o misti... le possibilità per un primo di effetto sono tante!

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