Barbaresco Camerenda | Cascina Carlot Claudio Mo

Prezzo scontato€32,00

Rosso
Piemonte (IT)
Barbaresco DOCG
Nebbiolo 100%
Degustalo anche oltre 10 anni
13,5% vol.

Scarica la scheda tecnica

Produzione e affinamento

Nebbiolo in purezza, vendemmiato a mano con selezione dei grappoli in vigna.

Macerazione e fermentazione di 10-15 giorni in vasche di acciaio a temperatura controllata. Affinamento di 2 mesi in acciaio, 24 mesi in barrique e 8 in bottiglia. Nessuna filtrazione.

Analisi organolettica

Esame visivo

Rosso granato con riflessi aranciati.

Esame olfattivo

Al naso esprime aromi caratteristici: frutti di bosco, gelsomino, violetta e spezie.

Esame gustativo

In bocca è asciutto, di corpo e delicato, dal tannino vellutato.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Barbaresco Camerenda | Cascina Carlot Claudio Mo? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Piemonte, Asti

Ettari vitati: 10

piemonte

Cascina Carlot

Immerso in uno dei paesaggi viticoli più affascinanti d'Italia, tra Langa, Monferrato e Roero, Claudio Mo produce i suoi vini con un approccio che rispecchia i ritmi naturali e i principi della biodiversità. La sua missione è quella di creare vini autentici e sinceri, che trasmettano l'anima del territorio e rispettino la tradizione enologica della regione.
Al cuore della sua filosofia aziendale ci sono tre pilastri fondamentali: il rispetto della tradizione, la sostenibilità e l'innovazione. La cantina crede fermamente nell'importanza di conservare le antiche pratiche vitivinicole tramandate da generazioni, fondendo questa eredità con approcci moderni e sostenibili. Le pratiche agronomiche sono bio.

Cascina Carlot

Per perseguire la sostenibilità, Claudio ha avviato un processo di modernizzazione dell'azienda con l'obiettivo di renderla energeticamente autosufficiente. Ha implementato tecnologie innovative e ha investito nelle energie rinnovabili, riducendo così l'impatto ambientale della sua produzione. In vigna, pratica la lotta antiparassitaria integrata a impatto ambientale controllato. Con appena dieci ettari di vigneti, Claudio Mo coltiva le sue vigne con cura e dedizione, rispettando i cicli naturali e promuovendo la biodiversità. Ogni sorso dei suoi vini è un invito a esplorare e apprezzare la bellezza e l'autenticità del territorio piemontese.

Regione e territorio

piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

In Piemonte le prime tracce di viticoltura risolgono a epoche preromaniche (esattamente all'età del Bronzo, intorno al 1500 a.C.) e anche se oggi l'apice qualitativo si trova nei grandivini rossi, in questa regione la produzione di vini bianchi e spumanti restituisce prodotti eccelsi.

Il ruolo del Piemonte è stato fondamentale per lo sviluppo della moderna enologia Italiana, qui infatti sono stati registrati i primi esempi di zonazione delle aree vitivinicole, estendendo ai vini italiani concetti come terroir e cru: grazie alla zonazione se un vino viene prodotto esclusivamente con uve provenienti da un’unico vigneto o parcella, la menzione geografica compare in etichetta e ne aumentailprestigio.

Oltre alle delimitazioni geografiche indicate nella cartina il Piemonte viene diviso in 8 zone che raggruppano le 16 DOCG e le 42 DOC regionali. Fra queste ricordiamo nel nord le famose Gattinara DOCG e Ghemme DOCG, vicino a Torino l'Erbaluce di Caluso DOCG, nel Monferrato le Barbera del Monferrato Superiore DOCG, Brachetto d’Acqui DOCG, Dogliani DOCG, Ovada DOCG, Gavi DOCG e Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, per finire con la Roero DOCG a sinistra del Tanaro e alla destra del fiume, nella Langa, con le celeberrime Barolo DOCG, Barbaresco DOCG e Dogliani DOCG.

In Piemonte ha avuto inizio la rivoluzione nel mondo del vino che ha riportato l’Italia ai vertici della produzione di alta qualità: qui vengono prodotti, a parte poche eccezioni, vini monovarietali, che esprimono al meglio le caratteristiche del terroir ed esaltano in modo magistrale il territorio piemontese.

Langhe

Langhe, un territorio unico per la produzione vitivinicola italiana. La presenza di valli e colline a quote altimetriche diverse, e le differenti esposizioni e ventosità, creano un’incredibile varietà di microclimi diversi. Così si generano condizioni molto particolari che consentono all’uva di declinarsi in varie espressioni. La zona del Dogliani è quella a clima più fresco, essendo vicina alle Alpi, e connotata da strette e alte dorsali collinari rivolte verso la fredda pianura cuneese. La zona del Barolo ha temperature intermedie,
essendo posizionata in una particolare area protetta dai venti ma influenzata sia dalle correnti alpine che dalle risalite di aria calda e umida dalla valle del Tanaro.

Le tre dorsali collinari che compongono la zona determinano una eterogeneità di paesaggi e, di conseguenza, microclimi.
La zona del Barbaresco è più omogenea, con temperature più miti e precipitazioni meno abbondanti. Il paesaggio connotato da strette vallate genera una ventosità maggiore rispetto alle due zone precedenti.
I terreni sono diversi: calcarei-marnosi, argillosi e sabbiosi e ghiaiosi. I principali vitigni coltivati sono: nebbiolo, barbera, dolcetto, arneis, freisa e favorita, e poi ci sono gli internazionali come chardonnay, cabernet sauvignon merlot e sauvignon blanc.

Le Langhe, territorio vinicolo italiano rinomato, vantano una varietà di microclimi e paesaggi unici, da Dogliani a Barolo e Barbaresco, che influenzano la produzione di vini complessi e distintivi grazie ai diversi terreni e alle diverse esposizioni.

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Un rosso intenso e strutturato, che nell'abbinamento va accompagnato a piatti di corpo e altrettanto persistenti.

Abbinamento per contrasto

Il tannino deciso di questo Barbaresco si contrasta con piatti caratterizzati da una certa grassezza e untuosità.

Si abbina bene a

Arrosti, selvaggina, formaggi stagionati, primi piatti conditi - come nella più tipica tradizione piemontese - con tartufo o funghi. Va aperto almeno un’ora prima di essere consumato.

Abbinamento per concordanza

Un rosso intenso e strutturato, che nell'abbinamento va accompagnato a piatti di corpo e altrettanto persistenti.

Abbinamento per contrasto

Il tannino deciso di questo Barbaresco si contrasta con piatti caratterizzati da una certa grassezza e untuosità.

Si abbina bene a

Arrosti, selvaggina, formaggi stagionati, primi piatti conditi - come nella più tipica tradizione piemontese - con tartufo o funghi. Va aperto almeno un’ora prima di essere consumato.

Spezzatino di cervo

Lo stufato di cervo è una carne dal sapore forte e selvatico, con un retrogusto tendente al dolce, che richiede un vino potente e strutturato in abbinamento.

Bollito misto

Il piatto tipico della domenica nelle più antiche tradizioni italiane, ricco di profumi, saporito e caratterizzato da un'ottima grassezza.

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