Ardy | Cascina Melognis

Prezzo scontato€13,00

Rosso
Piemonte (IT)
Colline Saluzzesi DOC
Barbera, Chatus
Degustalo entro 3 anni
14,5% vol.

Scarica la scheda tecnica

Produzione e affinamento

Raccolta manuale delle uve, a inizio ottobre. Macerazione di circa 15 giorni in acciaio. Fermentazione malolattica svolta.

Maturazione in barrique di terzo/quarto passaggio per 18 mesi. Almeno 4 mesi di affinamento in bottiglia.

Analisi organolettica

Esame visivo

Di un rosso rubino intenso, con marcati riflessi violacei.

Esame olfattivo

Al naso risulta fresco e ricco di frutto, con evidenti sentori di ciliegia e prugna. Lo Chatus contribuisce con sentori scuri e balsamici di sottobosco, erbe aromatiche e bacche di ginepro.

Esame gustativo

In bocca è di buon corpo, e presenta un'acidità che dona freschezza e bilancia un tenore alcolico medio-alto. Beva semplice e divertente.

Indice contenuti

Dal vigneto alla tavola: scopri il nostro vino

Pronti per un viaggio alla scoperta del Ardy | Cascina Melognis? Ora ti porteremo ad approfondire ogni aspetto di questo vino eccezionale attraverso tre sezioni chiave:

Cantina

Vieni a conoscere la storia e i valori della cantina che con passione coltiva e trasforma le uve in vino

Territorio

Immergiti nella terra che dà vita a queste uve uniche, scoprendo il clima e il terroir che influenzano il suo carattere

Abbinamenti

Ottieni consigli esperti sugli abbinamenti perfetti che esalteranno sia il vino sia il tuo pasto

La cantina

Paese: Italia

Regione: Piemonte, Cuneo

Ettari vitati: 4

Cascina Melognis

Situata nel Saluzzese, questa piccola realtà è stata fondata nel 2009 da Vanina e Michele, appassionati vignaioli indipendenti Fivi. Immersi in un ambiente alpino, ai piedi del Monviso, dedicano la loro passione alla coltivazione di antiche e preziose varietà di uve. Tra queste spiccano la rara Neretta Cuneese, la caratteristica Pelaverga, la classica Barbera e la sorprendente Chatus, oltre al pregiato Pinot Nero.

Cascina Melognis

Con soli 4 ettari di superficie vitata, Vanina e Michele lavorano su suoli magri che conferiscono ai loro vini una personalità unica. Qui, le condizioni ambientali consentono di creare vini con un'espressione aromatica nitida, con profumi delicati e una gradazione alcolica bilanciata, senza eccessi. La loro produzione, guidata da una filosofia artigianale e rispettosa della tradizione, racconta storie di territorio e passione, trasformando il frutto della terra in piccoli capolavori enologici.

Regione e territorio

piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

Grandi vini che esprimono la perfezione di un terroir

Piemonte

In Piemonte le prime tracce di viticoltura risolgono a epoche preromaniche (esattamente all'età del Bronzo, intorno al 1500 a.C.) e anche se oggi l'apice qualitativo si trova nei grandivini rossi, in questa regione la produzione di vini bianchi e spumanti restituisce prodotti eccelsi.

Il ruolo del Piemonte è stato fondamentale per lo sviluppo della moderna enologia Italiana, qui infatti sono stati registrati i primi esempi di zonazione delle aree vitivinicole, estendendo ai vini italiani concetti come terroir e cru: grazie alla zonazione se un vino viene prodotto esclusivamente con uve provenienti da un’unico vigneto o parcella, la menzione geografica compare in etichetta e ne aumentailprestigio.

Oltre alle delimitazioni geografiche indicate nella cartina il Piemonte viene diviso in 8 zone che raggruppano le 16 DOCG e le 42 DOC regionali. Fra queste ricordiamo nel nord le famose Gattinara DOCG e Ghemme DOCG, vicino a Torino l'Erbaluce di Caluso DOCG, nel Monferrato le Barbera del Monferrato Superiore DOCG, Brachetto d’Acqui DOCG, Dogliani DOCG, Ovada DOCG, Gavi DOCG e Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, per finire con la Roero DOCG a sinistra del Tanaro e alla destra del fiume, nella Langa, con le celeberrime Barolo DOCG, Barbaresco DOCG e Dogliani DOCG.

In Piemonte ha avuto inizio la rivoluzione nel mondo del vino che ha riportato l’Italia ai vertici della produzione di alta qualità: qui vengono prodotti, a parte poche eccezioni, vini monovarietali, che esprimono al meglio le caratteristiche del terroir ed esaltano in modo magistrale il territorio piemontese.

Colline saluzzesi

La DOC Colline Saluzzesi è strettamente legata al territorio, ai vitigni autoctoni, alle pratiche viticole tradizionali, alla cultura e alla storia locale. La DOC è stata riconosciuta nel 1996, e questo ha segnato una rinascita della viticoltura locale, praticata sin dai tempi antichi dai Greci e dalla tribù celtica dei "Caturiges".

I vitigni della DOC sono tutti locali: Quagliano, Pelaverga, Chatus e Barbera. Il Pelaverga, da non confondere con il "Pelaverga piccolo" coltivato a Verduno, è uno dei vitigni principali. Le prescrizioni riguardanti la distanza tra le viti e la forma di allevamento a Gujot mirano a ottenere basse rese per ceppo.

Le caratteristiche del terreno e il clima temperato-freddo, insieme ai vitigni autoctoni e alle pratiche di coltivazione, conferiscono alle uve e ai vini della zona una finezza e freschezza distintiva, con equilibrio tra alcol e acidità e profumi tenui, floreali e fruttati.

Le caratteristiche del terreno e il clima temperato-freddo, insieme ai vitigni autoctoni e alle pratiche di coltivazione, conferiscono alle uve e ai vini della zona una finezza e freschezza distintiva.

Abbinamenti e piatti consigliati

Abbinamento per concordanza

Questo è un rosso fresco, beverino e diretto, che richiede piatti di corpo medio, ma di carattere, perché i sapori, i profumi e l’intensità tra piatto e vino si pareggino.
Da accompagnare per concordanza con piatti soprattutto di terra, non troppo strutturati.

Abbinamento per contrasto

La freschezza del vino può essere bene contrastata anche per contrasto con cibi leggermente untuosi: la bocca verrà perfettamente pulita e pronta per un nuovo boccone.

Si abbina bene a

Antipasti di terra, secondi di terra, formaggi stagionati.

Abbinamento per concordanza

Questo è un rosso fresco, beverino e diretto, che richiede piatti di corpo medio, ma di carattere, perché i sapori, i profumi e l’intensità tra piatto e vino si pareggino.
Da accompagnare per concordanza con piatti soprattutto di terra, non troppo strutturati.

Abbinamento per contrasto

La freschezza del vino può essere bene contrastata anche per contrasto con cibi leggermente untuosi: la bocca verrà perfettamente pulita e pronta per un nuovo boccone.

Si abbina bene a

Antipasti di terra, secondi di terra, formaggi stagionati.

Cotechino

Un insaccato consumato cotto (bollito), diffuso in tutte le regioni del nord Italia. Deve il suo nome alla cotica, la cotenna di maiale. Dal sapore sapido, grasso e ricchissimo di sapore, è un piatto che non manca nelle tavole invernali, accompagnato - il primo dell'anno - da lenticchie portafortuna.

Maiale al forno

Un secondo piatto tradizionale, da accompagnare con verdure cotte, che si prepara con facilità in soli 10 minuti e prevede una doppia cottura: la rosolatura della carne in padella e poi va in forno. Un piatto semplice da preparare e saporito.

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