Villa Spinosa
Nel cuore della Valpolicella Classica, ai piedi del colle Masua, Villa Spinosa si affaccia sul paesaggio incantevole delle vallate di Negrar e Marano, tra vigneti ordinati, ulivi centenari e ciliegi, in un equilibrio perfetto tra natura e intervento umano. Qui, nel borgo storico di Jago, il vino non è solo frutto della terra: è simbolo di cultura, memoria collettiva e identità territoriale.
La storia di Villa Spinosa affonda le radici alla fine del Settecento, quando l’ingegnere Giacomo Guglielmi avviò la costruzione dei rustici di Jago attorno a un nucleo ancora più antico. Seguirono la villa padronale, i giardini all’italiana e le terre destinate a viti, frutteti e seminativi, gestite secondo il sistema della mezzadria. È nel secondo dopoguerra che l’azienda compie una svolta decisiva, abbracciando la conduzione diretta e facendo del vino, e in particolare dell’Amarone, il centro della propria identità produttiva.
Negli anni Ottanta, con la rinascita della Valpolicella dopo la grande crisi del vino, prende forma la moderna Villa Spinosa: una profonda opera di recupero ha trasformato gli storici fabbricati agricoli in spazi razionali per tutte le fasi del ciclo produttivo, dall’appassimento delle uve all’affinamento in bottiglia.
Villa Spinosa
Attorno alla cantina ottocentesca, circondata dal romantico giardino e dalle corti rurali, si estendono i venti ettari di vigneti nei cru Jago, Figari e Costa del Buso, posti tra i 230 e i 423 metri di altitudine. Qui si coltivano Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella, uve simbolo della tradizione viticola locale, per dar vita ai grandi classici della denominazione: Valpolicella Classico, Superiore, Ripasso, Amarone e Recioto.
Villa Spinosa è profondamente legata al concetto di terroir, inteso come alleanza virtuosa tra suolo, clima, esposizione e sapere umano. Ogni Cru viene interpretato per esaltarne le peculiarità, seguendo il principio "ogni vigneto, un vino". Alla guida della cantina, Enrico Cascella con il nipote Piergiovanni Ferrarese portano avanti una visione che coniuga rispetto per la tradizione e apertura al dialogo culturale.
Perché a Villa Spinosa il vino è anche narrazione, condivisione e crescita collettiva. È in quest’ottica che nasce l’impegno culturale della cantina: attraverso l’Associazione Villa Spinosa, gli spazi originariamente dedicati alla produzione agricola – PalaJago, Tinaia, Granaio Alto, cortili e giardino – si trasformano in luoghi di incontro e scambio, ospitando eventi teatrali, proiezioni cinematografiche, mostre fotografiche, rassegne letterarie e musicali. Un modo per rafforzare il legame tra terra, vino e comunità, nel segno di una Valpolicella che sa raccontarsi, evolversi e farsi conoscere nel mondo.