Alsazia

Tutto quello che c'è da sapere sui vini alsaziani

Tutto quello che c'è da sapere sui vini alsaziani

L’Alsazia è una regione incantevole, una bomboniera fiorita con scorci che sembrano finti da tanto sono belli, tra case a graticcio multicolori e graziose insegne in ferro battuto, smaltate e dorate, davanzali colmi di gerani e salici che si adagiano nelle sonnolente acque di fiumi e canali. E piccole cave che offrono assaggi degli splendidi vini alsaziani. Ecco quello che c’è da sapere.

Oggi, il valore dei vini alsaziani – specie i monovitigno – non è più messo in discussione e l’Alsazia è riconosciuta come una delle regioni vitivinicole più significative della Francia. Vediamo quello che c’è da sapere sui vini alsaziani.

La storia dei vini alsaziani

In Alsazia la coltivazione della vite è introdotta dai Romani e il suo sviluppo incrementa nei secoli successivi. La produzione di vini alsaziani conosce una fase di declino, legata sia alla Guerra dei Trent’Anni sia all’invasione della fillossera, due secoli più tardi. Una certa stabilità è raggiunta con la fine della Seconda Guerra Mondiale e la definitiva annessione dell’Alsazia alla Repubblica Francese, quando si iniziano a delimitare le zone di produzione, fino alla nascita dell’AOC Alsace, denominazione creata nel 1962.

Il clima e i vigneti in Alsazia

Il vigneto alsaziano si snoda lungo poco più di 100 km ai piedi del Massiccio dei Vosgi e gode di un terroir unico, che si specchia nelle inconfondibili doti dei suoi vini. Le acque del fiume e la catena montuosa che ripara il vigneto dalle correnti piovose e fredde, sono i principali fattori responsabili del particolare microclima di questa regione, che è tra le meno piovose di Francia. Il clima è continentale, con autunni secchi e soleggiati che permettono la massima concentrazione di zucchero e di sostanze aromatiche all’interno degli acini e la raccolta delle uve nel pieno della maturazione fenolica. Inoltre, si possono anche raccogliere i grappoli in vendemmia tardiva, quando la Botrytis Cinerea ha svolto la sua mirabile azione e arricchito le bacche di tutto ciò che darà vita a vini unici, incredibilmente profumati: La Sélection de Grains Nobles.

I terreni dell’Alsazia

Un’altra peculiarità di questo territorio è la repentina variabilità dei suoli, un’alternanza di granito e calcare, con una miriade di soluzioni in cui intervengono argilla, scisti e gesso, in grado di offrire ai vitigni sfumature odorose molto più sottili e intense, fruttate e minerali.

Le zone vinicole alsaziane

Le zone vinicole dell’Alsazia sono due: l’Haut- Rhin e le Bas-Rhin. L’Haut- Rhin comprende: Kaysesberg, Thann, Niedermorschwhir e Gueberschwhir, mentre le Bas-Rhin si divide in: Andlau, Eichoffen, Obernai e Nothalten.

I vitigni alsaziani

I vitigni più coltivati in Alsazia sono per la maggior parte a bacca bianca e danno un inconfondibile stile aromatico. Ecco i più importanti e gli abbinamenti:

  • Gewürztraminer: è l’uva aromatica per eccellenza. A completa maturazione, il grappolo ha un’inusuale colore rosa e la buccia è un concentrato di aromi che si differenziano molto in base alla composizione del terreno e la tipologia della vendemmia. I vini che ne derivano sono sempre morbidi e sontuosi, con un ampio ventaglio aromatico che libera note di frutta a polpa gialla matura, litchi e altri frutti esotici, geranio e rosa. Aromi che diventano sempre più intensi nel caso di Grand Cru o di vendemmia tardiva. Si tratta di un vino da provare con pesce o con il munster o con altri formaggi a crosta lavata.
  • Riesling: è il vitigno alsaziano più diffuso, in grado di dare vini molto diversi da quelli prodotti a pochi chilometri di distanza oltre il confine del Reno. I Riesling possono essere vini secchi, leggeri e snelli, ma a volte esprimono grandissima aromaticità e struttura, spesso accompagnate da un residuo zuccherino discreto. Il profumo mette in luce un forte carattere minerale con sentori agrumati, come il pompelmo. Nelle versioni Grand Cru e Sélection de Grains Nobles il loro profilo aromatico cambia profondamente ed esprime sentori di idrocarburi. I Riesling alsaziani si accompagnano con piatti locali come la Choucroute (un mix di carni di maiale anche affumicate e crauti cotti a lungo nella birra) oppure con salsicce bianche di maiale o salmone al pepe.
  • Muscat d’Alsace: è un vitigno dotato di buona aromaticità e nobile ma che difficilmente popola i vigneti Grand Cru. Dà vini freschi, secchi, fruttati e moderatamente aromatici, con sentori di muschio e mela. Molto gradevole da abbinare con torte salate al profumo di erbe aromatiche.
  • Pinot Grigio: si presenta in diverse varianti, da vino beverino a uno più impegnativo, per cui può essere dotato di un quadro olfattivo esile o estremamente complesso, al punto da far pensare a un vino aromatico, ricco di profumi di frutta esotica a polpa gialla. Perfetto con foie gras.
  • Pinot Bianco: vanta una produzione analoga del Riesling, ma la sua personalità dà vini più freschi e leggeri, di media struttura, con profumi di fiori bianchi e frutta fresca, come la mela e la pera. Accompagna perfettamente l’aperitivo e piatti di salumeria tipica alsaziana.
  • Pinot Nero: unico esponente dei vitigni a bacca nera in Alsazia, dà vini rossi piuttosto semplici, con colori molto tenui, in genere da servire freschi per esaltare i profumi di lampone, rose e un lieve cenno speziato. Ottimo con carni magre e formaggi leggeri.

La classificazione dei vini alsaziani

La classificazione dei vini alsaziani è semplice.

Alla base si trova l’AOC Alsace, che comprende 119 comuni regolamentati in tutto il territorio e che rappresenta il 76% della produzione totale. In etichetta, questa appellation è sempre seguita dal vitigno e dal comune di provenienza.

Al vertice della piramide qualitativa dei vini alsaziani si trova l’AOC Alsace Grand cru. I vini da questa denominazione devono essere ottenuti solo da vitigni nobili.

Sia AOC Alsace che l’AOC Alsace Grand cru possono avere due ulteriori sottozone: l’AOC Alsace Vendage Tardive e l’AOC Alsace Sélection de Grains Nobles. L’AOC Alsace Vendage Tardive comprende i vini ottenuti da vitigni nobili le cui uve sono state raccolte in vendemmia tardiva, sfruttando anche l’azione della Botrytis Cinerea, ma non esistono limiti relativi al residuo zuccherino del vino in bottiglia. L’AOC Alsace Sélection de Grains Nobles comprende invece vini ottenuti da uve attaccate dalla Botrytis Cinerea, raccolte in più settimane.

Un’altra denominazione è l’AOC Crémant d’Alsace, istituita nel 1976, che rappresenta il 20% della produzione totale. Si tratta di spumanti ottenuti con la rifermentazione in bottiglia, soprattutto a partire da Pinot Bianco, ma si possono usare anche Pinot Grigio, Pinot Nero e Riesling. Si caratterizzano per le particolari doti di freschezza e delicatezza gustativa, per i fini sentori floreali ed erbacei. E sono da gustare al momento dell'aperitivo.

 

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