Foreste di querce, terrazze vitate con ripidi camminamenti su terreni di granito friabile, pianure ciottolose e assolate dove la vite sposa l’ulivo, creano la cornice al corso del Rodano, le cui sponde sono punteggiate di vigne preziose, già note ai Greci e ai Romani. Ecco quanto c’è da sapere sui vini della Valle del Rodano.
Oggi la Valle del Rodano è una delle più importanti regioni vinicole francesi e nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi spazio nel panorama mondiale. Vediamo quello che c’è da sapere sui vini prodotti in questo territorio.
I vitigni della Valle del Rodano
La produzione della Valle del Rodano si concentra soprattutto su vitigni a bacca nera: syrah e grenache su tutti, che si sono praticamente spartiti in due il territorio.
Storia del vino nella Valle del Rodano
Sono probabilmente i Greci a iniziare la coltivazione della vite lungo il Rodano, dopo essersi insediati sulle coste mediterranee e avere risalito il fiume, ma i Romani, dopo la fondazione della città di Vienne, tra il 120 e 100 a.C, impiantano i primi vigneti sui terrazzamenti della collina di Hermitage e iniziano la produzione del famoso vinum picatum, descritto da Plinio nella sua Storia naturale, un vino ottenuto da un’uva chiamata allobrogica e vinificato in fusti di legno.
Zone vinicole della Valle del Rodano
La Valle del Rodano è divisa in 2 grandi aree: il Rodano Settentrionale e il Rodano Meridionale.
La Valle del Rodano Settentrionale comprende queste denominazioni principali:
- Côte-Rôtie: il vigneto più antico della Valle del Rodano, posto attorno al villaggio di Ampuis, dove la coltivazione della vite è complicata a causa di un clima aspro e di terreni difficili da lavorare. Il syrah regna incontrastato e si esprime in vini di grande pregio. La Côte-Rôtie, a sua volta è suddivisa in Côte Blonde, a sud, dove si producono vini giovani e morbidi, e Côte Brune, a nord dove i vini si esprimono con maggiore intensità nel colore e nel tannino e hanno una potenzialità di invecchiamento superiore.
- Condrieu e Château-Grillet: sono le due aree più piccole della Valle del Rodano. Condrieu è l’area più grande e al suo interno contiene l’enclave di Château-Grillet: un fazzoletto di 3,5 ettari con un terreno che offre ai vini grande profondità di gusto e mineralità, fino a note di idrocarburi. Qui il vitigno in assoluto più diffuso è il viognier, che esprime il meglio di sé dopo circa tre anni di evoluzione, con sentori fruttati di albicocca e pesca.
- Hermitage: un vigneto di 130 ettari disposto su terrazzamenti meno ripidi di quella della Côte-Rôtie. Il clima continentale, con estati calde e siccitose che offrono ai vini importanti note di morbidezza. Grazie alla particolare composizione del terreno, il syrah riesce a esprimere grandi note minerali. Il colore dell’Hermitage è rosso rubino compatto, il suo profumo è intenso e fruttato, con sentori speziati e di sottobosco dopo qualche anno di riposo in bottiglia.
- Crozes-Hermitage: le viti sono impiantate in terreni pianeggianti e ghiaiosi e forniscono uve con le quali si producono vini semplici anche con l’impiego di piccole percentuali di uve bianche. I vini rossi di questa zona sono meno colorati e da bere in breve tempo, con gradevoli note di ciliegia.
- Saint-Joseph: i vini sono prodotti nei 1200 ettari di vigneti (la più vasta AOC della Valle del Rodano Settentrionale) situati sulla riva opposta del fiume Rodano, a partire da syrah con piccole percentuali di roussanne e marsanne (bacca bianca) e si confermano elegantemente fruttati e con un ottimo rapporto qualità/prezzo. È infatti consentito assemblare una piccola percentuale di uve a bacca bianca nella produzione dei rossi.
- Cornas e Saint-Pèray: la Cornas è una piccolissima denominazione (70 ettari alle porte della cittadina di Valence) dove si producono vini rossi da syrah, il clima è molto soleggiato e caldo. Nel distretto di Saint-Pèray si producono solo vini bianchi (anche ottimi spumanti) a base di marsanne e rousanne.
La Valle del Rodano Meridionale comprende queste denominazioni principali:
- Chateneuf-du-Pape: ha una lunga tradizione legata al vino, con vigneti impiantati già nel XIV secolo, quando i papi si stabiliscono ad Avignone, ponendovi la nuova residenza. La zona è caratterizzata da un terreno calcareo e da sabbie. I vigneti sono estesi per oltre 3000 ettari, con una produzione che raggiunge quasi un milione di ettolitri di vino, storicamente ottenuto da un uvaggio di tredici vitigni a bacca nera e bianca, anche se oggi la maggior parte delle aziende ne utilizza 3 o 4, soprattutto grenache, syrah, cinsault e mourvèdre. Lo Chateneuf-du-Pape si caratterizza per un colore rosso rubino con riflessi granati, con un ampio profumo di ciliegia sotto spirito, prugna essiccata, pepe, cannella, tabacco e fiori secchi. Il gusto è declinato su un’avvolgente morbidezza, accompagnata da potente struttura e nota alcolica, con un lungo finale fruttato e speziato. Anche se meno famoso, anche lo Chateneuf-du-Pape bianco è un ottimo vino, morbido e animato da una buona nota alcolica sebbene appena carente in acidità.
- Gigondas: ricalca l’uvaggio dello Chateneuf-du-Pape. Nei 1200 ettari di questo vigneto, i diversi terroir offrono vini ai caratteri distinti, più eleganti e minerali se ottenuti nelle zone più alte e soleggiate, con vigneti impiantati in terreni gessosi e sabbiosi, più caldi e strutturati se prodotti dalle uve ottenute nelle zone più basse, dove prevalgono i terreni argillosi e ghiaiosi. I migliori Gigondas esprimono colori profondi, profumi fruttati e sapori caldi.
- Vacqueyras: si produce un vino a base di grenache, coltivato in terreni argillosi, sabbiosi e ghiaiosi, che danno vini meno strutturati ma più fini dei Gigondas.
- Tavel e Lirac: sono le due aree che regalano i migliori rosati della Valle del Rodano. 1000 ettari di vigneti impiantati in terreni sabbioso calcarei, sulla riva opposta a Chateneuf-du-Pape. Grenache, syrah e mourvedre sono i vitigni più coltivati. Il colore di questi vini è rosa salmone, con un profumo intenso e fragrante, evidenti sentori di fragole e piccoli frutti di bosco. Il sapore è fresco e secco.
- Muscat de Baumes-de-Venise e Rasteau: sono i vini dolci del Rodano. Muscat de Baumes-de-Venise ha la tipica aromaticità che ricorda il muschio, l’albicocca e la pesca. Dolcissimo, viene abbinato con il melone o con torte a crema di agrumi. I vini di Rasteau, invece, sono ottenuti bloccando la fermentazione aggiungendo l’acquavite. In particolare, la versione rancio è lasciata riposare in botti di quercia esposte all’aria, nelle quali i vini evolvono in condizioni ossidative per creare il profumo simile a un Madeira.