Cosa ci fanno i fagioli tra i filari? Tenere la vigna coperta di vegetazione tra una vite e l'altra, anziché lasciare il terreno nudo, ha moltissimi vantaggi. Vediamo tutto quello che c’è da sapere sul sovescio.
Sei domande e sei semplici risposte, per capire cos'è il sovescio.
Cos’è il sovescio?
Il sovescio è una delle tecniche che consiste, in vigna, nel coltivare tra i filari alcune specie capaci di restituire al terreno nutrienti, come l’azoto, che migliorano la fertilità del suolo. Inoltre, alla fine del ciclo delle colture da sovescio, queste vengono interrate, del tutto o in parte. Può essere una scelta adottata per produrre vini biologici, ma non solo.
Quali sono i vantaggi del sovescio?
La pratica del sovescio è uno dei modi più naturali ed efficaci per fertilizzare il terreno. E questo sia nelle aziende agricole (biologiche e tradizionali) sia negli orti privati.
Quali sono le colture da sovescio più diffuse?
Le piante più indicate per il sovescio sono le leguminose, perché producono spontaneamente azoto che liberano nel terreno attraverso le radici: trifogli, sulla, ginestrino, erba medica e mediche, veccia, lupinella, pisello da foraggio, lupino, favetta, veccia (nelle due varietà sativa e villosa)...
È sempre indicato mescolarle con altre specie, per favorire la biodiversità. Brassicacee o crucifere svolgono un’azione biocida e agiscono contro le erbe infestanti.
Sono ottime anche la senape bianca e colza. Segale e avena, della famiglia delle graminacee, assorbono l’azoto e lo preservano dal dilavamento nel terreno in profondità orzo.
E poi: crescione, coriandolo, cumino, carota selvatica, aneto, malva, calendola, facelia, finocchio selvatici e molte altre.
Altri vantaggi del sovescio?
- Rende il terreno più soffice: le radici delle piante rendono la terra molto più friabile.
- Le piante aiutano a trattenere l’acqua nel terreno.
- E così molti nutrienti: le radici delle piante evitano l’impoverimento del suolo.
- Il terreno coperto protegge dall’erosione: non dovrebbe mai essere lasciato nudo, le colture da sovescio contrastano l’erosione causata dalle intemperie, tra cui piogge o venti.
- I fiori attirano le api e gli altri insetti impollinatori.
- Durante la fioritura, le colture piantumate fra le vigne offrono un vero spettacolo di colori.
Quando si seminano i sovesci?
I sovesci si possono seminare a inizio autunno (i più comuni), verso la fine dell’inverno o a inizio primavera.
Quelli autunnali sono seminati entro fine ottobre, iniziano a crescere prima dell’inverno, poi si fermano e riprendono la crescita ai primi caldi primaverili.
Il terreno dedicato al sovescio resta occupato da due mesi a sei, a seconda di quanto viene eseguita la semina e delle specie si scelgono.
Cosa succede dopo avere interrato le piante?
Si riparte. Quando una parcella si libera dalla coltivazione, infatti, si può decidere di riseminare subito una o più specie da sovescio.
Quindi si annaffia normalmente, come dopo ogni semina e la natura fa il resto.