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Come si fa la sangria?

sangria

La sangria è amatissima da alcuni ma anche osteggiata dai puristi perché il vino “non si mescola con nulla”, come se un elemento antico come la civiltà temesse il matrimonio con i più bei frutti della terra. E non avesse invece la forza, che è quella dei grandi, di essere anche altro e – perché no? – incontrare il gusto di chi interpreta il vino in chiave allegra, festaiola, conviviale. Che poi la convivialità è una delle chiavi più belle del vino. Vediamo quindi come si fa la sangria.

Dici sangria e scattano subito immagini di festa, di estate, di amici e di grigliata. Ecco 13 domande e altrettante risposte sulla sangria, ricetta compresa (alla fine).

1. Cos’è la sangria?

Si tratta di una bevanda alcolica, dolce, di origine iberica. Tradizionalmente a base di vino rosso, la sua ricetta ha subìto influenze da diverse regioni e culture, evolvendo quindi nel tempo. In Catalogna ad esempio, la ricetta tipica è a base di vini bianchi o di spumanti.

2. Perché il nome “sangria”?

Sangria deriva dallo spagnolo sangre, per via della colorazione rubino.

3. Quando si è iniziato a bere sangria?

La sangria ha un’origine antica: nasce dal gusto diffuso sin dall’Antichità che predilige il vino intensamente zuccherino. Quindi: vini profumati, speziati, arricchiti da aromi quali la cannella o il garofano. L’ippocrasso dei Greci (vino mescolato a spezie, miele, zucchero e a quanto di commestibile e dolce fosse a disposizione) può essere considerato un antenato della sangria.

Ma la sangria è documentata già prima di Cristo anche nella penisola iberica, dove più tardi conosce un momento di oblio (durante la dominazione araba, dal 711 al 1492) per rifiorire dopo il 1492.

4. Perché, anticamente, si beveva sangria?

Per rendere più bevibile un vino che da solo sarebbe stato fin troppo astringente, e probabilmente anche per coprire gli esiti della diffusa ossidazione.

Quindi le ragioni antiche della sangria si devono certamente cercare in parte nella generale difficoltà di conservazione ma soprattutto nella predilezione culturale per cibi e bevande "costruite", rinforzate con trattamenti che incidono su colore, sapore e consistenza.

5. Quali vini sono stati tradizionalmente usati per preparare la sangria?

Tradizionalmente, la bevanda veniva prodotta con vini a base di tempranillo per ottenere un vino più corposo, di granacha per ottenere una bevanda più leggera. Già dalla fine del Settecento, comunque, anche Inglesi e Francesi iniziano a produrla, variando la ricetta. Nascono quindi la sangria frizzante, quella bianca, a base di pesche…

6. Ci sono regole per commercializzare la Sangria?

La sangria – venduta con tale denominazione – deve essere prodotta in Spagna o in Portogallo e avere meno di 12% di titolo alcolometrico. Per tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea, la sangria va commercializzata come “bibita aromatizzata a base di vino”, con l’indicazione dello stato di provenienza.

7. Con quale vino si prepara la sangria?

Che si scelga il vino rosso o il vino bianco, il risultato sarà un’esplosione di freschezza e sapori! Ideali sono i vini giovani e fruttati, privi quindi di lunghi affinamenti in legno, ma non ponetevi limiti nella preparazione della bevanda.

Tra i rossi, se si opta per Nero d’Avola, Dolcetto, Merlot, Montepulciano, Primitivo di Manduria si otterranno esiti più alcolici, di forza e carattere.

Per chi preferisce alternative più delicate: Valpolicella giovane, Lambrusco, Tai rosso, Cannonau, Alicante...

Per fare la sangria bianca si può utilizzare un Pinot Grigio o uno Chardonnay giovane.

Tra i rosati, l’ottimo risultato è garantito: provate un Bardolino Chiaretto, un Lagrein dell’Alto Adige, un Cerasuolo d’Abruzzo, un Rosato del Salento… per una versione leggera ed elegante.

Per la versione con le bollicine, che dà un elemento di grinta in più, provate un Cava, un Moscato d’Asti oppure un Prosecco.

- Leggi anche: cosa fare con il vino avanzato

8. Con quale frutta si prepara la sangria?

Anche in questo caso, lasciate libera la vostra creatività! La ricetta tradizionale vuole frutti come mele, arance, pesche, agrumi; spezie come cannella, vaniglia e chiodi di garofano, ma ci si può sbizzarrire con la frutta di stagione o con quella che più si avvicina agli aromi del vino utilizzato come base, meglio se bio. Frutti di bosco, pere, ribes, foglie di menta, peperoncino per una versione piccante? Chi più ne ha, più ne metta!

L’importante è che la frutta sia fresca, matura ma non molle.

9. Quando si beve la sangria?

La sangria è particolarmente apprezzata nelle giornate calde, per la freschezza e la grande bevibilità.

10. A che cibi si abbina la sangria?

Rimanendo in terra iberica, provatela con le classiche tapas, con tortillas o con la paella.

In generale, la sangria è perfetta per un aperitivo ricco e gustoso: quindi è perfetta con finger food, insaccati, tonno, stuzzichini, bruschette, noccioline, con i formaggi fusi e altri cibi sfiziosi.

11. Cosa NON fare nel preparare la sangria?

?Preparare la sangria per servirla al momento.

?Essere timidi con gli ingredienti: la chiave della piacevolezza è data proprio dalla varietà di frutta e spezie impiegate.

?Servire la sangria tiepida.

?Scordarsi che la sangria è alcolica…

12. Quanto a lungo si conserva la sangria?

La sangria si può conservare in frigo fino a 3-4 giorni, avendo cura, dopo un giorno, di togliere la frutta, per evitare modifiche al sapore e alla consistenza.

13. Come si fa la sangria?

Ci sono tantissime ricette e varianti per fare la sangria: niente più della sangria lascia liberi. Ciascuno usi il suo vino preferito e la frutta che ha a disposizione.

Ecco una ricetta della sangria, veramente alla portata di tutti!

🍹Unire fra loro brandy, rum, gin o altri alcolici a piacere con del liquore di frutta e delle bucce d’arancia.

🍹Tagliare la frutta fino ad ottenere dei piccoli dadi.

🍹Mettere i cubetti di frutta in una caraffa (capiente ma di una dimensione che entri nel frigorifero) e aggiungere vino, succo (di arance e limoni), sciroppo, zucchero (meglio se di canna) e spezie a piacimento. Se si mette il peperoncino, ricordarsi di togliere i semi.

🍹Unire gli spiriti, avendo prima tolto le bucce di arancia.

🍹Mescolare bene.

🍹Lasciare riposare in frigorifero per una notte. Anche due ore andranno bene, ma sono il minimo per amalgamare fra loro tutti i profumi e i sapori.

🍹Prima di servire aggiungere soda e del ghiaccio.

🍹Et voilà, la sangria è pronta per essere servita!

 

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