L’Arneis è uno dei vini più noti e importanti del Piemonte: un vino bianco di carattere, al tempo stesso fresco e divertente, in grado di ammaliare per i suoi profumi di frutta tropicale. Vediamo come riconoscerlo alla cieca.
Il vitigno arneis appartiene alle bianchette piemontesi e liguri: vediamo le sue caratteristiche per imparare a riconoscerlo alla cieca.
Prima di iniziare: noi di Sommelier Wine Box adottiamo questa regola per distinguere il vitigno dall'omonimo vino: l'uva in minuscolo, il vino in maiuscolo. Partiamo!
Dove si coltiva l’arneis?
L’arneis è un’uva antica, un autoctono a bacca bianca del Piemonte che regala uno dei migliori bianchi della regione. È documentato nel territorio già dal Trecento e cresce particolarmente bene tra le colline del Roero (dove si coltivano circa 920 ettari ad arneis), specie nella provincia di Cuneo.
Com’è fatta l’uva arneis?
Il grappolo dell’arneis è medio e compatto, cilindrico-piramidale; gli acini sono di media grandezza, a forma sferoidale, irregolari, con buccia di colore bianco giallo verdastro.
Cosa vuol dire “arneis”?
In piemontese "T ses propi n’arnèis" si usa per indicare una persona bizzarra e ribelle, ma anche simpatica e gioviale.
L'arneis è così: il suo carattere difficile gli ha fatto rischiare l'estinzione (ne erano rimasti pochi ettari!) a causa di basse rese ma dalla fine degli anni Settanta si assiste, soprattutto nel Roero, alla sua riscoperta grazie a produttori che hanno creduto nelle potenzialità del vitigno. Ed è una riscoperta giustamente accolta dagli appassionati con grande entusiasmo.
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Il disciplinare
L’Arneis DOC è stato istituito negli anni Novanta, la DOCG Roero Arneis è del 2004, dal 2017 è riconosciuta anche nella tipologia Riserva, con 14 mesi di maturazione, e quella Spumante.
La degustazione dell’Arneis, per riconoscerlo
👁 Nella versione in purezza, ferma, agli occhi è giallo paglierino brillante, non troppo carico. I riflessi sono verdolini in gioventù.
👃🏻 L'arneis è un vitigno semi-aromatico. Vinificato in purezza, l’Arneis al naso è molto fruttato, con profumi eleganti tra cui domina la frutta tropicale (frutto della passione, papaia), arricchiti anche da kiwi, pompelmo, pesca, albicocca, cedro, ma anche floreale (specie tiglio, biancospino, ginestra), con salvia e rosmarino. In versioni più evolute si può esprimere anche su lievi note di spezie e arachidi.
👄 In bocca è fresco, sapido, delicato con il suo medio corpo; sul finale torna la frutta e un lieve retrogusto ammandorlato.
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Consigli per degustare l’Arneis
Servilo in un calice di medie dimensioni con l'apertura ampia abbastanza per consentirgli di esprimere al meglio i profumi.
Servilo a 10° C circa e, specie se è un Arneis giovane, goditelo in abbinamento a un piatto non troppo elaborato, come tagliolini con pollo e verdure o con Robiola di Roccaverano, per un abbinamento di territorio.