Barolo

Barolo: rivoluzione e tradizione

Barolo Boys

Vediamo assieme un episodio importante della storia del Barolo: l'ascesa e la discesa dei Barolo Boys.

Chi sono i Barolo Boys?

Quello dei “Barolo Boys” è stato un gruppo di giovani produttori di vino delle Langhe che tra gli anni Ottanta e Novanta ha rivoluzionato l'industria vitivinicola italiana cambiando il modo di produrre il Barolo.

Il gruppo era composto da Elio Altare, Chiara Boschis, Giorgio Rivetti, Roberto Voerzio, Paolo De Marchi, Marco de Grazia e altri giovanissimi.

Com'era fare i viticoltori nelle Langhe?

La situazione è ben raccontata nell’omonimo film di Paolo Casalis and Tiziano Gaia (Joe Bastianich è la voce narrante), dove emerge chiara la miseria delle campagne delle Langhe fino a tutti gli anni Sessanta.

Si arava con il bue, l’uva si vendeva sfusa, i viticoltori erano poveri e pochi vinificavano il Barolo, un vino in media fatto piuttosto male. La mentalità delle Langhe tendeva a essere molto chiusa, non comunitaria, e “langhetto” è infatti sinonimo di un approccio conservatore.

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Come avviene la svolta dei Barolo Boys?

Durante un viaggio in Francia fatto dormendo in auto, Elio Altare si chiede perché nessuno conoscesse il Barolo, laddove Oltralpe i vini erano ben valorizzati.

Cosa cambia, quindi?

La voglia di cambiamento e riscatto è tanta. Elio Altare e un gruppo di amici viticoltori altrettanto stanchi della situazione decidono di sperimentare nuove tecniche: diradamento dell’uva in vigna, uso della barrique in cantina, generale attenzione alla qualità.

La narrazione, infatti, vuole che il cambio di passo sia avvenuto con l’adozione della barrique francese, in realtà il tema era più ampio e riguardava soprattutto la mancanza di scienza enologica, che si traducevano in pratiche di cantine per la maggior parte imprecise.

Cosa fanno i Barolo Boys?

Siamo all’inizio degli anni Ottanta. Iniziano a fare degustazioni collettive alla cieca, sperimentano, si confrontano e insieme capiscono come migliorare il Barolo. Se nell’arco di una vita ogni vignaiolo ha una cinquantina di vendemmie davanti a sé, in un gruppo che sperimenta e si confronta due volte alla settimana le esperienze si moltiplicano.

Come cambia il Barolo?

Il Barolo dei BB diventa un vino profumatissimo, dal sapore rotondo (le prime annate fatte in questo modo sono la 1985, la 1986 e la 1987).

Nel frattempo, lo scandalo vino al metanolo del 1986 dà un ulteriore slancio alla ricerca della qualità. Si tratta di un evento tragico che ha coinvolto la vendita di vino adulterato contenente metanolo (una sostanza altamente tossica che può causare danni permanenti agli organi e persino la morte se consumata in quantità elevate). In quel periodo, diverse aziende e produttori disonesti mischiavano il metanolo al vino per aumentarne il volume e massimizzare i profitti. Questo ha portato a un grande numero di avvelenamenti e 19 decessi tra i consumatori che avevano bevuto quel vino contaminato. L'evento ha suscitato indignazione e ha portato a un rafforzamento delle normative di controllo nella produzione e nella vendita di vino, al fine di garantire la sicurezza dei consumatori.

Come avviene l'ascesa internazionale dei Barolo Boys?

Con l'arrivo in scena di Marco de Grazia: un giovane italoamericano che porta il gruppo negli Stati Uniti. Siamo nel 1993, vengono battezzati “Barolo Boys”, la loro gloria è consacrata e la critica americana li ama molto. Iniziano ad arrivare grossi investimenti nelle Langhe, i terreni costano di più e così le bottiglie.

Le polemiche tra tradizionalisti e modernisti nello stile del Barolo

Si inizia quindi a delineare la contrapposizione tra i modernisti (i Barolo boys) e i tradizionalisti (Angelo Gaja, Marco Ferrero…), che si accusavano a vicenda di inchinarsi alle mode internazionali e di avere tradito il savoir fare locale, fatto di affinamenti più lunghi e di adozione della botte grande.

Come sono visti oggi i Barolo Boys?

Oggi i Barolo Boys sono considerati da alcuni straordinari rivoluzionari, da altri dei megalomani.

Nella più benevola delle interpretazioni hanno dato una scossa alle Langhe producendo un Barolo finalmente buono e portandolo sulla cresta dell’onda internazionale.

Nella più equilibrata hanno fornito un’accelerazione a un processo volto alla qualità che nelle cantine medie e grandi era già avviato e di lì a un po’ si sarebbe comunque diffuso anche nelle case dei contadini più poveri.

Il punto interessante secondo noi è un altro.

Probabilmente le ragioni del successo dei Barolo Boys si devono proprio alla loro ambizione e alla forza di un gruppo affiatato, capace di scelte audaci. Anche perché quando sono emersi i personalismi i Barolo Boys hanno iniziato la loro discesa. Si sono disgregati come “gruppo” e alcuni hanno fatto scelte in controtendenza specie per quanto riguarda l’affinamento, che è in alcuni casi tornato a essere nelle botti grandi (a partire dal 1998 circa). Oggi, infine, sembrano essere loro a fare ombra ai giovani.

Ma il ruolo dei Barolo Boys resta fondamentale per avere dimostrato che le tecniche e il modo di produrre vino può essere modificato, migliorato, innovato

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