Da più di cento anni la mia famiglia si dedica alla produzione di vino, mettendo al centro l’attenzione al territorio senza perdere mai di vista l’importanza del piacere.
Tutto inizia dal mio bisnonno Vincenzo (classe 1891), che decise di trasformare la bellezza di fare il vino in una fiorente attività; suo figlio Giovanni, dopo la guerra, diede concretezza ai sogni del padre. Da allora non ci siamo più fermati e oggi Cantine Astroni è una realtà impegnata in un progetto di tutela e valorizzazione dei vitigni autoctoni, tra rispetto delle tradizioni e moderne tecniche di vinificazione.
L’azienda si erge sulle pendici del cratere degli Astroni, tra Napoli e Pozzuoli, un’oasi naturale del WWF. Questo è un luogo unico, in bilico tra il mare e il fuoco del vulcano.
La missione che ci siamo dati è di promuovere la viticoltura campana (e in particolare quella flegrea) e la nostra sfida principale è coltivare i vitigni autoctoni pre fillosserici (allevati a piede franco): falanghina e piedirosso dei Campi Flegrei. I suoli sabbiosi vulcanici hanno infatti impedito il proliferare della fillossera, che nella metà Ottocento distrusse tutto il patrimonio ampelegrafico europeo, tranne poche zone tra cui la nostra e l’area del Vesuvio. Per questo la Campania è così ricca di autoctoni.
Negli ultimi anni siamo impegnati in un grande lavoro di riconversione e di tutela del territorio: nuove vigne si aggiungono a quelle già presenti ed ogni annata è un nuovo inizio, una nuova ricerca di margini qualitativi sempre più elevati. Siamo innamorati del nostro territorio e dal 1999 abbiamo avviato un progetto di valorizzazione: curiamo visite guidate, eventi, mostre e percorsi alla scoperta dell’anima più profonda questi luoghi avvolti dal mito, le cui origini vanno cercate nel mondo greco, la cui influenza trasuda ancora oggi in queste terre che tanto affascinarono Goethe.
Tutto questo è possibile grazie alle tante persone che credono in questo progetto familiare: zii, nipoti ma anche tutto il personale, di vigna e di cantina, di logistica e di ufficio, enologici e agronomi, responsabili del controllo di qualità, che si impegnano costantemente, con uguale impegno ed entusiasmo, a migliorare sempre di più la nostra offerta.
Gerardo Vernazzaro