Tutto comincia nel 1904 quando il mio trisnonno, ben consapevole delle regole contadine, decide di coltivare la vite su queste splendide colline, nei monti Lessini. Lui è il primo nella zona a coniugare i principi della qualità (sesto d’impianto, principio della zonazione, tecniche di potatura) con la tradizione millenaria della viticoltura in questo territorio.
A partire dal 2007 è mio padre a prendersi cura della vigna, sempre nel rispetto dell’ambiente, con l’obiettivo di produrre un vino che rispecchi il territorio, mantenendo in vita gli antichi principi dell’agricoltura locale che prevedono un costante equilibrio tra natura ‘selvaggia’ e natura coltivata.
All’inizio ero troppo giovane per capire a fondo e apprezzare il lavoro del vignaiolo, ma dopo anni di esperienze vicine e lontane dalla mia terra natia, alle quali non sentivo di appartenere pienamente, ho preso una decisione e un anno fa sono tornata. Tra queste colline, ho scoperto che il sogno, tramandato nella nostra famiglia di generazione in generazione apparteneva anche a me.
Con il nostro lavoro vogliamo trasmettere non solo le caratteristiche originali dei diversi vitigni che ci sono stati lasciati ma anche raccontare una storia. Creiamo vini che rappresentano la passione che mettiamo ogni giorno nel lavoro in vigna, e il rispetto di una terra con la quale viviamo in armonia. La vinificazione segue lo stesso percorso: minimo intervento possibile, solo fermentazioni spontanee, per permettere che dal frutto alla bottiglia si esprima la tipicità del terroir e che si conservi la ricchezza unica del suolo del nostro vigneto.
Benedetta, con Marco Margoni Dalle Ore