La proprietà del Borgo dei Posseri è posta su un soleggiato altipiano tra la storica cittadina di Ala e le piccole Dolomiti.
I nostri vigneti sono collocati tra i 550 e i 720 metri di altitudine, in aree per lo più pianeggianti, esposti prevalente a ovest. La costante presenza di venti provenienti da sud e da nord, rendono
Quest’area un habitat ideale per la coltivazione della vite in un contesto non intensivo. Lungo la strada che attraversa l’azienda, masi e residenze estive, un tempo appartenuti alla nobile famiglia Taddei di Ala. Fino all’inizio del secolo scorso il podere era abitato da numerose famiglie di mezzadri.
Dopo anni di abbandono, una coincidenza fortuita ha portato alla riscoperta di questo posto magico, popolato di edifici diroccati, fra campi invasi dal bosco e dai rovi. Noi tre amici abbiamo intrapreso un progetto temerario: riportare all’antico splendore questo angolo di Trentino circondato dalle montagne; un luogo con una vista incredibile sulla Val d’Adige. E farlo producendo un vino in grado di rispecchiarne l’unicità.
I nostri vini sono realizzati attingendo alla tradizione trentina, reinterpretati perché vi si legga al loro interno l’ambiente naturale. Li creiamo rispettando la terra e la vite, in un ambiente caratterizzato da un territorio incontaminato. Aria e luce “pura”, ventilazione aiutano la sanità dei nostri vigneti e la grande escursione termica esalta il contenuto aromatico delle nostre uve.
L’orientamento produttivo è quello di valorizzare la variabilità ambientale che solo il nostro territorio montano ci può regalare (morfologia, esposizione, giacitura, origine e caratteristiche dei terreni) attraverso una serie di accoppiamenti vitigno-ambiente in grado di portare a fare vini dalla spiccata personalità.
Con il nostro Borgo dei Posseri siamo riusciti ad affermarci come una realtà di eccellenza nella produzione vitivinicola, dove abbiamo anche ristabilito l’originario spirito di ospitalità di questo luogo, trasformando la cantina in una location unica.
Maria Marangoni, Massimo De Alessandri e Martin Mainenti