Tappa #7
Guidata da Lorena Lancia (migliore sommelier FISAR 2016!), ottobre 2018
Vivera - Sicilia
Questa è un’azienda giovane, se si pensa che il suo primo imbottigliamento è del 2008. Ho conosciuto Loredana Vivera e i suoi genitori in occasione di una degustazione e sono rimasta colpita subito dai loro vini e dalla personalità decisa e appassionata delle donne di famiglia. La cantina si trova a Linguaglossa in contrada Martinella, a 600 metri di altitudine sul versante nord-est dell’Etna. Qui, nel 2002, Nino Vivera acquista 12 ettari di terreno, un’area che poteva apparire ingrata, dominata com’era da arbusti, rovi e pietre… Il grande lavoro di bonifica ha invece reso coltivabile questo ricchissimo terreno lavico profondo 250 metri, frutto dell’accumulo di tanti diversi materiali eruttivi, perfetti per la coltivazione della vite. Qui, come a Corleone dove Vivera coltiva altri 35 ettari di vite, la ventilazione costante allontana l’umidità e consente alle viti di crescere in un ambiente sano, ideale per coltivare con metodo biologico.Fattoria Piccaratico - Toscana
Siamo a Vinci nell’area del Chianti. Tra il dispiegarsi di colline ondulate - in un paesaggio dolce, dove le uniche linee rette solo quelle dei cipressi - si trovano i vigneti della Fattoria Piccaratico, proprietà della famiglia Rossini dagli inizi dell’Ottocento. Nel 2004 Eleonora - sesta generazione di produttori - prende le redini dell’azienda e con grinta inizia a seguire i 7 ettari vitati, impiantati a sangiovese, canaiolo, colorino, cabernet sauvignon, trebbiano e malvasia. La Fattoria Piccaratico produce circa 30.000 bottiglie all’anno, una piccola e preziosa produzione suddivisa in 5 etichette, che dovrebbero diventare 7 già dal prossimo anno.Marco Donati - Trentino Alto Adige
Questa azienda a conduzione familiare ha iniziato a fare vino più di 150 anni fa e oggi, con Marco, la proprietà ha raggiunto i 22 ettari vitati e produce circa 100.000 bottiglie all’anno. Il cuore dell’azienda è nella Piana Rotaliana a Mezzocorona (TN), dove su suoli alluvionali ricchissimi di porfido e argilla vengono allevate vecchie pergole di teroldego e lagrein. L’impegno di Marco si unisce a quello della figlia Elisabetta (la sesta generazione di produttori) perché ogni vino sia unico: “nel vino risiedono l’essere e il divenire, un sorso non sarà mai uguale ad un altro, ogni bottiglia racchiude una storia da raccontare a chi la sa degustare.” Due le etichette che vi propongo, entrambe della vendemmia 2016 perché questa annata ha giovato di un ottimo contenuto zuccherino e vanta un livello qualitativo straordinario.