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Notizie dal mondo del vino: aprile 2023

notizie del vino aprile 2023, dall'Italia e dal mondo

Dal mistero dei vigneti di Nebbiolo espiantati da Angelo Gaja alle proposte di modifica del Testo Unico sul vino di Unione Italiana Vini, fino alle scene girate in Slovenia di “Open to meraviglia” ecco cos’è successo nell’aprile 2023 del vino.

Le wine news dall’Italia e dal mondo dell’aprile 2023 selezionate da Sommelier Wine Box per stare sempre al passo.

Italia

VIGNETI ESPIANTATI

Lo scorso aprile Angelo Gaja ha espiantato un terzo del suo vigneto iconico (Sorì San Lorenzo), la parcella da cui nasce l’omonimo Bararesco, tra i vini simbolo della cantina. L’imprenditore non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sulle ragioni.

Su Wine Mag si legge la notizia assieme ad alcune ipotesi. 

Considerata leggendaria riservatezza della cantina, segnaliamo un’intervista di Gaia Gaja rilasciata a Tom Hyland su Forbes

VINI ZERO/LOW ALCOL

In Italia le giacenze di vino sono in crescita del 5,1% rispetto al 2022. Unione Italiana Vini suggerisce di cambiare le norme sui prodotti senza alcol e sotto gli 8 gradi mediante un emendamento del Governo al Testo Unico sul vino.

Sul Sole 24 ore.  

SCOPERTE ARCHEOLOGICHE

Nella Villa dei Quintili (RM) è stata scoperta una cantina del II sec. d.C. Lo scavo è condotto da Emlyn Dodd (British School at Rome), in collaborazione con il Parco Archeologico dell’Appia Antica.

La particolarità sono le pareti rivestite in marmo rosso. Al suo interno sono stati rinvenuti due torchi e una fontana dalla quale scorreva il vino in canalette che lo portavano nelle giare di stoccaggio. Era probabilmente non solo un luogo di stoccaggio del vino ma anche uno spazio per intrattenere gli ospiti in modo spettacolare.

OPEN TO SLOVENIA

La campagna promossa dal Ministero del Turismo "Open to meraviglia", ideata da Armando Testa, ha fatto notoriamente discutere. Le scene legate al vino sono state girate in una cantina del Carso sloveno: Cotar, come ha spiegato Selvaggia Lucarelli

PROSECCO

È giunto al termine uno studio portato avanti per 5 anni da Mark Davison della Facoltà di Giurisprudenza della Monash University in collaborazione con la Macquarie University che ha tentato di dimostrare come il termine Prosecco sia il nome del vitigno e andrebbe quindi slegato da quello della denominazione. L’obiettivo è contrastare i limiti imposti dalle regolamentazioni dell'Unione Europea per limitare l'uso del termine Prosecco. 

Ne ha parlato la stampa italiana ma soprattutto quella australiana, in vista dell’interesse dei suoi produttori. 

Resto del mondo

STATI UNITI

Per la prima volta in più di un decennio, la Napa Valley potrebbe presto definire una sua nuova sottoregione ufficiale: l'area è la Crystal Springs, ai piedi della Howell Mountain. L’obiettivo è restituire l’unicità di una regione che lavora all’insegna della qualità e non vuole essere confusa né con le vicine St. Helena e Howell Mountain. 

CANADA

In Canada si prevede un calo della produzione del 50% per via dei danni subiti dalle vigne in inverno. 

ARGENTINA

L'Istituto nazionale di viticoltura dell’Argentina stima un calo della produzione del 21% del 2023 rispetto allo scorso anno. Alcuni produttori locali hanno perso oltre il 50% delle loro uve. Le cause sono varie: le gelate primaverili, i freddi autunnali, la mancanza di pioggia durante l’invaiatura, il freddo, la diminuzione degli ettari vitati in alcune delle regioni più produttive (Criolla).

ASTE STELLARI

Una jeroboam (bottiglia di tre litri) del Domaine de la Romanee Conti – il Pinot noir “La Tache” del 1971 – acquistata da Mark Paulson per 250 dollari alla fine degli anni '70 è stata battuta all’asta in aprile da Bonhams e venduta per 106,000 dollari (con buyer’s premium).

La storia completa si legge qui.

Il risultato dell’asta invece qui

INDAGINI

La Federal Trade Commission (FTC) ha aperto un'indagine per verificare se Southern-Glazers, il più grande distributore di vini e liquori in America, operante in 44 stati, stia operando in modo anticoncorrenziale.

Se ne legge su Politico, mentre qui la lettura di Tom Wark. 

CRIMINI

È morto il responsabile del più grande crimine nel mondo del vino, Mark Anderson, che ha determinato una perdita economica stimata in 250 milioni di dollari.

L’incendio doloso è stato appiccato il 12 ottobre 2005 nel magazzino “Vallejo”, in California, che conservava milioni di bottiglie delle aziende agricole limitrofe e di oltre 45 collezionisti: 4,5 milioni le bottiglie bruciate.

LETTURE

L’Economist ha dedicato al vino un’intera edizione del fine settimana pasquale, con molti interessanti articoli.

VIGNETI ESPIANTATI

Anche il Cile sradica le sue vigne. Secondo i dati recentemente pubblicati dal National Agricultural and Livestock Service (SAG) la superficie vitata del Cile è diminuita di oltre 6.000 ettari dal 2020 al 2021 - un calo del 4,5%.

La maggior parte delle perdite si sono verificate nelle regioni vinicole costiere di Casablanca e San Antonio, mentre all’interno: Colchagua, Cachapoal e Maipo.

L’uva più persa, nelle varietà a bacca nera, è il Cabernet Sauvignon, in calo di 2.300 ettari (calo del 5,7%).

Le ragioni? La crescente urbanizzazione, problemi legati alla siccità, scelta di terroir più caratterizzati e di maggiore potenziale ma anche problemi economici dei produttori.

UCRAINA

Negli oltre 14 mesi da quando la Russia ha invaso l'Ucraina, l'industria vinicola del Paese, un tempo fiorente, ha subito danni incalcolabili. Evan Rail fa un punto aggiornato sulla situazione, tra perdite e resistenza. 

FRANCIA

I produttori francesi hanno acceso fuochi per salvare le proprie vigne in seguito alle gelate di metà aprile.

MERCATO AMERICANO

I giovani americani sembrano bere meno ma spendere di più. Un recente rapporto dell'International Wine and Spirits Research (IWSR) ha rilevato che mentre le vendite di alcolici sono diminuite (-2% nel 2022), c'è un rinnovato interesse presso gli under 40 per il segmento premium. 

PERÙ

Alcuni ricercatori hanno identificato sei nuove varietà di uva da vino nella provincia desertica di Caravelí, nella regione di Arequipa, nel sud del Perù. Lo studio è stato condotto dall’Instituto de Biotecnología de la Universidad Nacional Agraria La Molina (IBT-UNALM), in Perù, e dall’Instituto de Investigaciones Agropecuarias (INIA) in Cile. Le uve sono le seguenti: Jaen, Cantarilla, Ceniza (localmente nota come Mulata), Negra de Caravelí, Loca e Moscatel Negra Rubío. 

LVMH

La divisione Drinks di LVMH ha registrato la performance più debole nelle vendite del primo trimestre. Di tutti i rami dell'azienda di lusso, quello del beverage (con Moët Hennessy) ha mostrato i risultati meno impressionanti: le vendite sono migliorate solo del 3% nei primi tre mesi di quest'anno rispetto allo scorso. 

IL NASO DI CHI BEVE VINO

È stato pubblicato un interessante studio portoghese, il primo ad avere analizzato i microbiomi nasali presenti in chi degusta regolarmente vino. Rispetto alle persone che non consumano vino regolarmente state evidenziate delle differenze (anche se da confermare su numeri più ampi). In particolare, è emersa l'importanza della comunità batterica nasale nella degustazione.

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