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Notizie dal mondo del vino: agosto 2022

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Per cosa ricorderemo l’agosto 2022 nel mondo del vino? Abbiamo raccolto e selezionato le principali notizie enologiche, con uno sguardo a tutto il mondo: dalla vendemmia anticipata alle azioni concrete contro il climate change, che si profila sempre più come la vera sfide della contemporaneità. Sei wine news in breve, per stare sempre al passo.

Le notizie del vino dell’agosto 2022 da non perdere.

1. VENDEMMIA 2022

In agosto si è parlato molto del fatto che quest’anno la vendemmia è stata anticipata in varie regioni, con un anticipo da 7 a 20 giorni circa. Al principio del mese già si vendemmiava per le basi spumante in Franciacorta, Oltrepò Pavese, Colli Berici…

Se ne legge in vari posti: per esempio qui, qui e qui

Sull’annata 2022, in Italia c’è ottimismo, perché al calo delle quantità si accorda una qualità che si prospetta buona. Se ne legge, tra gli altri, su Wine News e nel sito dell'agenzia Ansa.

Nota a margine sulla vendemmia in Italia: per salvare il raccolto, una delibera della regione Liguria seguita a un ricorso al Tar dell’azienda vinicola Durin ha consentito di sparare o catturare i cinghiali che stavano devastando i vigneti.

In Bordeaux questa è stata la vendemmia più precoce di sempre

Ma di fatto in tutta Europa (oltre che in Italia e Francia, anche in Germania e Spagna) si è vendemmiato presto. Ne parlano Bloomberg e Euronews.

Le cose stanno appena diversamente in Cile, dove la siccità è stata molto intensa ma le temperature più fresche. Questi aspetti portano a una raccolta inferiore e, pare, di ottima qualità. Ne scrive The Drinks Business

2. DIVISE DA SOMMELIER, ANCORA

Lo scorso febbraio abbiamo dato notizia di una diatriba tra Nicole Hesslink e l’associazione FIS: quest'ultima aveva reagito in modo scomposto alla richiesta di spiegazioni sul perché, per le donne sommelier, fosse richiesta obbligatoriamente la divisa con la gonna. Se n’è parlato ancora in agosto perché Nicole Hesslink ha fatto sapere di essere stata denunciata per diffamazione dall’associazione. Quanta strada dobbiamo ancora fare.

Se ne legge su Dissapore (e lo ribadiamo ancora: nome più cognome per tutte e tutti) e su Intravino.

3. CARO ENERGIA

La situazione geopolitica corrente, di cui si parla come noto da molti mesi, incide direttamente sull’economia e quindi anche sulla produzione di vino.

L’aumento dei prezzi dell’energia, unito alla difficoltà di trovare manodopera, pesano tanto sul settore vitivinicolo, mentre le quotazioni delle uve da vino sono attaccate da fenomeni speculativi secondo quanto riporta Coldiretti Puglia, che vede un rischio di abbassamento della qualità dei vini che andranno sugli scaffali.

4. REAGIRE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Ecco come stanno reagendo i vignaioli di tutto il mondo al climate change.

Francia

Come sta reagendo la Francia ai cambiamenti climatici che mettono a rischio la produzione (per esempio, sono stati ingentissimi i danni di un tornado nell’area occidentale di Châteauneuf-du-Pape)?

Vendemmie anticipate, ripristino di vecchie varietà di uve bene adattabili alle nuove condizioni climatiche o di vitigni geneticamente modificati, fino all’ipotesi di soluzioni più estreme quali spostare la produzione in aree più propizie.

Di queste varie forme di adattamento si legge qui, in inglese:

Jancis Robinson riflette invece sul fatto che la legislazione europea deve tenere presente la siccità straordinaria degli ultimi anni e dare maggiore possibilità di irrigare in vigna in forza proprio delle condizioni climatiche mutate che già sono la norma. In particolare si concentra su Bordeaux facendo anche riferimento agli studi sullo stress idrico del vigneto bordolese portati avanti dal prof. Cornelis van Leeuwen dell’Università di Bordeaux.

California

In California il tenore della discussione fa molta leva sugli aspetti tecnologici, con droni e sensori collegati a sistemi di intelligenza che analizzano e anticipano le necessità del vigneto, ma è presente anche un filone di pensiero che ritiene cruciale l’aumento della biodiversità e di modi di coltivare più sostenibili per contrastare il climate change e attenuare il problema, qui ingentissimo, degli incendi.

Per chi desidera approfondire, ecco tre letture consigliate: uno, due, tre.

5. UN NUOVO POLO DEL VINO PER CALZEDONIA

Il gruppo Calzedonia annuncia un nuovo progetto vitivinicolo basato su tre territori produttivi e sulla piattaforma distributiva Signorvino. L’obiettivo è la costruzione di un polo produttivo che si articola tra la zona dei Castelli Romani, in Lazio – dove il Gruppo ha una tenuta di 30 ettari (Tenimenti del Leone) –, Alghero in Sardegna, dove ha di recente acquistato 16 ettari vitati e ne ha impiantati ulteriori 10 e il Trentino, dove la produzione si avvierà tra qualche anno con un focus sugli spumanti Metodo Classico. Il gruppo risale quindi la filiera ed entra nella produzione di vino, con un investimento da oltre 20 milioni di euro, come riportato da Il Sole 24 Ore.

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6. ALTRE WINE NEWS DI AGOSTO 2022

Qui invece raccogliamo altre notizie accadute in agosto.

L’azienda Vini Lunardelli, che dalla metà degli anni Novanta produce una contestata linea illustrata da etichette con immagini di Hitler e Mussolini, ha annunciato che ne interromperà la commercializzazione dal 2023. Viva!

A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, un furto di 800 euro di Champagne al supermercato, a ferragosto.

Il gruppo catalano Reserva de la Tierra è accusato di avere spacciato 40 milioni di bottiglie di vino da tavola a buon mercato come pregiato. Una cosa grossa, da continuare a seguire.

E per chiudere, non una notizia ma una interessante riflessione sul machismo nel mondo del vino, scaturita da 4 suicidi di vigneron francesi avvenuti nel 2021. Ricerche svolte in giro per il mondo, infatti, evidenziano un alto livello di stress per la categoria, esposta a rischi connessi all’imprevedibilità e alla complessità del lavoro in vigna e in cantina. La pressione è forte anche dal punto di vista finanziario, specie per i piccoli produttori (tanto cari a noi si Sommelier Wine Box), che hanno economie di tipo familiare e per cui produrre vino è molto più di un lavoro.

L’autrice, Vinka Danitza, inserisce le enormi pressioni sui produttori nel contesto di una cultura stereotipata di mascolinità, che non ammette la vulnerabilità o la richiesta di aiuto. Il pezzo completo si legge qui.

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