Oggi, tanto più ci allontaniamo da uno stile di vita in armonia con la natura tanto più rincorriamo prodotti bio, una vita salubre e sobria, lo sport, la meditazione… I ritmi della vita contadina - in cui in nessuna stagione dell’anno si mancava di lavorare all’aperto - sono un ricordo lontano per la maggior parte di noi. E la ricerca del vino naturale è oggi più che mai un tema centrale nel mondo del vino.
Ecco cosa c'è da sapere sul vino naturale.
Cos'è la naturalità?
La rispondenza a un ordine interno o esterno, motivato dalla natura, per il più noto dizionario italiano.
La naturalità, quale ritorno al grado zero della vita (zero come misura perfetta!) è un impulso troppo profondo per non ascoltarlo. Ci troviamo quindi a ricostruire artificialmente quanto per le generazioni passate era lo stato normale delle cose: stagionalità dei prodotti, esercizio fisico, alimentazione equilibrata, vita all’aria aperta...
E i vini naturali, cosa sono?
Nel mondo del vino oggi è forte la discussione sulla naturalità, ma che cosa sono i vini naturali? Francesco Cannizzaro, sommelier del mese di settembre 2018, ci suggerisce questa definizione:
vini privi di additivi chimici e prodotti con metodi di lavoro che prevedono il minor numero possibile di interventi, sia in vigna che in cantina.
Il vino naturale è quello che, per volontà precisa del vignaiolo che lo produce, esclude tutte le sostanze chimiche di sintesi: unico additivo ammesso è la solforosa, in piccole quantità, per stabilizzare il vino.
Il vino naturale si può ottenere solo con pratiche agronomiche e rispettose delle fasi lunari, che mirano a mantenere la fertilità della terra, rendendo le piante immuni dalle malattie. Chiave, infatti, è portare in cantina uve perfettamente sane.
Non mancano le connotazioni politiche: Diletta Sereni ha recentemente scritto che il vino naturale nasce come
una reazione politica alla viticoltura industriale che a partire dagli anni Sessanta ha impoverito i suoli, avvelenato i campi e trasformato il vino in una bevanda aggiustata per adattarsi alle richieste del mercato.
La naturalità del vino è quindi una precisa operazione dell’uomo, una scelta di chi vuole cercare di avvicinarsi a un ordine naturale. Quasi un’utopia.
È forse per questo che il vino naturale si ammanta di grande fascino.
Come si riconosce una vigna naturale?
Vegetazione tra i filari, erbe spontanee, un certo - vitale - disordine.
Conseguenze della conduzione "naturale" della vigna?
Basse rese delle viti;
vini dai gusti antichi e speciali;
colori poco convenzionali.
Chi produce vino naturale?
Vignaioli coraggiosi, innamorati della terra.
Chi beve il vino naturale?
Gli stessi che bevono l’altro, se sono curiosi.
Sono buoni, i vini naturali?
Sì, quelli fatti bene.
Si può bere un’intera bottiglia di vino naturale senza sbronzarsi?
Questo è da testare assolutamente.