Viti che affondano le radici nella sabbia, uve coltivate in ambienti costieri, vini che profumano di mare… La storia dei vini delle sabbie parte da lontano ed è ancora tutta da scoprire.
La vite, infatti, può crescere su terreni sabbiosi, e dare vita a vini indimenticabili. Lo raccontiamo in 8 punti.
1. Ma cosa si intende per “vini delle sabbie”?
Quando la vite cresce in suoli a prevalente struttura sabbiosa (almeno l'85%) i vini che ne derivano hanno caratteristiche molto particolari.
2. Le viti nei terreni sabbiosi sono coltivate “a piede franco”?
Sì, se, oltre ad essere sabbioso il suolo ha anche meno del 6% di argilla. In questo caso si definisce "non fillosserico" ed è possibile piantare la vite "a piede franco", senza portinnesto su vite americana.
3. Quali sono le caratteristiche dei vini delle sabbie?
I vini delle sabbie sono molto profumati, hanno tannini leggeri, colorazioni chiare e grado alcolico non elevato; sono beverini e molto piacevoli.
4. Qual è il territorio italiano più noto per i vini delle sabbie?
L’area del Delta del Po è la più significativa per la produzione di vini delle sabbie. Apparentemente un paesaggio piatto e uniforme, in realtà dotato di un grandissimo pregio ambientale: questi terreni sono perfetti per coltivare la vite. Le sabbie costiere, infatti, sono sormontate da suoli poco evoluti e molto permeabili; le radici delle vigne penetrano a fondo e il terreno molto drenante impedisce che si verifichino dannosi ristagni di acqua. Coltivarli non è semplice perché non poche sono le difficoltà ambientali nell’area, dovute alla scarsa acqua estiva e ai pericoli di alluvione.
5. Qual è il vitigno delle sabbie più famoso?
Re dei vitigni delle sabbie è il fortana, la cui storia non manca di un inizio leggendario. Sarebbe stata Renata di Valois-Orléans, principessa di Francia, ad avere portato in dote ad Ercole II d’Este, duca di Ferrara, alcune barbatelle di un vitigno a bacca nera, noto come “fruttana” o vino della “Côte d’Or”. In realtà, nel ferrarese si coltivava la vite almeno dall’epoca etrusca. Oggi, l’uva fortana è la base della DOC Bosco Eliceo. È coltivata “a piede franco”, una vera chicca perché i terreni sabbiosi e fluviali, ma probabilmente anche i boschi di lecci e il clima umido mettono al riparo il vitigno dalla fillossera.
6. Che vino si ottiene dall’uva fortana?
L’uva è vinificata in versione naturalmente frizzante ma anche spumantizzata con metodo classico.
7. Altri territori italiani con terreni sabbiosi dove si coltiva la vite?
Sono vari, in Italia. Il Barolo, ad esempio, varie zone dell’Etna, ma anche il veronese, i Campi Flegrei, il nuorese...
8. I vini delle sabbie, oggi
I "vini delle sabbie" per troppi anni rimasti ai margini della grande enologia italiana e anche se tanta è la strada ancora da fare oggi iniziano pian piano a tornare alla ribalta, apprezzati per tutte le loro particolarità, i sapori e i profumi che li rendono unici.
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