Vini green: l'evoluzione sostenibile dell'industria vinicola e i segreti di produzione dei vini biologici e biodinamici. Vediamo assieme le loro caratteristiche.
L'industria vinicola ha subìto un'evoluzione significativa negli ultimi anni, con sempre più persone che si orientano verso uno stile di vita sostenibile e attento all'ambiente. In questo contesto, i vini biologici e biodinamici hanno guadagnato popolarità grazie alla loro produzione rispettosa dell'ecosistema e alla qualità eccezionale che offrono.
In questo articolo, esploreremo l'universo dei vini green, scoprendo i segreti dietro la loro produzione e perché sono una scelta gustosa e consapevole.
Cos'è un vino biologico?
Un vino biologico è prodotto con metodi di coltivazione stabiliti dal Regolamento Comunitario Europeo 834/07, che esclude l’uso di antiparassitari o concimi chimici di sintesi. Gli agricoltori utilizzano metodi naturali per proteggere le viti dagli insetti e dalle malattie (antiparassitari di origine naturale, impiego della lotta biologica) e per fertilizzare i terreni, quali concimi organici.
L’attenzione è tutta posta nella coltivazione dell’uva e tutto ciò contribuisce a preservare la salute del suolo e la biodiversità, creando un ambiente più equilibrato e sostenibile. I vini biologici offrono un'esperienza gustativa unica, in quanto il loro processo di produzione conserva la purezza e l'autenticità delle uve.
La biodinamica nel mondo del vino
La biodinamica è una forma di agricoltura sostenibile che va oltre il concetto di biologico, e lo rende più restrittivo. Si basa su principi filosofici e pratiche che considerano la vigna come un complesso sistema ambientale, interconnesso al suo interno e del quale garantire la salubrità massima.
Gli agricoltori biodinamici utilizzano tecniche antiche come il sovescio o preparati speciali, composti da erbe, minerali e anche parti di animali, per stimolare la fertilità del suolo e migliorare la qualità delle uve. In cantina gli interventi sono minimi. I vini biodinamici riflettono l'armonia tra la vigna, l'uomo e l'universo, offrendo un gusto distintivo e un legame profondo con la natura.
Differenza tra viticoltura biologica e viticoltura biodinamica in 3 punti:
La viticoltura biologica e la viticoltura biodinamica sono entrambe pratiche agricole sostenibili utilizzate nella produzione dei vini green.
Ecco tre punti che evidenziano le differenze tra le due:
1. Approccio alla coltivazione delle viti:
- Viticoltura biologica: nella viticoltura biologica, le viti vengono coltivate senza l'uso di pesticidi chimici, erbicidi o fertilizzanti sintetici. Vengono impiegati metodi naturali per proteggere le piante da insetti e malattie, come l'uso di compost organico, l'impiego di piante companion e la promozione di biodiversità nell'ambiente circostante.
- Viticoltura biodinamica: la viticoltura biodinamica va oltre la semplice assenza di prodotti chimici. Si basa su principi filosofici e segue un calendario lunare e stellare. Vengono utilizzati preparati speciali composti da sostanze naturali, come erbe, minerali e parti di animali, per migliorare la fertilità del suolo e stimolare la vitalità delle piante. Si presta molta attenzione all'equilibrio e all'interconnessione tra tutti gli elementi dell'ecosistema viticolo.
2. Certificazioni e regolamenti:
- Viticoltura biologica: la viticoltura biologica è regolamentata, in Europa, dal Regolamento CE 834/07 che stabilisce standard e linee guida per l'agricoltura biologica.
- Viticoltura biodinamica: la viticoltura biodinamica è meno regolamentata e basata piuttosto sulle pratiche sviluppate dal filosofo austriaco Rudolf Steiner. Una forma di certificazione internazionale esiste, ed è per esempio quella offerta da "Demeter".
3. Approccio globale all'ecosistema:
- Viticoltura biologica: l'obiettivo principale della viticoltura biologica è quello di non utilizzare sostanze di sintesi in vigna, cercando di preservare la biodiversità e la salute del suolo.
- Viticoltura biodinamica: la viticoltura biodinamica considera la vigna come un organismo vivente interconnesso con l'intero ecosistema. Si cerca di creare un'armonia tra la vigna, l'uomo e l'universo, lavorando per migliorare la vitalità del suolo, la salute delle piante e la loro autodifesa, oltre alla qualità delle uve.
I vini green: vantaggi e produzione
Oltre all'impatto positivo sull'ambiente, i vini biologici e biodinamici offrono una serie di vantaggi per i consumatori. Poiché le uve vengono coltivate senza l'uso di sostanze chimiche nocive sono una scelta più salutare.
Inoltre, i metodi di produzione naturali e rispettosi delle uve permettono ai vini di esprimere al meglio le caratteristiche del territorio e delle uve, regalando un'autenticità e una complessità uniche.
Come riconoscere un vino "green"
Per identificare un vino biologico o biodinamico, cerca le certificazioni ufficiali come "Agricultura Biologica" o "Demeter". Queste etichette garantiscono che il vino sia stato prodotto secondo rigidi standard di coltivazione e produzione sostenibile. Inoltre, molti produttori green includono informazioni dettagliate sull'etichetta riguardo alle pratiche agricole utilizzate, consentendoti di fare una scelta informata. Molti altri in realtà producono i loro vini con criteri estremamente rigorosi al di fuori delle certificazioni e senza lasciarne traccia. Sono i casi in cui conta la conoscenza diretta dei vignaioli e l’esperienza di sommelier esperti.
Conclusioni
L'universo dei vini green, che comprende i vini biologici e biodinamici, offre un'esperienza gustativa autentica e consapevole. La produzione di vino nel rispetto dell'ambiente e di chi degusta rendono i vini green una scelta ideale per coloro che desiderano unire il piacere enologico alla sostenibilità ambientale.
- Leggi anche: tutto sul vino biodinamico