L'impatto della pandemia è stato imponente e ha impattato con forza su ambiti produttivi e sfera sociale. Ci siamo chiesti quale sia stato l'impatto nel mondo del vino dalla parte dei consumatori, e per rispondere abbiamo condotto una ricerca, di cui siamo felici di presentare gli esiti.
Vediamo cosa è cambiato nel consumo di vino da Marzo 2020 in qua.
La ricerca di Sommelier Wine Box
All'inizio del 2021 abbiamo condotto una ricerca su un campione di circa 700 persone. L'analisi delle evidenze raccolte tramite un questionario ci ha consentito di approfondire vari aspetti legati all'impatto della pandemia sul consumo di vino, per provare a capire non solo in che modo il consumo di vino fosse cambiato durante il lockdown, ma anche per provare a capire la portata di tali mutamenti.
Pandemia e consumo di vino: i trend
Questi sono alcuni dei trend emersi:
La frequenza di consumo di vino varia con l’arrivo del lockdown per il 59% del campione. Analizzando questo dato, emerge come chi era abituato a bere di meno ha risentito maggiormente del lockdown, avendo aumentato il proprio consumo di vino, mentre laddove i consumi erano frequenti e stabili sin dal pre-lockdown, la frequenza tende a restare stabile.
Una conferma viene dalle occasioni di consumo di vino: il 61% di chi prima del marzo 2020 consumava poco vino ha dichiarato che le proprie occasioni durante il confinamento sono cambiate, mentre nel gruppo di chi beveva poco, è il 92% ad averle cambiate.
Sui luoghi di consumo: chi pre-lockdown consumava vino soprattutto in bar e in ristoranti durante il lockdown ha iniziato a consumarne molto soprattutto a cena.
Il 50% dei rispondenti ha registrato modifiche nei comportamenti di acquisto o perché ha iniziato ad acquistare online o perché ha incrementato il volume di acquisto. C’è assoluta parità, in percentuale, fra chi ha iniziato ad acquistare online durante il lockdown: il 28% dei respondent donne e del 28% dei respondent uomini. E altro dato di genere: tra gli over 40 che hanno iniziato ad acquistare vino online durante il lockdown, più donne che uomini, in percentuale, continuano con questa abitudine anche dopo.
Sul canale di acquisto è evidente una preferenza per e-commerce e wine club online. Basso (14%) è l’utilizzo medio dell’acquisto tramite la spesa online, un dato che indica come il vino sia considerato un bene di consumo diverso dal normale alimento, e che molti preferiscano comprarlo separatamente, in siti specializzati, ben forniti e gestiti da esperti.
La qualità dell’esperienza di acquisto online è giudicata molto positivamente dagli italiani. Tra i vantaggi, la più importante è la possibilità di scoprire nuove cantine, seguito dall’ampio ventaglio di scelta. Interessante è che la possibilità di trovare offerte migliori riscuote un basso rating, un fatto che definisce un profilo degli acquirenti di vino online maturo e alla costante ricerca di esperienze di valore.
Gli appassionati di vino apprezzano il canale di acquisto online di più rispetto a chi beve di meno.
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