Per la Bibbia lo scopritore del vino è Noè, che dopo il Diluvio pianta la prima vigna e scopre così i poteri del vino. Per i Greci invece l'inventore è Dioniso che, sperimentati i miracolosi benefici della bevanda divina, la diffonde generosamente.
La nascita del vino si deve probabilmente al caso (anche se i più appassionati non lo credono affatto), scoperto grazie alla fermentazione naturale di uva dimenticata in contenitori.
Le scoperte archeologiche dimostrano che la vitis vinifera, da cui si trae il vino, è originaria dell'India, e da lì si diffonde nei paesi limitrofi dell'Asia e lungo il bacino del Mediterraneo.
La prima cantina
Ma la vera rivoluzione per il vino avviene in Armenia (parte dell’antica Mesopotamia), grazie a comunità che abbandonano il nomadismo per dedicarsi all'agricoltura, e anche alla coltivazione della vite.
Qui, nel 4.100 a.C. inizia la produzione di vino su larga scala. Vi sono testimonianze archeologiche di una vera e propria cantina: una grotta con pressa per l’uva, numerosi recipienti per la fermentazione e la conservazione. Sono state trovate anche giare, coppe, resti di raspi, semi e bucce…
I primi vini prodotti
Nel 2500 a.C., in alcuni geroglifici egiziani si leggono già le prime testimonianze delle diverse tipologie di vino. E nel corredo funebre di Tutankamon ci sono anfore per il vino, con indicazione di provenienza, annata e produttore.
Il primo sommelier del mondo
Il vaso di Inandik (1650-1550 a.C., Museo delle civiltà anatoliche, Ankara), esempio supremo della cultura del vino dell’antica Anatolia (l'attuale Turchia), mostra per la prima volta alcune persone addette alla preparazione e mescita del vino.
La grande storia del vino era oramai iniziata.