Belle sono belle, senza alcun dubbio. Ma a cosa servono le rose all’inizio dei filari dei vigneti? Estetica, tradizione o funzionalità? Vediamolo assieme.
In tante parti dell’Italia, può capitare di imbattersi in un paesaggio vitato puntellato di vigneti, con piante di rose in testa a ogni filare. Vediamo perché e a cosa servono in 4 semplici punti.
1. A cosa servono le rose all’inizio dei filari di viti?
Le rose in passato erano importanti “piante spia”, in quanto manifestano prontamente i sintomi di eventuali patologie o la presenza di parassiti che possono colpire anche la vite, oltre a subire prima l’effetto di carenze minerali, permettendo ai vignaioli un pronto intervento in vigna di conseguenza.
Le rose, quindi, messe in testa ai filari, sono storicamente state un campanello di allarme che aiutava prontamente a monitorare lo stato di salute della vite, permettendo di agire tempestivamente per ridurre i danni sul raccolto prima che la diffusione del problema comprometta la vendemmia.
Se la rosa è sana, anche le viti sono sane.
2. In che modo le rose aiutano la gestione del vigneto?
Le rose hanno meno difese quindi quando si ammalano il vignaiolo può intervenire per tempo, prima che la stessa patologia colpisca le vigne.
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3. Da cosa possono essere attaccate le rose e le vigne?
Tra i nemici del vigneto (e delle rose) si annoverano: l’oidio, chiamato “mal bianco” (un fungo che penetra negli acini d’uva, lacerandoli e favorendo l’attacco anche di altri parassiti), il marciume radicale lanoso, la muffa grigia (o botrite), oppure un insetto, la metcalfa, che nel periodo estivo infesta steli e foglie di varie piante, tra cui la vite.
4. A cosa servono le rose tra i filari, oggi?
Oggi, con lo sviluppo delle tecniche di allevamento della vite, che hanno messo a disposizione dei vignaioli innovativi sistemi di monitoraggio della vigna, la messa a dimora delle rose nei vigneti non ha più un reale ruolo di sentinella. Ma le rose si incontrano ancora, soprattutto nei vigneti degli agricoltori particolarmente legati alle tradizioni: la funzione è divenuta quindi estetica.