«Il nostro vino deve esprimere la natura vulcanica e marinara della terra ischitana.» La cantina Cenatiempo è stata fondata a metà Novecento con l’idea di conservare il forte legame con la storia: emblematica è nostra antica cantina, scavata nella collina di Kalimera.
La nostra storia inizia con una piccola cantina sul porto di Ischia dove Francesco Cenatiempo, mio padre, imbottigliava vino sfuso. Nell’immediato dopoguerra, nasce l’esigenza di produrre il proprio vino. Da lì in avanti, la cantina si espande a poco a poco.
Con la morte di mio padre, ho assunto la direzione della cantina, modernizzando la produzione guardando al futuro, ma sempre tenendo saldi l’eredità dei valori del passato.
Il nostro vino si fa in collina. E sul mare. Da sempre la viticoltura nel nostro territorio è una viticoltura di montagna che va dalla costa, a pochi metri sul mare, fino a oltre 600 metri di altitudine. Le vigne ideali sono quelle ospitate su terrazze strette che godono di ottima esposizione. Le parracine, i terrazzamenti che consentono la viticoltura su terreni molto ripidi (ben oltre il 30%), sono la colonna vertebrale del panorama ischitano.
Gestisco questi vigneti e la vinificazione in cantina con cura e passione: intervengo il meno possibile sui mosti, affidandomi al controllo delle temperature di fermentazione e usando i solfiti in quantità appena percettibili. In cantina ho mantenuto le vecchie vasche in cemento per l’affinamento, che alterno con quelle in acciaio.
A chi non ha mai assaggiato un vino Cenatiempo direi che la sua caratteristica è di essere da sempre un vino vulcanico e marinaro. L’identità di Ischia è fatta dalla mineralità del suolo vulcanico, che varia a distanza di pochi chilometri, dalla sapidità di un vino isolano, dai sentori della macchia mediterranea che circonda le viti...
Pasquale Cenatiempo