Vendetti la mia prima bottiglia di vino a 20 anni. Non avevo ancora la patente e viaggiavo con il treno per tutta la provincia, stracarico di bottiglie di vino di mia produzione da far assaggiare ai ristoratori. Conoscevo bene la zona perché mi ero diplomato di recente all’istituto agrario di Reggio Calabria con indirizzo chimico.
Sono nato e cresciuto a Bivongi, un paesino minuscolo all’estremità nord della provincia di Reggio Calabria, sulla costa ionica. Il paese è da sempre conosciuto, in tutta la regione, per essere una terra di vignaioli ed il vino che si produce per essere un prodotto allegro, conviviale, festaiolo.
Scoprii presto che fare questo mestiere mi appassionava più di ogni altra cosa e decisi di approfondire le mie conoscenze lavorando per una grossa cantina che produceva vino locale maturando un’esperienza ventennale in campo enologico che mi è valsa anche il titolo di Enologo.
Nel 1998 decisi di avviare la mia azienda e di cominciare a diversificare la produzione, che va dal vino bianco fermo da aperitivo, passando per un rosso, per finire con un vino passito da dessert, scelto per far parte di questa selezione. Nel frattempo, inoltre, l’area di Bivongi (circa 30 ettari di vigneti) veniva proclamata denominazione di origine controllata: un titolo prestigioso per una realtà così piccola.
La mia proprietà si estende nell’area della DOC Bivongi, su 3 vigneti di famiglia preesistenti dei quali ho curato il nuovo impianto, per un totale di circa 3 ettari dove vengono coltivati solo ed esclusivamente vitigni autoctoni: Gaglioppo, Greco Nero, Calabrese Nero, Ansonica e Malvasia bianca. I terreni, scoscesi e di natura alluvionale o argillosa, ed esposti al sole per quasi tutta la giornata, contribuiscono a rendere corposo e deciso il carattere dei nostri vini.
Sin da subito, e per vocazione, ho scelto di adottare il metodo dell’agricoltura biologica ottenendo la certificazione per tutti i prodotti dell’azienda. Assieme alle viti crescono alberi di frutta, erbe spontanee e spesso ospitiamo anche uccellini che decidono di nidificare tra le foglie delle viti, accrescendo la biodiversità ambientale.
Credo da sempre nelle potenzialità del territorio che mi ospita e ai frutti che questa terra mi regala ed io, da ospite, ogni giorno provo a ringraziarlo come posso.
Cosimo Murace