La storia di Abate Nero inizia al principio degli anni '70 dai desideri di alcuni amici (tra cui Eugenio de Castel Terlago e Luciano Lunelli, ancora oggi al timone dell'azienda), decisi a creare delle bollicine speciali e prestigiose. La prima cuvée è assemblata quasi per gioco nel 1973. Già dalle prime sboccature (nel 1976) è stato un successo. La prima sede dell'azienda è la cantina di palazzo de Schulthaus, nel centro di Lavis, un posto suggestivo, ben presto non più sufficiente perché Abate Nero passa dalle poche migliaia di bottiglie dei primi anni a una produzione più consistente. Così, nel 1980, l'azienda si trasferisce nella cantina di San Lazzaro, la sede attuale. La sfida inziale si trasforma così in un’impresa produttiva, ma pur sempre gioiosa. Dagli anni '90 Abate Nero punta sempre più sulla permanenza sui lieviti, che viene incrementata di anno in anno. La pazienza qui è di casa e il vino riposa sui lieviti molto più a lungo del solito. Inizia ad affinarsi una ricerca di basi di altissima qualità: nel 1994 è imbottigliata la prima annata della Riserva “Cuvée dell'Abate” e nel 2004 la prima annata del Millesimato “Domini”. Questa ricerca della qualità porta all’azienda grandi riconoscimenti e la storia di Abate Nero giunge ai giorni nostri mantenendo intatto il carattere originario. Il suo paradigma prevede una produzione rigorosamente artigianale, rispettosa dei dettami della spumantistica classica, massima cura di ogni fase, grande lentezza. Sono questi gli ingredienti del fascino di Abate Nero. Andrea EugenioSe dobbiamo fare un nome chiamato a rappresentare il Metodo Classico in Italia questo è sicuramente il Trento Doc: sottosuoli ricchi di “materie prime” importantissime per la vite, le montagne e l’altitudine, le esposizioni e tanto altro dipingono un quadro perfetto. Abate Nero nasce in questo contesto alpino e tra sue le principali caratteristiche ha i lunghi affinamenti sui lieviti dei metodi classici. I risultati sono tutti nel bicchiere: vini profondi e di grande freschezza al tempo stesso. La storia di Abate Nero parte dai due soci fondatori, che ancora oggi, dopo oltre 40 anni di attività, sono l’anima dell’azienda; a loro si sono recentemente aggiunti i figli Andrea Eugenio de Castel Terlago e Roberta Lunelli, cui spetta il compito di raccogliere l’eredità dei genitori e portare avanti quella che – dal 1973 in avanti – è, oltre che un lavoro, una grande passione che accomuna due famiglie. L’azienda raggiunge una produzione di circa 50/60.000 bottiglie l’anno ed è rispettosa dei dettami della spumantistica classica: quindi massima cura di ogni fase, a partire dalla scelta dei lieviti e dal taglio delle cuvée di base, che consentiranno al vino di rifermentare lentissimamente in bottiglia, trasformarsi in Abate Nero e regalare emozioni infinite in bocca. Il vino di Abate Nero riposa sui lieviti per la presa di spuma molto più a lungo del solito. E poi, il grande fascino di Abate Nero risiede anche nel fatto che ogni fase è manuale, per garantire il controllo diretto di ogni singola bottiglia. Nella wine box esperto di maggio abbiamo selezionato l'Abate Nero Brut.
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